19 novembre 2018

UNA CULTURA DI INCONTRO: la Missione al cuore della nostra fede in Cristo

Sr. Elizabeth Villanueva, dall'Ispettoria "Maria Immacolta" (SUO - Stati Uniti) condivide con noi alcuni appunti sulla Conferenza "A CULTURE OF ENCOUNTER: Mission at the Heart of our Faith in Christ", di cui lei ha partecipato nel mese di ottobre u.s.




Nell’Evangelii Gaudium, il Santo Padre esorta tutti i Cattolici a vivere con zelo missionario e non lasciare il lavoro di evangelizzazione ad un piccolo gruppo di Religiosi. A questo scopo, l’Associazione della Missione Cattolica Statunitense (USCMA) si sforza per incontrare, connettere e collaborare con gli ordini missionari, i gruppi, i fedeli appoggiati ad una parrocchia dalla mentalità missionaria per promuovere la missione e la solidarietà globale. L’annuale conferenza di quest’anno è stata una buonissima opportunità per la gente di fede di ritrovarsi insieme a condividere le loro esperienze di discepolato.

Il tema era: UNA CULTURA DI INCONTRO: la Missione al cuore della nostra fede in Cristo. La Conferenza ha avuto luogo a Boston, Massachusetts, dal 25 al 27 ottobre.
C’era una parola chiave per ogni giorno: Incontrare Cristo negli altri - Dall’Incontro al Banchetto – e Una Cultura di Incontro.

C’erano cinque scelte per l’intervallo tra le sessioni (dovevamo sceglierne due). Io ho scelto: Un’Introduzione alla Missione; il Rev. Roger Schroeder, SVD, ci ha presentato un’ottima sintesi del suo libro: “Qual è la Missione della Chiesa” (nuova edizione). È stato illuminante ed anche motivo di ispirazione.
L’altro mio soggetto di scelta è stato: Formare Discepoli Intenzionali attraverso l’Animazione missionaria. Questa sessione ha esplorato la dinamica tra animazione, educazione e la formazione di discepoli intenzionali.

Incontro attraverso la Conversazione
Gli ultimi gruppi sono stati momenti intenzionali di riflessione condivisa sul tema della Conferenza. Erano spazi dove era possibile incontrare l’uno nell’altro divina sapienza e grazia. Per quest’ultimo gruppo mi sono aggregato al tavolo di conversazione su Identità della Missione e Chiamata Battesimale.
Ciò che ha reso ricca la conversazione sono state domande-guida del tipo:
* Perché questo argomento è una priorità per te?
* Che cosa significa essere battezzati?
* A cosa siamo chiamati?

Come la missione è cambiata – dal “Raccattare Piccoli Pagani” alla Missione in ogni Continente e in ogni Parrocchia.
Nuova Comprensione di Missione.
Papa Giovanni Paolo II: Missione è “una singola ma complessa realtà e si sviluppa in vari modi”. Sulla validità permanente del mandato missionario della Chiesa (RM 41).

Definizione del lavoro in una riga: Missione è proclamare, servire e testimoniare l’amore, la salvezza, la giustizia di Dio.
(Cos’è la Missione della Chiesa – Edizione Riveduta 2018 di Schroeder)
Gesù e il Regno di Dio
Gesù è venuto a predicare, servire e testimoniare il Regno di Dio: parole, azione e comportamento.

Implicazioni
La Missione è basata su un impegno a fare ciò che Gesù fece.
Proclamare Cristo (con e/o senza parole) è “priorità permanente” della missione.
La Missione si focalizza specialmente sulla trasformazione del mondo – non semplicemente sul costruire chiesa.
Non semplicemente salvare individui, ma la salvezza è una società giusta; sviluppo integrale.

Vivere il Discepolato della Tavola
Papa Giovanni Paolo II: “C’è una nuova consapevolezza che l’attività missionaria è una questione per tutti i Cristiani, per tutte le diocesi e parrocchie” RM 2; Chiesa come “comunità in missione”.

Papa Francesco: “In virtù del loro battesimo, tutti i membri del popolo di Dio sono diventati discepoli missionari (cf. Mt. 28,19). Tutti i battezzati, qualunque sia la loro posizione nella Chiesa o il loro livello di istruzione nella fede, sono agenti/operatori di evangelizzazione (missione) e sarebbe insufficiente immaginare un piano di evangelizzazione portato avanti da professionisti mentre il resto dei fedeli sarebbero soltanto recipienti/contenitori passivi”.
Papa Francesco. La Gioia del Vangelo, 120.

“Essere un discepolo significa essere costantemente pronto a portare l’amore di Gesù agli altri, e questo può avvenire inaspettatamente e in qualsiasi posto: sulla strada, nella piazza di una città, durante il lavoro, in viaggio”.
La Gioia del Vangelo 127
La Missione non riguarda soltanto “eroi missionari”.
La Missione non è soltanto due volte all’anno.
La Missione è chi noi siamo e ciò che noi tutti facciamo come Chiesa e come Cristiani!
S. Caterina da Siena: Sii chi Dio ha inteso che tu fossi e incendierai il mondo!

STRATEGIE PRATICHE

Primo: Leggi i segni dei tempi
*Ora -- La Migrazione e il movimento dei popoli
Isaia 54:2 “Allarga il posto della tua tenda, apri completamente le sue tendine, non trattenerti; allunga le tue corde, rinforza i tuoi paletti”.
Secondo: Comincia nel tuo stesso cortile e sviluppa il Partenariato Basato sulla Solidarietà
* Rivolgere il Ministero ai Lavoratori Migranti della Fattoria e alle loro famiglie.
* È incredibile a quali iniziative può arrivare la gente - un parroco e alcune donne della parrocchia hanno organizzato un pellegrinaggio (Cammino di Santiago, Spagna) per la riabilitazione e il ri-entro di alcuni giovani prigionieri tatuati. Essi erano accompagnati da un paio di guardie della prigione. Veniva celebrata la Messa quotidiana ed essi riportavano quotidianamente riflessioni ed esperienze. La gente, vedendoli un gruppo felice scattarono una foto, senza sapere che ‘adunata” fosse!
Terzo: Vivi l’ospitalità che noi stessi abbiamo sperimentato.
Quarto: Onora la Pietà Popolare del Popolo e prendi parte alle sue espressioni.
Le Devozioni Cattoliche sono "... espressioni di amore e fedeltà che sorgono dall’intreccio della propria fede, cultura, e il Vangelo di Gesù Cristo”.

Il Direttorio sulla Pietà Popolare e la Liturgia riserva capitoli separati alla considerazione delle pratiche associate con l’anno liturgico, la devozione al Sacro Cuore, alla Divina Misericordia…, la venerazione della Madre di Dio, la venerazione degli altri santi e beati, la preghiera per i defunti, e santuari e pellegrinaggi.

Sotto il titolo “Il Linguaggio della pietà popolare”, si parla di gesti, testi e formule, canto e musica, musica sacra, luoghi sacri e tempi sacri.
Esempi comuni includono l’adorazione del Santissimo Sacramento, l’uso dell’Altare di Casa, rosario, Via crucis, novene, scapolari vari, pellegrinaggi, venerazione di immagini sante, ecc.

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