Carissime sorelle, la notte del 14 febbraio 2021, dalla casa “Beata María Troncatti” di Quito Cumbayá (Ecuador), il Signore ha chiamato a Sé la nostra carissima Suor Rosa PEPE.
Suor Rosa affermava che la vocazione alla vita religiosa era nata con lei, trasmessa dalla mamma e maturata nella vita familiare, con la frequenza ai Sacramenti e all'Azione cattolica. Ma, al momento di realizzare il suo ideale e seguire la chiamata del Signore, le risultò molto difficile il distacco dalla mamma. Superò questa difficoltà con grande fede e abbandono in Dio che la voleva per Sé, e nella fiducia in Maria che considerava Madre e guida sicura.
Fu ammessa come postulante a Napoli Vomero il 31 gennaio 1945 e fece la vestizione ad Ottaviano il 6 agosto dello stesso anno. Il 6 agosto 1947 emise i primi voti. Durante il periodo dei voti temporanei lavorò come maglierista a Fragagnano, Taranto e Napoli Vomero.
Avendo fatto domanda missionaria, nel 1952 venne inviata a Castelgandolfo per cominciare a prepararsi. Il 5 agosto 1953 a Napoli emise i voti perpetui donandosi totalmente al Signore, in piena disponibilità alla Sua volontà. Inviata a Torino “madre Mazzarello” per continuare la preparazione missionaria. Nell’anno 1953-1954 frequentò un corso per l´assistenza agli ammalati, presso l'ospedale “Maria Vittoria” di Torino.
Destinata all’Ecuador, suor Rosa partì il 22 agosto 1954 e vi giunse il successivo 19 settembre. Venne assegnata alla comunità “Corazón de María” di Cuenca, dove rimase per due anni come assistente delle novizie. Nel 1956 fu trasferita alla comunità di Sucúa come infermiera. Due anni dopo, passò a Bomboiza con la stessa responsabilità. Nel 1964 venne nominata direttrice della comunità di Sucúa, servizio che prestò per un biennio.
Negli anni successivi lavorò come infermiera in varie comunità: Bomboiza, Playas, Quito Cumbayá “Beata María Troncatti” e Quito “María Ausiliatrice", Méndez, Chiguaza, Sucúa e Quito Cumbayá “Casa di Spiritualitá” dove rimase dal 2005 al 2017. Nel 2017, per poter essere meglio assistita e curata nel suo delicato stato di salute, fu accolta nella vicina Casa di Riposo "Beata María Troncatti” dove rimase fino al giorno in cui tornò alla Casa del Padre.
Suor Rosa non aveva avuto contatti diretti con le ragazze e le giovani, perché il suo apostolato lo svolse principalmente nel settore infermieristico. Ma il poco tempo che trascorse con loro, le fu utile per sentire che la sua missione consisteva nell’offrire per i loro bisogni formativi e per la loro crescita, il proprio lavoro e la preghiera quotidiana. Le suore che vissero con lei testimoniano che era una sorella ricca di molte qualità e di tanti valori.
Aveva un carattere forte, ma era molto retta nelle parole e nelle azioni. Era laboriosa, generosa e attenta, sempre puntuale alle pratiche di pietà e amante della preghiera. In comunità era una persona riservata e prudente, tutta dedita agli impegni che le venivano affidati, premurosa verso le consorelle nelle loro necessità, attenta a tutti, caritatevole con le persone che più avevano bisogno.
Grazie, cara suor Rosita, per aver donato la tua vita di FMA missionaria nel nostro Paese. Ringraziamo il Signore per il dono della tua vocazione, vissuta in fedeltà e impegno. Possa la tua testimonianza di vita consacrata ispirare a molte giovani donne la decisione di seguire le orme del Signore come hai fatto tu.
L’Ispettrice
Suor Cruz María Piña
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