Carissime sorelle, nella memoria liturgica del Nome di
Maria, il 12 settembre 2015, presso il Policlinico «Afia - Don Bosco» di
Lubumbashi (Rep. Dem. del Congo), il Signore ha chiamato a sé la nostra cara
sorella Suor Josée Maria VANDEVOORT.
Nata a Kurigen (Belgio) il 14 novembre 1918. Professa a Groot-Bijgaarden
(Belgio) il 5 agosto 1944. Appartenente all’Ispettoria «N. S. d’Africa» Africa
Centrale – Lubumbashi.
“Se il chicco di
grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto
frutto” (Gv12,24). Nella vita di
suor Josée si attua pienamente questa Parola di Gesù: la sua vita è feconda di
frutti in terra africana, dove giunse
dopo appena due anni dalla Professione religiosa.
Era la sesta di una famiglia belga di otto figli, ormai
tutti in Paradiso: quattro sorelle e quattro fratelli. Dopo aver frequentato la
scuola media, Josée ha continuato lo studio nella Scuola professionale di
Mariaburch (Belgio) conseguendo il diploma in arte culinaria.
Entrata nell’Istituto delle FMA all’età di 23 anni a
Kortrijk, venne ammessa al postulato il 31 gennaio 1942. Visse i due anni di
Noviziato a Groot-Bijgaarden, che si conclusero con la professione religiosa il
5 agosto 1944. Per un anno fu assistente delle interne a Kortrijk e l’anno
successivo lavorò nella cucina dei Confratelli Salesiani della stessa città. Le
superiore, costatando il suo ardore
missionario, la scelsero per inviarla nel Congo, che allora faceva parte
dell’Ispettoria Belga. Qui, dal settembre 1946, ha donato le sue migliori
energie con senso di responsabilità, di appartenenza e grande amore nel
compiere i vari servizi che le furono affidati fino a pochi mesi prima della
morte.
Per i primi sette anni fu addetta alla cucina della casa
di Musoshi, dove fu anche assistente delle interne e delle oratoriane. Svolse
lo stesso compito, unito a quello di economa, a Sakania «Maria Ausi-liatrice» e
a Kafubu fino al 1957. Dal 1957 al 1967 fu economa a Musoshi, senza tralasciare
di essere tra le interne una presenza vigile e amorevole. Tornò poi a Sakania
come incaricata di compiti amministrativi nell’Ospedale gestito dalle FMA fino
al 1972. In quel periodo si dedicò anche alla catechesi e alle exallieve.
Dal 1972 al 1979 fu insegnante di arte culinaria nella
Scuola «Cuore Immacolato di Maria» a Lubumbashi Ruashi. Tornò poi ancora a
Kafubu dove fino al 1985 fu catechista e collaborò con l’economa prendendosi
cura del giardino e dell’orto. Da quell’anno fino al 1994 fu economa a Sakania.
Dopo aver trascorso un anno come cuoca nella Casa «Notre Dame de Pauvres» a
Lubumbashi Gambela, dal 1995 al 2000 si occupò volentieri del giardino a
Kafubu. Da quell’anno fino alla fine faceva parte della comunità «Cuore Imamcolato
di Maria» di Lubumbashi Ruashi. Con sollecita cura e senso di responsabilità si
dedicava all’orto, felice di offrire alle consorelle e alle ragazze la verdura
fresca.
Personalità forte, suor Josée imponeva la disciplina a se stessa e la esigeva
anche dalle consorelle e dai collaboratori laici al fine di ottenere un lavoro
ben fatto. La sua vita religiosa si distingueva per
l’unione con Dio espressa nella preghiera, nell’obbedienza alle superiore e
nella fedeltà alle esigenze della vita comunitaria. Ha vissuto con serenità
lungo tutta la vita e quindi anche la vecchiaia, consapevole di camminare verso
l’Incontro con Dio nella luce. Suor Josée desiderava morire in terra di
missione ed era grata alle consorelle per i gesti di affetto e di attenzione
premurosa di cui era circondata.
Anche durante i mesi trascorsi all’Ospedale, non ha
cessato di dare consigli adatti ad ogni sorella che le faceva visita, anche in
tono umoristico. A tutte raccomandava la fedeltà e la vita di preghiera. La sua lunga esperienza missionaria di 71
anni potrebbe essere riassunta in questo modo: una vita tutta donata al Signore
nell’amore ai poveri, specialmente i più bisognosi, e nel lavoro fatto bene.
Grazie, cara suor Josée, per la tua testimonianza di
fedeltà al Signore e per i tuoi consigli. Intercedi ora per noi presso Dio che
tu ora contempli faccia a faccia nella gloria.
L’Ispettrice
Suor Marie Dominique Mwema