29 gennaio 2020

Suor Maria Antonietta PALLADINO

Carissime sorelle, il 21 gennaio 2020, festa di S. Agnese, dalla casa “S. Giuseppe” di Haledon, New Jersey (Stati Uniti), il Signore ha chiamato a sé la nostra carissima Suor Maria Antonietta PALLADINO.

Nata a Guarene (Cuneo) il 31 ottobre 1932
Professa a Nizza Monferrato (Asti) il 5 agosto 1952
Appartenente all’Ispettoria Stati Uniti-Canada “S. Giuseppe” - Haledon

Maria è nata in una famiglia che il Signore aveva arricchito di sette figli. Maria era la più piccola e gemella del fratello Giuseppe. Ricordava con commozione il giorno della prima Comunione, perché aveva percepito la chiamata ad essere tutta e sempre di Gesù. Sognava di diventare maestra per insegnare religione e portare molti fanciulli a conoscere e ad amare il Signore. Questo sogno non lo poté subito realizzare per l’infierire della seconda guerra mondiale. Il fratello maggiore fu preso e portato in uno dei campi di concentramento; un altro si dovette nascondere per non essere trovato dalle SS tedesche. Anche i fratelli più giovani furono catturati e messi a lavorare con le SS. A casa mamma e figlie pregavano intensamente affinché questi figli ritornassero vivi dopo la guerra. Maria stessa rischiò due volte la morte per aver rifiutato di rivelare ai tedeschi dove si era nascosto il fratello. Scriverà: «Dopo la guerra i fratelli ritornarono a casa grazie all’aiuto dei soldati americani. La famiglia, grazie a Dio, si riunì ancora una volta dopo anni di preghiera e di ansietà».
Maria era il braccio destro del papà nel lavoro in campagna, ma sentiva sempre più forte e chiara la chiamata di Gesù alla vita religiosa nell’Istituto delle FMA. Nel novembre del 1948 con la benedizione dei genitori si recò a Nizza Monferrato per cominciare il percorso formativo. Dopo il Postulato, a cui venne ammessa il 31 gennaio 1950, iniziò il Noviziato, ma un mese prima della professione si ammalò. Le superiore pensavano si trattasse di tubercolosi. Invece era un’anemia e i dottori suggerirono l’aria nativa. Così fu ammessa alla prima professione a Nizza Monferrato il 5 agosto 1952.
Subito dopo fu mandata ad Alba per un periodo di riposo. Il confessore, nel frattempo, suggerì a suor Maria di presentare la domanda missionaria. Suor Maria obiettò che, non avendo buona salute, sarebbe stato inutile farla. Tuttavia il confessore insisteva. Obbedì e presentò la domanda alle Superiore. Appena si rimise in salute, ricevette la notizia che la sua domanda missionaria era stata accettata. Scrisse: «La Madonna mi ha sempre accompagnata; ho realizzato il sogno missionario e quello di essere insegnante di tanti bambini per educarli nella fede».
Destinata agli Stati Uniti, arrivò al porto di New York il 23 agosto 1954 e fu inviata alla casa “Maria Ausiliatrice” di North Haledon dove vi era la scuola secondaria e per due anni frequentò alcune classi per imparare la lingua inglese. Dal 1956 al 2003 lavorò instancabilmente in diverse scuole dell’Ispettoria negli Stati del New Jersey, New York e Florida, sempre con la missione di insegnante, catechista e assistente. In alcune comunità offrì anche il servizio di cuoca. Ovunque suor Maria portò l’immancabile sorriso. Aveva un carattere vivace, entusiasta e volitivo. Gli alunni le volevano un gran bene e anche i genitori la stimavano per la sua genuina dedizione e per l’affetto che portava ai loro figli. Dotata di creatività e di buone abilità per il disegno e la pittura, adornava la sua classe e le scuole di tanti bei cartelloni che rendevano piacevoli gli ambienti.
Nel 2003 la sua salute cominciò a declinare e non poteva più stare in classe a tempo pieno. Ma non si scoraggiò: l’assistenza in cortile e in refettorio divenne la sua occupazione preferita. Si dedicava pure ai lavori di casa, al cucito e preparava pranzi caldi e sostanziosi per le consorelle.
Nel 2009 fu accolta nella Casa ispettoriale “S. Giuseppe” di Haledon per ricevere le cure mediche di cui aveva bisogno. Nel marzo del 2010 fu colpita da un ictus che le tolse la parola. Si riprese abbastanza, ma non poteva più esprimersi; sorrideva sempre e quel sorriso diceva tutto. La mattina del 21 gennaio, mentre le sorelle della comunità con l’Ispettrice pregavano il S. Rosario nella sua cameretta, suor Maria volò in Paradiso, certamente accompagnata dall'Ausiliatrice da lei tanto amata.
Cara suor Maria, sentiremo molto la tua mancanza, ma sappiamo che dal Cielo intercederai per l’Ispettoria, l’Istituto e le vocazioni. Ti ringraziamo di cuore.

L’Ispettrice
Suor Joanne Holloman

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