3 giugno 2019

Suor Candida Riva


Carissime sorelle,
il 25 maggio 2019, dall’Ospedale CRAMI di Las Piedras (Uruguay), l’Ausiliatrice è venuta a prendere per accompagnarla alla Casa del Padre la nostra cara Suor Candida RIVA.

Nata a Carugate (Milano) il 20 febbraio 1929
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1949
Appartenente all’Ispettoria Uruguayana “Immacolata Concezione”

Questa amata FMA, missionaria per 70 anni in Uruguay, nacque in una famiglia che le offrì un clima di semplicità, di lavoro, di profonda fede e gioia. Erano 12 figli, sei fratelli e sei sorelle. La più grande di esse, Giuseppina, fu religiosa Canossiana, per 30 anni missionaria in India e per 32 in Africa. Il fratello Giuseppe era allievo interno al Colle Don Bosco e nel 1945 Candida lo raggiunse in questo luogo tanto caro alla Famiglia Salesiana, in aiuto alla comunità delle FMA. Visse un anno felice nel quale maturò la sua vocazione, accompagnata spiritualmente dal missionario salesiano P. José Molas, Rettore del Santuario. Il 15 ottobre 1946 entrò nell'aspirantato missionario di Arignano. Ammessa al postulato a Torino il 31 gennaio 1947, trascorse il noviziato a Casanova insieme a 32 compagne che scelsero come loro motto: “Fuoco!”.
Suor Candida fece professione il 5 agosto 1949 e il 31 dello stesso mese partì da Genova come missionaria, con altre 12 FMA destinate all’America Latina. Al momento della partenza, il papà le disse: “Il tuo amore e le tue preferenze siano sempre per i più bisognosi”. Arrivò in Uruguay il 15 settembre. Semplice, aperta e allegra, si adattò presto alla cultura della nazione e si fece voler bene tanto dalle consorelle che dalle giovani. Poco più che ventenne, tornò sui banchi di scuola per continuare a studiare nella Scuola professionale “Maria Ausiliatrice” di Montevideo. Ottenuti i diplomi di maestra nazionale e di insegnante di francese, lavorò come insegnante di francese e di educazione fisica nella stessa scuola per 27 anni. Lì fu anche assistente delle interne e, successivamente, consigliera e vicaria della comunità.
Nel 1976 venne nominata direttrice del Collegio “Maria Ausiliatrice” di Lascano, paese poco popolato, ma con molti quartieri da evangelizzare; vi ritornerà dopo una ventina d’anni per dedicarsi alla pastorale. Le fu poi chiesto il servizio di assistente delle novizie a Villa Colón, compito che le richiese qualche sacrificio, perché si sentiva chiamata ad effondere il “fuoco” missionario tra i più bisognosi. Ben presto, infatti, tornò all'interno del Paese. In due periodi (1981-‘84 e 1991-‘95) fu direttrice della casa di Paso de Los Toros. Un sacerdote, che la conobbe in quegli anni, disse di lei: “Grande donna e grande religiosa; una persona luminosa, impegnata con i più deboli e bisognosi; i suoi occhi azzurri riflettevano il cielo”.
La sua passione missionaria la espresse soprattutto nella casa di Rivera. Quando, nel 1985, il Consiglio Ispettoriale decise di aprire una presenza in un sobborgo di questa città di frontiera, fu scelta lei come direttrice e fondatrice con altre due suore. La piccola casa con la porta sempre aperta, divenne la casa di tanti giovani con diversi tipi di povertà. Il clima familiare di quella comunità coinvolse molti giovani e contribuì a far sorgere nuove vocazioni. Dopo il 1992 si dedicò all’evangelizzazione nelle case di Trenta y Tres e Las Piedras “S. José”. Nel 1996 fu ancora direttrice a Paso de Los Toros e, dopo il sessennio, passò a Lascano impegnata nella pastorale di periferia.
Nel 2006 tornò a Rivera ad annunciare il Vangelo ai numerosi gruppi che ha incoraggiato fino alla fine dei suoi giorni, contenta che in quel luogo la parabola del “grano di senape” si era fatta realtà. Suor Candida fu sorella e madre per tanti giovani che mancavano dell’affetto e della cura di una famiglia.
Quattro anni fa, il suo cuore cominciò a indebolirsi e dovette subire un intervento chirurgico. La ripresa non fu facile, ma riuscì a ritornare alla sua amata Rivera e, anche se con passo più lento, a continuare ad essere "missionaria in uscita" per le strade del quartiere. Alla fine di aprile, fu accolta nella casa di riposo “Madre Maddalena Promis” di Las Piedras per essere meglio curata. All’inizio della novena di Maria Ausiliatrice, venne colpita da ictus e ricoverata all’ospedale. Il 24 maggio fu felice di ricevere la visita del fratello Giuseppe e di un nipote, residenti in Argentina. E il 25 il Signore l’ha chiamata a continuare la festa di Maria Ausiliatrice in cielo. Qualche giorno prima aveva detto: “La Vergine sta venendo a prendermi”. Trasportata a Rivera, l’intera città è andata a congedarsi da lei, riconoscente per la sua vita tutta donata.
Cara suor Candida, grazie per il fuoco della tua testimonianza che ha acceso il nostro cuore. Intercedi presso il Padre per noi in questo tempo di preparazione al Capitolo e per le vocazioni.

L’Ispettrice
Suor Laura Guisado

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