14 marzo 2014

“Lasciarci contagiare dal silenzio di San Giuseppe”

«La Quaresima è il tempo del ritrovamento della propria verità ed autenticità ancor prima che tempo di penitenza:  non è un tempo in cui fare qualche particolare opera di carità o di mortificazione, ma è un tempo per ritrovare la verità del proprio essere».
(Enzo Bianchi)

Carissime Sorelle,
La Quaresima è un tempo privilegiato di preghiera, di discernimento, di conversione. Il messaggio di Papa Francesco ci fa camminare verso l’essenzialità e l’apertura ai più bisognosi.
Nel suo messaggio leggiamo: «Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà. «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Cristo, il Figlio eterno di Dio, uguale in potenza e gloria con il Padre, si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi (cfr Fil 2,7; Eb 4,15)».
Gesù, infatti, «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (GS, 22).
«Il Signore ci invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messaggio di misericordia e di speranza! È bello sperimentare la gioia di diffondere questa buona notizia, di condividere il tesoro a noi affidato, per consolare i cuori affranti e dare speranza a tanti fratelli e sorelle avvolti dal buio».
Care sorelle, nel mese scorso, avete ricevuto dall’Ambito Un invito missionario per una buona preparazione alla Pasqua. Abbiamo pensato di offrire alle Comunità un itinerario di approfondimento di Evangelii Gaudium con uno sguardo missionario.
In alcune Ispettorie è anche stato tradotto nella propria lingua per facilitarne la lettura alle comunità. Siamo riconoscenti di queste iniziative che sono una buona strategia per aiutarci a crescere nella sensibilità e nello slancio missionario del nostro Carisma nella Chiesa.
In questi mesi accompagniamo con la preghiera i nostri fratelli Salesiani radunati per il CGXXVII. Chiediamo per loro la Luce dello Spirito Santo e la presenza potente di Maria perché è sempre “Lei che fa tutto” anche oggi, come nel tempo di Don Bosco.
La nostra preghiera sia anche supplica a Dio per una vera pace nel mondo. Il Signore conceda ai governanti la luce e la forza di prendere decisioni sagge, di giustizia e di pace, e di ricercare nuove, adeguate strategie che aiutino a rendere questo mondo più giusto, più solidale, più umano e fraterno. Promuoviamo anche nelle nostre comunità ambienti di vera accoglienza delle differenze, intraprendiamo passi concreti di solidarietà, gesti umani di misericordia, di perdono, di comunione. Educhiamoci ed educhiamo alla pace, alla concordia, alla riconciliazione e alla fraternità nel nostro concreto quotidiano.
Ricorre in questo mese la Festa di San Giuseppe, uomo del silenzio e della presenza, uomo di fede, uomo di Dio. Benedetto XVI ha dedicato a San Giuseppe riflessioni profondissime. Per l’Avvento del 2005 ci aveva rivolto questo invito: «Lasciamoci "contagiare" dal silenzio di san Giuseppe» quel silenzio in cui risuona  «la pienezza di fede che egli porta nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione».
Anche oggi queste parole sono un invito a “lasciarci contagiare dal silenzio di San Giuseppe” per crescere nella fede e aprirci all’amore-servizio verso le nostre sorelle e fratelli più bisognosi.
Care sorelle, all’augurio di una santa e feconda Quaresima, unisco anche quello di Buona Festa di San Giuseppe. Chiedo al Signore la sua benedizione su ognuna di voi, e a Maria - il 25 marzo celebriamo l’Annunciazione del Signore -, di accompagnarci e aiutarci a mantenere lo sguardo sempre più profondamente fisso su Gesù, interiorizzando l’esperienza dell’incontro quotidiano con Lui, per annunciare nella gioia la Buona Notizia con la testimonianza di una vita centrata in Lui e donata, nella gratuità, ai nostri fratelli e sorelle più sfortunati.
In comunione e nella preghiera reciproca un grande e fraterno abbraccio.
Sr. Alaíde Deretti
Consigliera per la Missione ad/inter gentes

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