Il 7 luglio 2016 è stata inaugurata la casa delle missionarie FMA nella periferia di Ulaan Baatar in Mongolia, nell’ispettoria "Stella Matutina" (KOR). Suor Adriana Bricchi FMA, ci racconta la breve storia dell’opera e della sua fondazione:
«30 Luglio 2016, giorno atteso per anni dalle missionarie FMA in Mongolia!
Nel 2007, l’Ispettoria koreana “Stella Matutina” compiva 50 anni. L’allora Nunzio Apostolico della Corea e della Mongolia, Mons. G. Battista Morandini, invitava e pregava le FMA perché aprissero una missione in Mongolia.
Preparativi, attese, desideri di “missione”... mentre il cuore nascondeva le difficoltà che si affacciavano, guardando questa nazione non facile, sotto diversi aspetti.
Ma i piani di Dio, anche se hanno un ritmo lento, hanno retta direzione con un’avanzata costante.... E la scuola materna s’inizia nel 2013 e la scuola elementare segue nel 2014.
Ma la comunità non ha diritto di abitare negli ambienti della scuola: è la legge della nazione che non lo permette e proibisce che si insegni il catechiismo nelle scuole e neppure si usino gli stessi ambienti scolastici dove poter svolgere attività assistenziali-missionarie.
Una casa a sé è richiesta dalle circostanze.
Nel frattempo passano in visita le Consigliere generali: suor Alaide Deretti, suor Vilma Tallone, suor Lucy Rose Ozhukayil: La missione piace a tutte e la decisione è presa: dalla scuola, distante appena cinque minuti a piedi, c’è il terreno adatto per realizzare i nostri sogni missionari.
Si cercano di aprire tutte le “porte”: permessi dal Centro del nostro Istituto, permessi burocratici, preventivo, fondi necessari.
Non poche volte i “lavori” sono annullati, corretti, rinnovati, rimandati. Soltanto Dio conosce la rete di tentativi a volte deludenti , umanamente incomprensibili.l
La generosità degli Enti Assistenziali, dei benefattori, dell’Ispettoria sono stati, con la grazia di Dio sostegno, incoraggiamento... e la casa “sognata” è oggi realtà.
La mattinata del 7 luglio 2016, con il Vescovo Mons. Wenceslao Padilla, l’Ispettrice suor Silvia Choi, il Delegato dei Salesiani don Andreus Trung con confratelli, missionari e missionarie, la comunità delle 6 FMA in Mongolia con suor Adriana Bricchi, l’Ambasciatore dell’India, le maestre della scuola, amici, benefattori venuti dalla Corea, in tutto circa duecento persone, si uniscono nella gioia, nel ringraziamento a Dio che ha realizzato questa casa, residenza delle missionarie FMA, “trampolino” di bene per questo meravigloso rione, in continua crescita, periferia di Ulaan Baatar che si chiama Orbit.
Questa casa benedetta si chiama “Nomiin Yos Center”, che in mongolo significa “ Centro di etica del sapere” (per consiglio del Governo).
Sì, le 6 Missionarie FMA presenti, e quelle che verranno, insegneranno con la vita e la parola il “vero sapere”, offrendo possibilità di crescita ai bambini e ai giovani del rione, aiutando le mamme, perché sappiano ben educare i loro figli, condividendo la povertà dei vicini, per avvicinarli nel miglior modo possibile a Dio.
Dal “Nomiin Yos Center” lo sguardo spazia con gioia sul rione Orbit, grandioso “giardino” di “gher” (case tipiche della Mongolia) e di casupole, graziosamente adagiate sulla cornice del vallone, in continua “fioritura” di piccole abitazioni, culle per tanti figli di Dio e campo promettente per noi FMA».
Nessun commento:
Posta un commento