Carissime sorelle, il 7 settembre
2015, nell’Ospedale “Santa Martha” di Niterói - Rio de Janeiro (Brasile), il
Signore della Vita ha chiamato alla dimora eterna la nostra cara Suor Anna GRANATA. Nata a
Marano di Napoli il 27 dicembre 1933. Professa a Ottaviano (Napoli) il 6 agosto
1954. Appartenente all’Ispettoria Brasiliana “N. S. da Penha” - Rio de Janeiro.
Improvvisamente suor Anna ci ha lasciate. In questo anno
2015, celebrava con gioia i 50 anni di vita missionaria in Brasile, terra da
lei tanto amata.
Nacque in una famiglia profondamente cristiana composta
da nove figli. Il Signore ne volle tre per sé: due FMA e una religiosa della Sacra
Famiglia. Fin da ragazza Anna ebbe l’occasione di esercitare l’attitudine
materna nella cura dei fratelli minori. I genitori educarono i figli ad una vita
austera, capace di affrontare le difficoltà, sempre nell’abbandono alla volontà
di Dio e nella solidarietà verso i poveri, pur fra tante sofferenze causate
dalla guerra.
Frequentò la scuola comunale e l’oratorio delle FMA.
Lasciò scritto: “In quegli anni ero in ricerca
di alti ideali. Il contatto con le Suore fu molto importante. Trovai un clima
di allegria, di vita semplice e di preghiera che, poco a poco, fece maturare in
me la vocazione missionaria”. E aggiunge: “Nella mia infanzia imparai a vivere con poco e a economizzare, poiché
la famiglia era numerosa e con poche risorse. Conobbi fin da piccola le
difficoltà della guerra, ma le sofferenze mi prepararono alla vita”.
Nel 1951 iniziò l’Aspirantato a Napoli Vomero dove fece
tutto il cammino formativo e a Ottaviano, il 6 agosto 1954, emise i primi voti.
Conseguito nel 1955 il diploma, fu maestra e assistente d’oratorio a Napoli
“Maria Ausiliatrice”, Gragnano, Taranto e Torino “Sacro Cuore”. Dieci anni dopo
la professione religiosa venne inviata in Brasile come missionaria. Il suo primo campo di lavoro fu il
Noviziato “Sagrado Coração de Jesus” di Cachoeira do Campo dove per tre anni fu
assistente delle novizie, servizio che svolse con gioia e dedizione. Nei 50
anni di vita come missionaria, lavorò in varie case dell’Ispettoria “Madre
Mazzarello”: Belo Horizonte, Goiânia e Anapolis, e nell’Ispettoria “N. S. da
Penha”: Macaé, Campos, Rio de Janeiro, Niterói. Fu insegnante di matematica e
fisica. Si distingueva per la sua capacità didattica nel fare in modo che gli
alunni imparassero e gustassero la materia.
Nel 1989 accolse con l’entusiasmo missionario che la
caratterizzava l’iniziativa delle Ispettorie del Brasile di fondare una casa interispettoriale
a Ji-Paraná - Ouro Preto do Oeste, dove fu direttrice, insegnante e catechista.
Ritornata tre anni dopo nell’Ispettoria “N. S. da Penha”, era sempre più convinta
che la sua missione era quella di lavorare tra i più bisognosi, gli esclusi e i
meno favoriti dalla società. Da quel momento lavorò nelle comunità inserite
nelle zone popolari, nelle periferie delle città dove eravamo presenti: Belford
Roxo, Cariacica, Resende. Nel 1994 fu ancora direttrice a Rio de Janeiro “S.
José”, poi riprese la catechesi e le attività pastorali. La sua era una
presenza accogliente, che trasmetteva serenità e fiducia. Il suo amore alla
Parola di Dio la guidava nell’accompagnare le mamme desiderose di conoscere il
Vangelo. Lei cercava di tradurlo nella propria vita e contagiava quanti
l’ascolatavano.
In comunità era allegra, felice della sua vocazione religiosa,
sempre con un sorriso, una parola di incoraggiamento e di buon umore. Il suo
modo simpatico attraeva tutti. Si percepiva che si alimentava quotidianamente
della Parola di Dio e il Signore la rendeva aperta alle relazioni con le
persone.
Nel 2004 tornò in Italia a visitare la famiglia e si
ammalò gravemente a motivo di seri disturbi cardiaci. Venne ricoverata
all’Ospedale di Chieti e seguita con amore dalle Superiore e consorelle della
Casa generalizia. Tornata in Brasile, l’anno dopo fu operata di un tumore al
seno, ma si riprese abbastanza bene in salute. Nell’agosto 2014 celebrò con
gioia e riconoscenza al Signore il 60° annversario di Professione religiosa. In
questi ultimi anni subentrarono complicazioni dovute a problemi cardiaci e
polmonari. Venne ricoverata in tre occasioni e, nell’ultimo ricovero, il cuore
cedette per insufficenza respiratoria e polmonite acuta. Venne celebrato il
funerale nella festa della Natività di Maria, la Madre che amava tanto e che ha
sempre invocato.
Cara suor Anna, ora che sei vicina al Signore, intercedi
per noi affinché anche il nostro cuore si entusiasmi per la Parola di Dio, e
cresciamo nell’ardore missionario, nell’amore filiale a Maria e nella gioia di
esserci consacrate a Dio per la missione tra i giovani più bisognosi. Ottienici
dal Signore della messe sante vocazioni per l’Istituto e per l’Ispettoria con
l’ardore missionario che avevi tu.
L’Ispettrice
Suor Ana Teresa Pinto
Suor Ana Teresa Pinto