Carissime sorelle, sabato 29 agosto 2015, dalla casa “S.
Maria D. Mazzarello” di Santiago (Cile), il Signore ha chiamato a sé la nostra
cara sorella Suor Maddalena MARATTI. Nata a Lumezzane (Brescia) il
29 maggio 1925. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1948. Appartenente all’Ispettoria Cilena “San Gabriele Arcangelo”.
Maddalena, ottava di undici
figli, nacque in una famiglia cristiana dove i genitori si preoccuparono di
educarli cristianamente. In questo ambiente Maddalena maturò la risposta alla vocazione
religiosa. Accolta con generosità la chiamata di Gesù, il 20 ottobre 1945 entrò
nell’Istituto delle FMA ad Arignano (Torino). Il 31 gennaio 1946 iniziò il
Postulato con l’entusiasmo e la decisione che l’hanno sempre caratterizzata.
Visse il periodo del noviziato a Casanova dove, il 5 agosto 1948 emise i primi
voti. Sentendo che il Signore la chiamava a una donazione più radicale di sé, presentò
la domanda alle Superiore dicendosi pronta
ad andare in missione. Venne destinata al Cile e partì con altre missionarie
il 4 ottobre 1948. Giunse in nave a Magellano il 7
gennaio 1949. Il 5 agosto 1954 emise i voti perpetui, suggellando così la donazione
totale e incondizionata della sua vita al Signore e a Maria Ausiliatrice per la
salvezza della gioventù.
Fin dal suo arrivo nella città di
Punta Arenas, suor Maddalena visse la missione educativa tra le alunne del “Liceo
Maria Ausiliatrice” e in seguito nell”Instituto Sagrada Familia” fino al 1969. Essendo
abile maglierista, fu insegnante nel laboratorio di tessuto. Nel 1970 venne
trasferita a Santiago “Maria Ausiliatrice”, dove iniziò il servizio di
infermiera tra le consorelle ammalate. Visse questa missione con dedizione e
amore, sempre pronta al sacrificio. Cercava di scoprire il volto di Gesù
sofferente in ogni sorella che assisteva. La ricordiamo con affetto e ammirazione
per la cura che aveva per ciascuna, senza mai misurare sacrifici, né tener
conto dei bisogni personali. La sua dedizione era incondizionata e generosa. Per l’atteggiamento delicato con il quale accompagnava le ammalate era ammirata
da medici e infermiere con cui veniva a contatto.
Dal 1977 al 1980 fu nel noviziato
di Santiago e poi nella casa “Maria Ausiliatrice”. Dopo un
breve periodo come economa a Linares, dal 1982 tornò a Santiago dove fu vicaria
e infermiera in varie comunità di questa città. Lasciato
il servizio di infermiera, nel 2009 fu in casa ispettoriale e dal 2010 nella
casa “S. Maria D. Mazzarello” disponibile finché le fu possibile ai vari
servizi comunitari.
Era una donna riservata,
prudente, semplice, attenta ai bisogni degli altri, lavoratrice instancabile. Nel
prendersi cura di ciascuna, esprimeva un atteggiamento materno e faceva tutto
il possibile per alleviare le sofferenze delle ammalate, farle star meglio e
vivere con serenità. Amava l’ordine e le piaceva avere tutto pronto per le
consorelle. Volentieri si dedicava a curare le piante, perché fossero sempre
belle per rallegrare i diversi ambienti comunitari. Nonostante la stanchezza
dei suoi impegni che esigevano sforzo e attenzione, era tra le prime ogni
mattina a giungere in cappella per alimentare il suo spirito nell’incontro con Gesù
che tanto amava e al quale donava se stessa in totale generosità.
Possedeva una particolare sensibilità
nel percepire il momento nel quale le sorelle che erano in infermeria erano
chiamate all’incontro con il Signore e cercava di prepararle con parole di
incorag-giamento e di fede. Infondeva loro fiducia perché fossero serene e
confidassero nell’amore misericordioso del Padre e nella Madonna. Assicurava la presenza del Sacerdote perché amministrasse i Sacramenti e
le ammalate avessero il conforto della grazia.
Grazie, cara suor Maddalena, per la
tua vita tutta donata per il bene delle giovani e delle consorelle. Il
Signore ti ricompensi per la disinteressata e totale dedizione con cui ti sei
presa cura di ogni persona. Ottienici generose vocazioni, che sappiano imitare il
tuo amore a Gesù ed essere come te “ausiliatrici” per quanti soffrono.
L’Ispettrice
Suor
Aurelia Rossi