8 gennaio 2021

Suor Margherita REGIS

Carissime sorelle, domenica 3 gennaio 2021, dalla casa “Maria Ausiliatrice” di Giaveno (Torino), la Madonna, dolcemente, ha portato in Cielo la nostra carissima Suor Margherita REGIS.

Nata a Rocca de’ Baldi (Cuneo) il 24 novembre 1930 
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1953 
Appartenente all’Ispettoria Piemontese “Maria Ausiliatrice” 

Il sorriso accogliente di suor Margherita era trasparenza del suo cuore buono: lasciava un senso di pace e di serenità che invitava al bene. Primogenita, seguita dal fratello Piero e dalla sorella Maria Teresa, anche lei FMA, nacque da genitori semplici e buoni. Leggiamo nelle sue brevi note personali: «Papà faceva il panettiere nel Paese e tutti lo aiutavamo. In famiglia si viveva sereni, in un clima di lavoro e di fatica per guadagnarsi onestamente il pane. Erano tempi difficili del dopoguerra, ma la fiducia e il buon umore di papà ci incoraggiavano ad amare il lavoro e il sacrificio». Intanto Margherita frequentava la Parrocchia, in particolare l’Azione Cattolica. Si sentiva portata alla preghiera e all’apostolato con le ragazze, alle quali faceva il catechismo. Il Parroco, suo direttore spirituale, la guidò “con saggezza e tanta preghiera” nel discernimento vocazionale e le indicò l’Istituto delle FMA, che Margherita non conosceva ancora. Con lui fissò pure l’entrata a Torino: il giorno dedicato all’Immacolata: l’8 dicembre 1949.
Visse l’Aspirantato ad Arignano, dove il 31 gennaio 1949 fu ammessa al Postulato. Il 5 agosto 1951 iniziò a Casanova il Noviziato. Fatta la Professione nel 1953, andò a Torino “Madre Mazzarello” dove, con tanta gioia, frequentò un corso di preparazione alla vita missionaria e l’anno seguente, commossa e felice, partì missionaria per il Cile. Madre Linda Lucotti nel salutare il gruppo delle missionarie in partenza per l’America Latina, aveva detto loro: “Fatevi terra di quella terra! E promettete al Signore di non tornare più in patria. Lui vi aiuterà sempre, perché non si lascia vincere in generosità”. Questa parola diventerà un programma per suor Margherita.
Scrisse: «La Casa Ispettoriale di Santiago del Cile è stata la mia prima casa. Con tanta dedizione ho cercato di farmi “terra di quella terra” e subito mi sono sentita amata e accolta dalle sorelle e dalle ragazze». Inizialmente, oltre lo studio e la pratica della lingua spagnola, s’impegnò con entusiasmo nell’assistenza alle giovani, nel catechismo e nell’oratorio. Poi la sua missione specifica divenne il servizio di economa. «Per 25 anni ho condiviso nelle varie case, dove l’obbedienza mi chiamava, la gioia e le sofferenze che la vita di ogni giorno comporta». Con il compito di economa fu nelle case di Santiago Liceo “El Centenario” (1957-1960), nel Noviziato (1960-1963), a Punta Arenas Liceo “Maria Auxiliadora” (1963.1967) e a Santiago Liceo “Maria Auxiliadora” (1967-1979).
Nel 1979 l’Ispettrice la mandò a Roma per un corso di aggiornamento missionario. Ebbe l’opportunità di partecipare alla festa del 50° di matrimonio dei suoi genitori e di ricordare con loro anche il suo 25° di Professione Religiosa. In quell’occasione Madre Ersilia Canta la chiamò e le chiese il sacrificio di restare in Italia, a Roma, come economa nella comunità “Auxilium” che, da appena un anno, era stata trasferita da Torino a Roma, in via Selva Candida. «Non nascondo il mio profondo dolore nel dover lasciare la mia cara Ispettoria Cilena che tanto amavo. Nel silenzio del mio cuore lottavo e pregavo, e chiedevo al Signore di aiutarmi a fare la sua volontà. Maria Ausiliatrice mi ha aiutata e, felice, sono andata in quella bella Comunità internazionale». Fu accolta con tanta gioia, e il suo compito divenne un servizio generoso e buono, manifestando “un cuore grande, accogliente, aperto a tutte le sorelle senza distinzione e senza alcuna preferenza”. Fu economa nelle tre comunità di Roma “Auxilium” (1979-1988), “Suor Teresa Valsé” (1988-1990) e “Madre Ersilia Canta” (1990-1999). “La sua gioia era servire, donare e donarsi a ciascuna sorella”, testimoniano le exallieve. Dava fiducia e faceva appello al senso di responsabilità. Per se stessa non aveva pretese. Era veramente umile; accettava anche i rimproveri, a volte, senza scusarsi. Sapeva di aver bisogno di tutte e coinvolgeva con naturalezza le sorelle, anche le più giovani, valorizzando il contributo di ciascuna. Ed era molto riconoscente! Suor Margherita è stata molto amata da tutti: studenti, insegnanti, operai, fornitori e impresari. Quante attenzioni e gesti di bontà nella sua vita! Non dimenticò mai il Cile, la sua seconda Patria, e le persone che là aveva conosciuto! Ci ha comunicato la bellezza di essere di essere una felice FMA missionaria”.
Sempre per obbedienza, nel 1999 fu trasferita a Torino “Sacro Cuore”, con il compito di economa e consigliera della casa. Ebbe la gioia di sentire vicina la sorella suor Maria Teresa e i familiari, e poté rivedere luoghi e volti cari. Certamente nel suo lavoro dovette affrontare difficoltà ed esigenze nuove. Tuttavia suor Margherita continuò ad essere la sorella buona, umile e disponibile, donando a tutti gioia e attenzioni cordiali. Vi rimase nove anni. Poi nel 2008 fu mandata nella comunità di Giaveno, ancora come economa per due anni. Poi fu in aiuto alla nuova economa, e dal 2017 in riposo. La sua presenza era sempre serena e fraterna, la sua parola buona e comprensiva. Pregava e offriva per tutti. Maria Ausiliatrice che amava tanto, e la faceva amare, la rendeva felice: era la sua compagnia, la sua forza e tutta la sua fiducia. Ultimamente era stata portata in ospedale per una forte emorragia intestinale. Fu sottoposta a esami vari, ma con pochi risultati. Riportata a casa continuò a declinare. Espresse il desiderio che anche la cognata Lucia venisse informata. Non parlava più, ma sorrideva ed era vigile, seguendo con cenni e lo sguardo vivo. Si spense dolcemente nel primo pomeriggio di domenica 3 gennaio. La Madonna che le era accanto, le aprì la porta del Cielo.
“Il suo ricordo è una benedizione, tanto la sua vita è stata luminosa e bella. Quando pensiamo a suor Margherita pensiamo alla bontà in persona”, afferma un’exallieva. La robusta fede, l’amore a Maria, lo spirito missionario e il forte amore all’Istituto, che sempre l’hanno sostenuta e guidata, hanno lasciato tracce profonde di bene e sono un prezioso esempio per noi oggi. La pensiamo in Paradiso e siamo certe del suo ricordo. 

L’Ispettrice 
Suor Emma Bergandi

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