Carissime sorelle, il 18 agosto 2016, nella Casa “S.
Giuseppe” di Caracas Altamira (Venezuela), il Dio della vita ha
chiamato alla beatitudine eterna la nostra cara sorella Suor Margherita BIANCIOTTO. Nata a Pinerolo (Torino) il 14 aprile
1922. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1945. Appartenente
all’Ispettoria Venezuelana “S. Giovanni Bosco” - Caracas .
Margherita, nata e cresciuta in una famiglia di contadini,
fin dall’adolescenza scoprì la chiamata del Signore e non tardò a dargli una
risposta pronta e generosa: a 15 anni fu accolta nell’Istituto delle FMA ad
Arignano, dove per alcuni anni visse il cammino formativo dell’Aspirantato. Il 31 gennaio 1943 fu ammessa al Postulato e
poi passò al Noviziato di Casanova dove emise i primi voti il 5 agosto 1945. Già nel noviziato, benché vissuto nel periodo drammatico
della seconda guerra mondiale, maturò la vocazione missionaria.
Trascorse un anno di preparazione immediata a Torino
nella Casa “Madre Mazzarello” e l’8 novembre 1946 partì per il Venezuela. Si inserì subito nelle attività educative
della casa di Mérida dove fu maestra nella scuola primaria e assistente, mentre
frequentava la Scuola Normale per conseguire il diploma di maestra e, in seguito,
integrò la sua preparazione per poter insegnare anche nella scuola secondaria. Insegnò
nelle scuole di San Cristóbal e di Barquisimeto fino al 1955.
Le consorelle la ricordano per la sua vivace intelligenza,
gli orizzonti ampi e la visione di futuro che la caratterizzava. Era una FMA semplice, educata, amorevole e
delicata nelle relazioni. Sapeva ascoltare e lei parlava poco. Con le alunne
era simpatica e sempre attenta alle difficoltà e ai bisogni di ognuna.
Dal 1955 al 1960, suor Margherita fu Economa ispettoriale
in un tempo caratterizzato dal moltiplicarsi delle case e dall’espansione delle
opere. Dotata di uno spiccato
senso pratico, era attenta ai dettagli della vita comunitaria, cercava di dare
alle sorelle quello che avevano bisogno e poneva molta attenzione alla cura e
alla bellezza degli ambienti e delle opere educative. Era generosa e anche austera.
Si preoccupava che
le sorelle più giovani avessero una buona formazione e potessero avere il contatto
con le radici del carisma al Centro dell’Istituto.
Concluso questo servizio, fece ritorno alla scuola. Fu un’assistente
vigile e una competente insegnante di matematica, francese e taglio e cucito. Continuava ad aggiornarsi e a
curare la sua vita spirituale attraverso buone letture; nei tempi liberi
realizzava bellissimi ricami.
Nel 1971 fu nominata direttrice della casa di Valencia e,
terminato il sessennio, lo fu anche a Coro fino al 1980. In alcune comunità fu consigliera, ma soprattutto
visse la missione di economa a lungo e in varie comunità. Le sorelle ricordano
la sua testimonianza di serenità, la finezza del tratto, la sua sollecitudine
nel provvedere ai bisogni delle persone e delle opere. Qualcuna nota che dove
arrivava suor Margherita rinnovava gli ambienti con la sua creatività e buon
gusto. Aveva una buona capacità di coinvolgimento dei laici e sapeva tessere
reti di collaborazione anche con i benefattori. La sua grande fiducia nella
Provvidenza attirava gli aiuti delle persone di buon cuore. Era donna di
preghiera e di fede profonda. La sua spiccata sensibilità la faceva essere
vicina al dolore e alle necessità dei poveri e, al tempo stesso, le era anche
causa di sofferenza intima. La Casa “María Mazzarello” di Barquisimeto godette della
sua presenza dal 1998 al 2008. Là suor Margherita testimoniò saggezza e
ascolto, capacità di accompagnare e consolare giovani, madri di famiglia,
volontari. Lei riceveva tutti con bontà, li ascoltava e prometteva a tutti la
preghiera. Passando il tempo, le si indebolì l’udito, ma non l’attenzione del
cuore. Non fu facile per suor Margherita accettare il lento decadimento fisico,
ma restò abbandonata al Signore.
Dal 2008 si trovava nella casa di riposo di Caracas. Tutti ricordano le sue delicate espressioni di
riconoscenza. Quando subentrò il galucoma, perse completamente la vista. La
preghiera del rosario era la sua offerta grata per chi si prendeva cura di lei
con tanto amore. Con serenità ripeteva: “Desidero
andare in Cielo. Signore, vieni presto a prendermi”. Ringraziamo questa cara sorella
che ha donato 70 anni alla nostra Ispettoria e all’Istituto e le chiediamo di
ottenerci vocazioni della sua tempra.
L’Ispettrice
Suor Margarita Hernández
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