4 agosto 2016

Suor Maria PREMARINI

Carissime sorelle, il 25 luglio 2016, nella casa “S. Giuseppe” di Caracas Altamira (Venezuela), il Signore ha chiamato alla pace eterna la nostra cara sorella Suor Maria PREMARINI. Nata a Spirano (Bergamo) il 19 luglio 1926. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1950. Appartenente all’Ispettoria Venezuelana “S. Giovanni Bosco”.
Maria, quarta di dieci figli, nacque in una famiglia dalle profonde radici cristiane. Quattro figli si consacrarono al Signore: Giuseppe, Sacerdote, Pietro Comboniano e missionario in Uganda, Maria FMA e missionaria come Battista SDB e missionario in Venezuela. La famiglia, dentro le sue possibilità, offrì ai figli una adeguata formazione umana e religiosa. Il papà insegnava il catechismo ai figli. Durante l’adolescenza Maria visse la paura e l’insicurezza del tempo della seconda guerra mondiale che seminò stragi e distruzioni.
Fin da ragazza, Maria decise di donarsi totalmente al Signore e manifestò al confessore che voleva entrare nella Congregazione delle Suore di Maria Bambina che c’erano in paese. Il saggio Sacerdote frenò il suo impeto e le fece capire che non era il momento perché in casa la mamma aveva bisogno di lei. Maria attese pazientemente e nel frattempo il Signore suscitò in lei la vocazione missionaria, ma le preparò una prova. Il fratello Giuseppe sarebbe stato ordinato sacerdote e, come era abitudine, una della sorelle doveva andare ad abitare con lui. Maria capì che toccava a lei questo servizio e sentì dentro di sé scatenarsi una forte lotta tra la chiamata del Signore alla vita missionaria e seguire il fratello a cui era legata da tanto affetto. Fu don Giuseppe a dissipare ogni dubbio: scrisse una lunga lettera alla sorella invitandola a seguire la sua vocazione religiosa.
Rimaneva un altro interrogativo da dissipare: quale Istituto scegliere? Ricevette un giorno una lettera da una FMA che la invitava ad entrare nel nostro Istituto. Il fratello l’accompagnò a Torino per conoscere le FMA. Davanti all’altare dell’Ausiliatrice tutto fu chiaro. Il 31 gennaio 1948 iniziò il Postulato ad Arignano (Torino). Il 5 agosto dello stesso anno andò a Casanova per il Noviziato dove il 5 agosto 1950 emise i primi voti. Dopo la professione religiosa suor Maria si preparò alla missione nella casa “Madre Mazzarello” di Torino. Giunse nel Venezuela al Puerto de la Guaira il 27 settembre 1951. Da subito la sua bontà le guadagnò il cuore degli alunni, che a Los Teques, San Cristóbal, Coro, Macuto, Valencia conob-bero le sue doti di maestra esperta in matematica e cucito. Fu anche assistente delle postulanti, catechista e consigliera locale.
Con la famiglia mantenne sempre un’affettuosa vicinanza. Ebbe la possibilità di tornare in patria per la celebrazione del 50mo di Matrimonio dei genitori. Suor Maria sperimentò poi diverse sofferenze: la morte del papà, la malattia della mamma che la portò a chiedere il permesso di assenza dalla casa religiosa per assisterla e la morte imprevista e tragica del fratello don Battista missionario nell’Alto Orinoco. Così come fu grande il dolore di suor Maria, fu anche grande la sua fede.
Nel 1986 venne nominata direttrice a Los Teques e in seguito a Caracas “Villa S. Giuseppe”. Viveva la vita comunitaria con realismo, godendo della ricchezza e della diversità delle persone e anche soffrendo qualche contrarietà. Diceva che furono proprio le contrarietà a renderle più facile il perdono, il servizio, la vicinanza fraterna e l’attenzione preveniente. Fu per alcuni anni economa a Caracas e a Valencia; poi fu sacrestana e sarta a Los Teques. Nel 2005 venne accolta nella casa “S. Giuseppe” di Caracas come aiuto infermiera. Suor Maria seppe percorrere il cammino dei poveri che si abbandonano nelle mani di Dio. Era consapevole che la salute veniva sempre meno e la sua preghiera in questo tempo era colma di fiducia. “Mi metto nelle tue mani, Signore. Solo ti chiedo di non lasciarmi, di non allontanarti da me. Fa di me quello che vuoi, ma non abbandonarmi”.
E il Signore, cara suor Maria, non ti ha abbandonata. Ti ha condotta per mano e in questo ultimo tratto del cammino, ti ha portata sulle sue braccia e all’alba del 25 luglio ti ha presa con sé. E noi continuiamo a dire il nostro grazie al Padre per te. Grazie perché la Sua misericordia si è fatta volto in te.

L’Ispettrice
Suor Margarita Hernández

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