Nata a Rydułtowy (Polonia) il 6
febbraio 1961
Professa a Pogrzebien (Polonia)
il 5 agosto 1984
Appartenente all’Ispettoria Polacca
“Madonna di Jasna Gora” - Łomianki
Suor Joanna nacque nell’Alta Slesia, in una famiglia di minatori. Il suo papà era ingegnere minatore e la mamma si occupava della casa e dell’educazione dei tre figli: due sorelle e un fratello, minore di lei, che è diventato Salesiano. La famiglia aveva radici cristiane solide. Tra i parenti c’erano anche alcuni zii sacerdoti. Joanna fin da giovane si distingueva per una profonda vita spirituale. Partecipava ogni giorno all’Eucaristia e faceva parecchi pellegrinaggi a Czestochowa. Aveva assimilato il motto di S. Giovanni Paolo II: Totus Tuus, Maria e desiderava viverlo in pieno. Terminato il liceo, Joanna rispose alla chiamata vocazionale che portava in cuore da tempo. Il clima di fede della famiglia e l’ambiente parrocchiale favorirono il discernimento e l’orientamento alla vita consacrata. Leggendo la domanda che scrisse per chiedere di entrare nell’Istituto delle FMA, comprendiamo che, all’inizio, non le era stato facile scegliere l’Istituto religioso. Ma, da quando conobbe le FMA e vedendo con quanta dedizione e gioia lavoravano per l’educazione dei bambini e delle giovani, decise di condividere la loro vita e la loro missione.
Nel 1980 cominciò il cammino formativo a Dzierzoniow con il grande desiderio di essere missionaria ad gentes. Interpretava questo desiderio come una risposta all’amore infinito di Dio verso di lei, amore che aveva sentito fin da piccola. Voleva vivere la santità del quotidiano, con fedeltà perseverante al da mihi animas cetera tolle, nella missione con e per i più poveri del mondo. Fu ammessa al Postulato il 7 ottobre 1981 e, dopo il Noviziato a Pogrzebien, emise la prima professione il 5 agosto1984. Dopo l’anno di Iuniorato a Lódż “S. D. Bosco”, lavorò per due anni come catechista nella casa “S. Teresa” della stessa città. Fu poi cuoca a Oświęcim e nel 1988 iniziò a realizzarsi il suo sogno missionario: partì per Roma per partecipare al corso delle neo missionarie. Il 4 agosto 1990 emise con gioia la Professione perpetua e, dopo un anno a Bruxelles per l’apprendimento del francese, finalmente nel settembre 1990 giunse in Gabon, a Port Gentil, dove fu impegnata nella scuola e nelle attività pastorali. Dal 1993 al 1999 lavorò a Kara (Togo).
Dopo un anno a Port Gentil e due anni a Kara, nel 2002 giunse a Oyem (Gabon), dove venne nominata direttrice. L’anno successivo ritornò a Port Gentil svolgendo questo stesso servizio di animazione. Concluso il triennio, si dedicò alla pastorale a Yaoundé e a Bafia (Camerun). Nel 2012 venne nominata direttrice a Pointe-Noire (Congo Brazzaville). Dal 2013 al 2015 fu anche membro del Consiglio ispettoriale. Lavorò come insegnante di religione e responsabile della formazione dei catechisti a livello diocesano.
Suor Joanna era un’appassionata della catechesi e ha formato generazioni di catechisti in Africa Occidentale e Centrale. Faceva tutto con grande zelo e amore verso i più poveri, offrendo loro tutte le sue forze e i suoi talenti. Non si lasciava fermare da niente, neppure quando la sua salute veniva meno.
Nel 2015 tornò in Polonia per prendersi cura dei genitori anziani e deboli di salute. Apparteneva alla comunità FMA di Jastrzębie-Zdrój, dove si occupava dei lavori domestici, dell’oratorio e del doposcuola. Il papà andò in cielo nel 2018 e, da quel momento, si occupò della mamma, lavorando mezza giornata nella segreteria della nostra scuola. Con gioia aveva accolto la proposta dell’animazione missionaria dell’Ispettoria: non cessava di pensare e di aiutare le missioni seguendo personalmente i progetti di adozione a distanza. In comunità era anche responsabile dell’Unione Exallieve/i. Suor Joanna era sempre allegra, cordiale, premurosa e coraggiosa nel promuovere il bene degli altri.
Alla fine di dicembre si è sentita male, ma senza segni evidenti del cancro alle ossa, che era ormai in uno stadio avanzato. Ricoverata in ospedale, rimase solo una settimana. Sapeva che la sua vita stava per concludersi e fu accolta nella casa della mamma, non lontana dalla nostra comunità. La famiglia e le consorelle l’hanno accompagnata in queste settimane e gli ultimi giorni hanno vegliato pregando attorno al suo letto. Il 2 febbraio, con tutta la comunità, ha rinnovato i suoi voti. Soffriva tanto, ma si manteneva serena. Ha atteso la chiamata dello Sposo nell’accettazione della volontà di Dio. E Lui è venuto a portarla nella sua casa la domenica 7 febbraio, dopo che il giorno prima aveva compiuto 60 anni di età.
Carissima suor Joanna, ci hai lasciate troppo presto! Ti ringraziamo per la tua passione per le missioni, per la tua fede forte e tenace, per il desiderio di servire il Signore fino alla fine. Gli chiediamo che ti doni la vita eterna e la pienezza della gioia. E tu intercedi per noi, perché sappiamo vivere il carisma salesiano con la tua passione e con gioia, ogni giorno.
L'Ispettrice
Suor
Małgorzata Pilarska
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