Carissime
sorelle, il 31 dicembre 2020, dalla casa di Garbow (Polonia) , è
passata alla Casa del Cielo la nostra
carissima Suor Stefania BLECHARCZYK.
Nata a Raba Nizna (Polonia) l’11 marzo
1923
Professa a Pogrzebien (Polonia) il 5 agosto 1949
Appartenente all’Ispettoria Polacca “Madonna di Jasna Góra”
- Łomianki
Suor Stefania era la nona di dieci figli. Fra le cinque
sorelle e i cinque fratelli, oltre a lei Dio ha chiamato alla vita consacrata la
sorella maggiore Zofia e il fratello Michał, ordinato sacerdote nella diocesi
di Tarnow e poi anche Vescovo della stessa diocesi. I genitori avevano una
grande fede, tanto amore verso Dio e il prossimo, grande stima e rispetto per la Chiesa. Questi
valori li trasmisero ai figli anzitutto con la loro vita. Le giornate, com’era per tutti i
contadini, trascorrevano al ritmo della preghiera insieme e nel duro lavoro agricolo.
Quando concluse la scuola primaria, cominciò a lavorare con i genitori in
campagna, perché non c’erano i soldi per proseguire la scuola. Proprio allora cominciò
a sentire la vocazione, ma non sapeva ancora discernere bene questa chiamata. Faceva
parte dell’Azione Cattolica e del coro parrocchiale; insieme alle compagne,
preparava il teatro e le feste parrocchiali raccogliendo offerte per l’Azione
Cattolica. Aveva 13 anni quando morì il papà, uomo nobile, saggio e autorevole.
La sua morte lasciò una traccia profonda nell’animo di Stefania.
Durante la seconda guerra mondiale, che le impedì di realizzare il suo desiderio di offrirsi al Signore, conobbe suor Matylda Sikorska, futura Ispettrice dell’Ispettoria Polacca, allora direttrice della casa di Krakow, a cui confidò il desiderio di farsi religiosa. Seguendo i suoi consigli concluse la scuola media e poi decise di entrare. Nel luglio 1947, insieme con alcune compagne, raggiunse Pogrzebien, Noviziato delle FMA, dove venne accolta da Madre Laura Meozzi ora Serva di Dio, la prima Superiora dell’Ispettoria Polacca. Fu ammessa al Postulato il 27 luglio 1947 e, con dispensa del card. Klond, il 5 agosto 1947, dopo gli Esercizi Spirituali, cominciò il Noviziato. Qui sentì la chiamata missionaria. Ma per realizzare questo desiderio, dovette aspettare più di 30 anni! Dopo la prima Professione emessa nel 1949, venne mandata a Wroclaw per frequentare il Corso per Insegnanti. Lavorò per breve tempo come assistente delle Novizie e poi come catechista. Nel 1960 fu nominata direttrice a Lublin, poi svolse lo stesso servizio a Dzierzoniow, Lodz e Wrocalw “S. Anna. Nel 1962 aveva completato gli studi teologici all’Università Cattolica di Lublin (l’unica Università cattolica in quel tempo). Nel periodo del Regime comunista in Polonia era molto difficile ricevere il permesso di andare fuori del Paese, come pure mantenere i contatti con il Centro dell’Istituto. Dopo tanti tentativi, ricevette il passaporto con il permesso di andare in Italia e raggiunse Torino. Qui, nell’Istituto Internazionale di Pedagogia e Scienze religiose, cominciò gli studi di Pedagogia.
Purtroppo, a causa delle gravi condizioni di salute della mamma, dovette tornare in Polonia dopo un anno. Negli anni 1967-‘73 svolse il ruolo di Vicaria Ispettoriale e il 5 agosto 1973 venne nominata Ispettrice dell’Ispettoria Polacca “Maria Ausiliatrice”, fino al 1979. Nel 1982 Madre Marinella Castagno le chiese di andare in missione nello Zambia dove l’Istituto aveva cominciato il “Progetto Africa”. Suor Stefania aveva allora 60 anni e finalmente si realizzava il suo desiderio di andare in missione. Il 15 ottobre 1984, dopo un anno in Inghilterra per imparare l’inglese, insieme ad altre quattro FMA, raggiunse lo Zambia, dove fu direttrice a Lusaka (1987-’88). La nuova missione, il clima diverso e le varie malattie misero a dura prova il suo organismo che fu colpito dal cancro. Subita l’operazione in Polonia, e poi tornò di nuovo nello Zambia ma restò solo per due anni. L’organismo indebolito, non riusciva più ad affrontare le condizioni di vita in Africa. Però l’amore per le missioni rimase forte in lei. Fu ancora direttrice a Lublin “S. Teresa” (1989-’91) e poi a Czestochowa fu incaricata dell’accoglienza ai pellegrini. In seguito fu Delegata delle missioni in Ispettoria e nella Chiesa a livello nazionale per tanti anni (1992-2013). Dal 2013 si trovava a Garbow. Da qualche anno la sua salute era sempre più precaria. Dopo una lunga attesa dello Sposo, si è spenta silenziosamente, durante il sonno, nella mattinata dell’ultimo giorno del 2020.
Suor Stefania, che le suore per rispetto chiamavano “Madre”, aveva una personalità forte e resiliente. Era molto esigente con se stessa, ma nello stesso tempo materna e tenera. Amava tanto la Chiesa, l’Istituto e l’Ispettoria che ha guidato per un sessennio difficile, perché si era ancora durante il comunismo. Grazie a queste sue caratteristiche e alla grazia di Dio, tenne sempre saldo il timone della vita e della missione nelle comunità. Donna dai grandi orizzonti, vedeva la necessità di preparare le giovani consorelle per l’attività educativa e pastorale, nonostante le difficoltà da parte del governo. Cosi l’Ispettoria si sviluppò: crebbe il numero delle suore e delle candidate. Manteneva strette relazioni con le Superiore al Centro dell’Istituto, curava la vita spirituale e carismatica delle FMA, faceva di tutto per sensibilizzarle ad essere sante coltivando la preghiera personale e comunitaria, lavorando senza scoraggiarsi, per la gloria di Dio e la salvezza delle giovani.
Aveva una grande devozione a Maria Ausiliatrice e ai nostri Santi Fondatori. Amava il carisma salesiano e si dava da fare per potenziarlo nelle consorelle e nelle giovani. Visse gli ultimi anni in un’incessante preghiera per la Chiesa, per l’Istituto, per la Patria.
Mentre ringraziamo Dio per la sua vita, le chiediamo di intercedere nuove vocazioni all’Istituto, così che possiamo rispondere ai bisogni dei giovani e delle giovani di oggi.
Durante la seconda guerra mondiale, che le impedì di realizzare il suo desiderio di offrirsi al Signore, conobbe suor Matylda Sikorska, futura Ispettrice dell’Ispettoria Polacca, allora direttrice della casa di Krakow, a cui confidò il desiderio di farsi religiosa. Seguendo i suoi consigli concluse la scuola media e poi decise di entrare. Nel luglio 1947, insieme con alcune compagne, raggiunse Pogrzebien, Noviziato delle FMA, dove venne accolta da Madre Laura Meozzi ora Serva di Dio, la prima Superiora dell’Ispettoria Polacca. Fu ammessa al Postulato il 27 luglio 1947 e, con dispensa del card. Klond, il 5 agosto 1947, dopo gli Esercizi Spirituali, cominciò il Noviziato. Qui sentì la chiamata missionaria. Ma per realizzare questo desiderio, dovette aspettare più di 30 anni! Dopo la prima Professione emessa nel 1949, venne mandata a Wroclaw per frequentare il Corso per Insegnanti. Lavorò per breve tempo come assistente delle Novizie e poi come catechista. Nel 1960 fu nominata direttrice a Lublin, poi svolse lo stesso servizio a Dzierzoniow, Lodz e Wrocalw “S. Anna. Nel 1962 aveva completato gli studi teologici all’Università Cattolica di Lublin (l’unica Università cattolica in quel tempo). Nel periodo del Regime comunista in Polonia era molto difficile ricevere il permesso di andare fuori del Paese, come pure mantenere i contatti con il Centro dell’Istituto. Dopo tanti tentativi, ricevette il passaporto con il permesso di andare in Italia e raggiunse Torino. Qui, nell’Istituto Internazionale di Pedagogia e Scienze religiose, cominciò gli studi di Pedagogia.
Purtroppo, a causa delle gravi condizioni di salute della mamma, dovette tornare in Polonia dopo un anno. Negli anni 1967-‘73 svolse il ruolo di Vicaria Ispettoriale e il 5 agosto 1973 venne nominata Ispettrice dell’Ispettoria Polacca “Maria Ausiliatrice”, fino al 1979. Nel 1982 Madre Marinella Castagno le chiese di andare in missione nello Zambia dove l’Istituto aveva cominciato il “Progetto Africa”. Suor Stefania aveva allora 60 anni e finalmente si realizzava il suo desiderio di andare in missione. Il 15 ottobre 1984, dopo un anno in Inghilterra per imparare l’inglese, insieme ad altre quattro FMA, raggiunse lo Zambia, dove fu direttrice a Lusaka (1987-’88). La nuova missione, il clima diverso e le varie malattie misero a dura prova il suo organismo che fu colpito dal cancro. Subita l’operazione in Polonia, e poi tornò di nuovo nello Zambia ma restò solo per due anni. L’organismo indebolito, non riusciva più ad affrontare le condizioni di vita in Africa. Però l’amore per le missioni rimase forte in lei. Fu ancora direttrice a Lublin “S. Teresa” (1989-’91) e poi a Czestochowa fu incaricata dell’accoglienza ai pellegrini. In seguito fu Delegata delle missioni in Ispettoria e nella Chiesa a livello nazionale per tanti anni (1992-2013). Dal 2013 si trovava a Garbow. Da qualche anno la sua salute era sempre più precaria. Dopo una lunga attesa dello Sposo, si è spenta silenziosamente, durante il sonno, nella mattinata dell’ultimo giorno del 2020.
Suor Stefania, che le suore per rispetto chiamavano “Madre”, aveva una personalità forte e resiliente. Era molto esigente con se stessa, ma nello stesso tempo materna e tenera. Amava tanto la Chiesa, l’Istituto e l’Ispettoria che ha guidato per un sessennio difficile, perché si era ancora durante il comunismo. Grazie a queste sue caratteristiche e alla grazia di Dio, tenne sempre saldo il timone della vita e della missione nelle comunità. Donna dai grandi orizzonti, vedeva la necessità di preparare le giovani consorelle per l’attività educativa e pastorale, nonostante le difficoltà da parte del governo. Cosi l’Ispettoria si sviluppò: crebbe il numero delle suore e delle candidate. Manteneva strette relazioni con le Superiore al Centro dell’Istituto, curava la vita spirituale e carismatica delle FMA, faceva di tutto per sensibilizzarle ad essere sante coltivando la preghiera personale e comunitaria, lavorando senza scoraggiarsi, per la gloria di Dio e la salvezza delle giovani.
Aveva una grande devozione a Maria Ausiliatrice e ai nostri Santi Fondatori. Amava il carisma salesiano e si dava da fare per potenziarlo nelle consorelle e nelle giovani. Visse gli ultimi anni in un’incessante preghiera per la Chiesa, per l’Istituto, per la Patria.
Mentre ringraziamo Dio per la sua vita, le chiediamo di intercedere nuove vocazioni all’Istituto, così che possiamo rispondere ai bisogni dei giovani e delle giovani di oggi.
L’Ispettrice
Suor Małgorzata Pilarska
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