16 ottobre 2016

Suor Gina CARDIN

Carissime sorelle, il 10 ottobre 2016, nella casa di cura “Betania Home” di Tokyo (Giappone), dopo un lungo cammino di fedele consacrazione al Signore, è stata chiamata a vivere la vita piena insieme a Lui la nostra sorella Suor Gina CARDIN. Nata a Campodarsego (Padova) il 19 agosto 1923. Professa a Cornedo (Vicenza) il 6 agosto 1946. Appartenente all’Ispettoria Giapponese “Alma Mater”.
Ginetta, come era chiamata in famiglia, era la sesta figlia di 15 fratelli e sorelle nati da genitori ricchi di fede e onestà. Il papà era contadino e giardiniere, la mamma era casalinga e si prendeva cura dei figli con amore e fede. Anche suor Gina amò molto la sua famiglia. Quando era ragazza, aiutava la mamma nelle faccende di casa e si dedicava a lavori di cucito per i fratelli e le sorelle, cercando di andare incontro ai desideri di ciascuno. A 20 anni, decise di seguire la chiamata di Gesù, nonostante la sofferenza nel lasciare la famiglia, specialmente la mamma, con tanto lavoro.
Il 21 novembre 1943 iniziò l’Aspirantato a Padova e il 31 gennaio 1944 fu ammessa al Postulato a Cesuna. Lo stesso anno incominciò il Noviziato e il 5 agosto 1946 emise la prima professione a Cornedo.
Nel mese di settembre, fu inviata nella comunità di Carrara “S. Stefano” con la missione di maestra nella Scuola dell’infanzia. Dopo due anni, fu trasferita a Conegliano ma, avendo fatto la domanda missionaria, nel settembre del 1949 venne inviata a Torino “Madre Mazzarello” dove, oltre a prepararsi alle missioni con lo studio, aiutava l’economa della casa. Il 10 ottobre 1950, partì per il Giappone.
Arrivata a Tokyo nella Casa ispettoriale, incominciò a studiare la lingua giapponese, mentre aiutava nel laboratorio. Nel 1954, ricevette l’obbedienza di andare nella casa di Osaka come assistente delle aspiranti e incaricata del laboratorio. Da qui, venne trasferita al noviziato di Chofu come assistente delle novizie dal 1957 al 1960, anno in cui divenne Maestra delle novizie. Incominciò così la sua lunga missione come formatrice. Terminato infatti il servizio di Maestra, nel 1969 fu nominata animatrice della comunità di Shimizu, poi passò con lo stesso ruolo a Chofu “Maria Ausiliatrice” e poi a Beppu “Sacro Cuore”. Suor Gina sentiva il senso di responsabilità e leggeva molto per essere idonea alla sua missione. Teneva una fitta corrispondenza con il fratello sacerdote, don Igino, a cui chiedeva consiglio e con il quale aveva una profonda affinità spirituale.
Terminata la sua missione come formatrice e animatrice, dal 1986 al 1998, fu incaricata della portineria, telefono e sacrestia, prima a Osaka e poi a Tokyo nella casa “Madre Mazzarello”. Infine passò alla casa ispettoriale dove offrì il suo servizio nella cappellania e nella traduzione della cronaca della casa.
Nonostante fosse delicata di salute, non aveva disturbi di rilievo, ma un po’ per volta, divennero palesi i segni dell’avanzare dell’età. Incominciò ad incurvarsi, a dimenticare, a sentire la fatica, ma pregava tanto. Ogni momento libero, la si trovava in cappella con il rosario e pregava a lungo sempre inginocchiata. Amava in modo particolare la Madonna e ne raccomandava la devozione alle persone che andavano a trovarla.
Nel 2012, non essendo più sufficienti le cure che le prestava la comunità, fu accolta nella Casa di cura “Betania Home” diretta da religiose. Le fu scoperto il morbo di Alzheimer e presto suor Gina non riconobbe più nessuno, ma quando vedeva le suore si rallegrava. Dall’inizio di settembre, le sue condizioni precipitarono e la portarono all’incontro con il Signore che lei ha sempre cercato e amato con tutto il cuore. La raccomandiamo alle preghiere di tutte le sorelle e ringraziamo il Signore per la sua vita fedele e generosa.

L’Ispettrice
Suor Teresina Morishita Wakayo       

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