Zamboanga – Cristiani e musulmani
sono chiamati a promuovere lo spirito di armonia, in un momento difficile per
il mondo, vista la nuova esplosione di violenza settaria e del radicalismo
islamico in Iraq. In particolare, i cattolici filippini sono chiamati a vivere
il messaggio evangelico di compassione nell’Anno dei Laici, che ricorda
l’avvento della fede cristiana nelle Filippine: è quanto afferma, in un appello
inviato a Fides, il Centro per il dialogo islamo-cristiano “Silsilah”, con sede
a Zamboanga, sull’isola di Mindanao.
Il Centro ha lanciato un opuscolo
dal titolo “Settembre da ricordare”. Il testo contiene dieci storie di gente
comune, musulmani e cristiani, che hanno vissuto l'assedio del 9 settembre 2013
a Zamboanga, quando i miliziani del “Moro National Liberation Front” misero a
ferro e fuoco la città.
Con questo contributo Silsilah
vuole ricordare a tutti l'importanza dell'armonia, sostenuta dalla spiritualità
della “vita-in-dialogo”. “Dobbiamo ricordare nella preghiera quanto è successo
l'anno scorso, pregare per coloro che sono morti e per quanti ancora ne
soffrono le conseguenze” informa “Silsilah” nella nota inviata a Fides.
“Da allora il divario tra
musulmani e cristiani si è allargato. La situazione internazionale di violenza
e radicalismo influenza anche il futuro di pace di Mindanao. Silsilah ricorda a
tutti che, mentre stiamo vivendo in un momento critico, urge condividere più
amore e solidarietà. Vogliamo ricordare a tutti di diffondere il bene” dice la
nota.
Il testo si rivolge, in
particolar modo, ai fedeli cattolici: “Lo spirito cristiano è fondato
sull'amore, la compassione, il perdono, la solidarietà e l'armonia. Questo
spirito che deve animare i cattolici, quest’anno invitati a concentrare la loro
attenzione sull'Anno dei Laici per celebrare i 500 anni dell’arrivo del
cristianesimo nelle Filippine. Essere laici nella Chiesa è una vocazione a
vivere in santità, guidati dallo spirito del Battesimo”.
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