Una quarantina di esperti nel dialogo con l'islam si riuniranno nell'abbazia di San Maurizio, il 13-15 maggio, guidati dal card. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux
Esiste una radicalizzazione dei musulmani in Europa? E come questa questione viene affrontata in seno alle comunità musulmane? Come è possibile promuovere una cultura del dialogo tra cristiani e musulmani? Insomma quali sono i dinamismi culturali e religiosi dei musulmani del continente? Sono queste alcune delle questioni su cui si confronteranno i vescovi e delegati per le relazioni con i musulmani delle Conferenze episcopali d’Europa.
Nell’abbazia svizzera di San Maurizio, il più antico monastero d’occidente ancora in attività che vanta una presenza ininterrotta dal 515, una quarantina di partecipanti esperti nel dialogo con i musulmani in Europa saranno guidati nei loro lavori dal card. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e già vice-presidente Ccee (2006-2011) e vedrà la partecipazione del card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. L’incontro promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), si svolge nel cantone vallese su invito della Conferenza episcopale Svizzera e del suo segretario generale, dr. Erwin Tanner.
Tra gli esperti che animeranno la riflessione si ricordano il prof. Olivier Roy dell’Istituto universitario europeo di Firenze, il dr. Omero Marongiu-Perria, sociologo delle religioni e membro del Cismoc (Centro Interdisciplinare di Studi sull’Islam nel Mondo Occidentale – Università di Lovanio, Belgio); i vescovi Michel Dubost (Francia), Juan Antonio Martínez Camino (Spagna) e Charles Morerod (Svizzera) che porteranno la visione del dialogo con i musulmani nei loro rispettivi Paesi. La riflessione sarà poi completata con una serie di esperienze pratiche del dialogo quale quella di padre Christophe Roucou sull’esperienza francese del dialogo tra sacerdoti e imam, quella di Helmut Wiesmann sull’esperienza tedesca della cooperazione nelle opere di solidarietà ed infine l’esperienza del vescovo Pero Sudar nel campo della formazione e della scuola a Sarajevo (Bosnia-Erzegovina).
I lavori si concluderanno nella mattinata di venerdì 15 maggio con un momento di dibattito libero attorno ai risultati di un questionario su alcuni aspetti sensibili del dialogo nei diversi Paesi che saranno presentati da don Andrea Pacini, coordinatore per il Ccee di questa rete e segretario della commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della conferenza episcopale regionale Piemonte-Valle d’Aosta, e con le successive conclusioni del card. Jean-Pierre Ricard. (R.P.)