Carissime Sorelle,
In questo tempo di preparazione immediata al prossimo CGXXIII, vi ho pensato molto. Si avverte una maggior sensibilità missionaria nell’Istituto e il bisogno di un risveglio missionario con l’audacia di Don Bosco e di Madre Mazzarello, per essere con i giovani, con i più bisognosi, CASA che evangelizza. «L’amore spinge all’esodo e ad uscire da sé verso nuove frontiere per farsi dono: “L’amore cresce attraverso l’amore”.» (Atti CG XXII 33)
L’amore di Cristo colma i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare (2Cor 5,14). Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cfr Mt 28,19). Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario di tutti i cristiani e in modo particolare di ogni FMA. La fede cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia.
«Quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diviene autoreferenziale e allora si ammala (si pensi alla donna curva su se stessa del Vangelo). I mali che, nel trascorrere del tempo, affliggono le istituzioni ecclesiastiche hanno una radice nell’autoreferenzialità, in una sorta di narcisismo teologico. Nell’Apocalisse, Gesù dice che Lui sta sulla soglia e chiama. Evidentemente il testo si riferisce al fatto che Lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare... Però a volte penso che Gesù bussi da dentro, perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale pretende di tenere Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire.» (Intervento del Cardinale Bergoglio durante le Congregazioni generali, marzo 2013)
Il tempo Quaresimale che si avvicina ci aiuti a mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, «Colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,2). Come a Mornese, il Signore conceda ad ogni FMA e all’intero Istituto l’ardore che lo rende disponibile ad annunciare ovunque la Buona Notizia del Regno, come gli Apostoli che per fede andarono nel mondo intero, seguendo il mandato di portare il Vangelo ad ogni creatura (cfr Mc 16,15) e, senza alcun timore, annunciarono a tutti la gioia della risurrezione di cui furono fedeli testimoni.
Il Signore, in quest’anno del CGXXIII ci doni un cuore casa aperta verso il mondo dei giovani, in modo particolari i poveri, i migranti, gli emarginati. Maria ci accompagni e continui ad indicarci i luoghi in cui il Figlio vuole essere riconosciuto, amato e annunciato.
In comunione e nella preghiera reciproca un fraterno abbraccio.
Sr. Alaíde Deretti
Consigliera per la Missione ad/inter gentes
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