La Paz – Si
prevede che il prossimo 8 agosto il presidente Evo Morales emani il decreto
supremo sulla “amnistia migratoria” in Bolivia. Sarebbe il primo decreto che,
insieme alla legge sull'immigrazione, pubblicata l'8 maggio scorso, stabilisce
regole che disciplinano la situazione della migrazione nel paese. Il provvedimento
servirebbe a regolarizzare molte situazioni precarie o irregolari di cittadini
stranieri residenti in Bolivia. Padre Aldo Pascualoto, rappresentante della
Pastorale della mobilità umana a La Paz ha riferito a Fides che questa è una
richiesta attesa da molti anni da larghi settori della società civile.
Secondo la nota
inviata a Fides, vari enti governativi, associazioni nella società civile, e
anche la Chiesa cattolica, stanno partecipanti al processo di stesura del
decreto: “La Commissione lavora per questo decreto sull'amnistia migratoria che
è fondamentale per la Bolivia”, dichiara p. Aldo. Il sacerdote sottolinea che
questa legge riuscirà a regolarizzare la situazione di molti cittadini
stranieri che si trovano in Bolivia. Un altro punto importante del decreto è
che i bambini nati all'estero da genitori boliviani possono avere la
cittadinanza boliviana.
Secondo i dati raccolti da Fides, in Bolivia ci sono circa 90mila stranieri
con presenza dichiarata (regolare) mentre, secondo la direttrice dell'Istituto
nazionale di migrazioni, sono circa 5-6mila gli stranieri non regolari. I gruppi più numerosi provengono da Argentina, Brasile, Messico e
Perù.
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