A dieci giorni dalla chiusura del
meeting internazionale sul dialogo tra religioni e culture, organizzato ad
Anversa dalla comunità di Sant’Egidio, la città fiamminga il 19 settembre
inaugura due grandi mostre che celebrano il dialogo e la convivenza tra le fedi
monoteiste che ne hanno influenzato la storia e ne arricchiscono il presente.
«Luoghi sacri, Libri sacri» è il titolo che unisce i due itinerari
culturali, proponendo ai visitatori una scoperta di ebraismo, cristianesimo e
islam attraverso l’esperienze dei pellegrinaggi e i testi della rivelazione.
Capolavori artistici e testimonianze storiche, esposti gli uni accanto agli
altri come raramente accade, sono espressione di una ricerca di dialogo che
appartiene ad Anversa. La città, sotto il dominio della Spagna cattolica, nel
Seicento fu tra le più grandi d’Europa, porto aperto al resto del mondo. Già
nel Cinquecento rifugio per molti ebrei perseguitati in Europa, oggi vede
crescere anche la comunità islamica dei nuovi immigrati.
La mostra sui Luoghi sacri è
allestita al MAS (Museum aan de Stroom). I pellegrinaggi hanno portato i
fedeli delle tre religioni per secoli a Gerusalemme, Roma, la Mecca e non solo.
Accanto a capolavori come la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio (proveniente
dalla chiesa romana di Sant’Agostino) e prestiti dalla fabbrica di San Pietro
che ricostruiscono la storia della basilica, si ammira Jérusalem, una delle
opere più importanti di Marc Chagal, e alcune chiavi della Ka’ba, conservate al
Topkapi, il palazzo dei sultani ad Istanbul. Pitture, mappe, oggetti rituali e
modelli in scala riferiti ai tre diversi contesti religiosi arricchiscono la
conoscenza dei pellegrinaggi, considerati nella loro dimensione di viaggio
fisico e spirituale, percorso di andata e ritorno.
Ebraismo, cristianesimo e islam
sono anche religioni del Libro. Anversa fu a lungo uno dei centri editoriali
più importanti d’Europa dopo l’invenzione della stampa. Alcuni pezzi unici sono
al centro della seconda mostra, dedicata ai testi sacri, presso la Biblioteca
intitolata allo scrittore fiammingo Hendrik Conscience. Tra questi testi sono
esposti la Bibbia d’Angiò (XIV secolo), custodita dall’Università di Lovanio;
alcuni frammenti dei Rotoli del Mar Morto, provenienti da un museo parigino,
nonché frammenti di un Corano dell’XI secolo (collezione belga).
Tanàkh per gli ebrei, Bibbia per
i cristiani e Corano per i musulmani: hanno un valore centrale e fondamentale.
In una prospettiva storica, la mostra mette in luce una tensione tra
l’immutabile rivelazione divina e i significati che le persone le hanno
attribuito nei secoli.
Le due mostre non costituiscono
solo un percorso museale, ma offrono particolari forme di interazione con
l’esperienza religiosa delle persone che vivono oggi la dimensione
multireligiosa della città. «La pace è il futuro» titolava il meeting di Sant’Egidio,
legato al centenario della prima guerra mondiale e dell’invasione tedesca del
Belgio neutrale. Esponenti della cultura, della politica e delle religioni
hanno sottoscritto un appello che nega la guerra santa, perché l’eliminazione
dell’altro usando il nome di Dio è solo orrore e terrore. La costruzione della
pace attraverso la conoscenza reciproca si arricchisce di due originali
esperienze di bellezza.
La mostra dei Libri sacri sarà
aperta fino al 21 dicembre, la mostra sui Luoghi sacri fino al 18 gennaio 2015.
Per info: www.heiligeplaatsenheiligeboeken.be/en
Francesco Pistocchini
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