Sr. Maria Pinheiro Pereira |
Carissime sorelle, il mercoledì 2 aprile 2014,
nell’Ospedale Cardiologico di Maputo (Mozambico), il Signore ha chiamato a sé
la nostra cara sorella Suor Maria Pinheiro PEREIRA. Nata a Vendada
(Portogallo) il 25 dicembre 1932. Professa a Estoril (Portogallo) il 5 agosto 1961.
Appartenente all’Ispettoria Mozambicana “S. Giovanni Bosco”.
Suor Maria Pinheiro nacque in una famiglia profondamente
cristiana. Iniziò il cammino di formazione religiosa dell’Aspirantato nella
casa “Senhora da Saúde” a Monte Estoril. Nella casa Ispettoriale di Monte
Estoril trascorse i mesi del Postulato e i due anni di Noviziato.
Il 5 agosto 1961 emise la prima professione come FMA. Nello stesso anno suor Maria venne inviata
al Mozambico e, nella comunità di Chiure, per due anni si dedicò alla
catechesi, alla promozione della donna, soprattutto alla formazione delle
giovani spose. Lavorò poi nella missione
di Macomia, poi ancora a Chiúre. Nel 1970 ritorna in patria per tre anni e
lavora nella casa di formazione di Monte Estoril. Nel 1973 è di nuovo in
Mozambico a Namaacha. Continua a svolgere con grande dedizione e amabilità il
servizio di cuoca a Maputo. Dopo la salita al potere del comunismo nel 1975 con
la conseguente espropriazione delle Istituzioni della Chiesa, specialmente quelle
educative, suor Maria, così come tutte le suore e gli altri missionari, devono
lasciare la missione e concentrarsi nelle comunità della città di Pemba. Suor
Maria è una delle missionarie che ha scelto di restare in Mozambico nonostante
il pericolo.
Dal 1980 in poi svolse la missione educativa nelle case
di Pemba, Maputo “Lar Santa Maria”, Maputo Casa Ispettoriale e nel Noviziato di
Namaacha dove è stata sempre ben voluta dalle giovani in formazione, dalle educande,
dalle famiglie e dalle consorelle della comunità. Suor Maria era cordiale,
amorevole e delicata nel tratto. Per lei non era difficile sorridere, cantare,
scherzare, entrare in sintonia con le persone, i bambini, come è tipico dello
spirito salesiano, radicato nel cuore di Cristo Buon Pastore. Una caratteristica
da evidenziare nella vita di suor Maria è la devozione e la grande fiducia in
S. Giuseppe Protettore delle famiglie e custode di Gesù, modello per tutti i
genitori. Suor Maria era solita fare la novena dal titolo «il manto di S.
Giuseppe». Non poche persone, anche superiore, in occasione di grandi preoccupazioni
le chiedevano di pregare, fiduciose nell’intercessione di questo grande santo
per la sua importanza nella storia della salvezza e nella vita della Chiesa.
Suor Maria era sempre disponibile a pregare san Giuseppe e assicurava di farlo
volentieri.
Nel 1996 si manifestarono i primi sintomi della malattia
causata dal morbo di Alzheimer, che gradualmente la consumò, fino a questo
ultimo mese in cui soffrì un vero calvario senza poterlo verbalizzare. Donna di
preghiera umile e silenziosa, accettò la sofferenza senza lamentarsi, offrendo
per l’Ispettoria, ma sopratutto per i poveri e per quelli che sono più
bisognosi, e in preparazione all’incontro definitivo con il Signore. Ha
continuato a offrire il suo amore a chi le era accanto, finché una grave
infezione polmonare ha stroncato la sua vita.
Mentre ringraziamo Dio per il dono della vita di questa
consorella, le diciamo il nostro grazie di cuore per la sua testimonianza, per
la sua fede semplice e piena di fiducia, per la generosità, serenità, pace,
impegno e senso di responsabilità che sempre la caratterizzarono. Chiediamole
che interceda per le famiglie, per le vocazioni alla vita consacrata e per la
pace nel mondo, già che è stata tra noi esempio di serenità e di fedeltà fino
alla fine. L’Istituto e le sorelle dell’Ispettoria “S. Giovanni Bosco” del
Mozambico e tutti quelli che hanno condiviso con lei la vita e la missione,
ringraziano e offrono la preghiera perché la Madonna, San Giuseppe, don Bosco,
madre Mazzarello e tutti i nostri santi, siano la sua ricompensa nella gioia
della contemplazione del volto di Dio per sempre, per quanto ci ha insegnato
con l’esempio mentre era tra di noi.
L’Ispetttrice
Suor Paula Cristina Langa
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