Quattrocento profughi e senza fissa dimora hanno partecipato al pranzo
organizzato dall'Associazione Italiana Messaggeri della Pace e hanno assistito
alla Santa Messa, celebrata dai porporati Jean-Louis Tauran e Santos Abril y
Castello
ROMA - Il Cardinale Jean-Louis
Tauran, Protodiacono del Collegio Cardinalizio e il Cardinale Santos Abril y
Castello, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore hanno presieduto ieri
venerdì 20 dicembre l’agape di Natale dell'Associazione Italiana Messaggeri
della Pace presso il “Centro di Studi Superiori” dei Legionari di Cristo e
l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma.
Quattrocento rifugiati e senza
tetto hanno assistito alla Santa Messa e partecipato al pranzo organizzato
dall’Associazione Italiana Messaggeri della Pace.
Dopo la Santa Messa, l’evento è
proseguito con il pranzo di Natale, nella Sede dell’Ateneo Pontificio Regina
Apostolorum, messa a disposizione dal Rettore, Padre Jesús Villagrasa, L.C.
L’Associazione Italiana
Messaggeri della Pace ha accolto l’invito di Papa Francesco ad andare incontro
agli “ultimi” e, grazie anche al sostegno determinante di Banca Popolare di
Bari, in sinergia con il Centro Astalli, l'Associazione Binario 95 e la
Comunità di Sant'Egidio ha esteso l'invito a circa 400 rifugiati e senza tetto.
Carabinieri, Guardia di
Finanza e Polizia hanno messo a disposizione 10 mezzi di trasporto per condurre
i commensali nella sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Sono stati presenti, tra gli
altri, il Ministro per l'Integrazione Sociale Keinge, l'Assessore alle
Politiche Sociali del Comune di Roma Rita Cutini, e numerose autorità civili e
militari, insieme al fondatore dell’Associazione “Mensajeros de la Paz”, Padre
Angel Garcia.
L’Associazione, nata in Spagna
nel 1962 per iniziativa di Padre Angel Garcia – un apostolo dei nostri tempi –
è una grande famiglia, presente in oltre 40 paesi nel mondo.
Questi sono i numeri: 51.150
bambini e giovani sono passati per le numerose case famiglia e mense sociali,
11.700 persone anziane assistite, 4.200 volontari distribuiti nei vari Paesi,
3.900 lavoratori in organico di cui il 92% donne, oltre otto milioni le
chiamate sostenute attraverso il Telefono Dorato per lenire la solitudine degli
anziani, 31.500 collaboratori che si impegnano personalmente con il loro tempo
e la loro dedizione nelle attività e nei progetti.
In Italia, l’Associazione è
presente con il Telefono Dorato che opera per dare sostegno agli anziani e alle
persone sole ed ogni anno è solita organizzare un pranzo di Natale per favorire
la familiarizzazione tra gli assistiti offrendo loro qualche ora di serenità e
distensione.
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