Carissime sorelle, l’11 novembre 2021, dalla Casa “Maria Ausiliatrice” di Rosà (Vicenza), è stata chiamata alla Casa del Padre la nostra carissima Suor Gisella DE BONI.
Le sorelle della comunità di Rosà ricordano che suor Gisella, quando ancora poteva essere autonoma, era solita cenare in infermeria per poi dedicare un po’ di tempo alla lettura. Prima di andare a dormire, però, non dimenticava mai di passare in refettorio, dove le suore erano radunate per la cena, per dare un saluto a tutte. Un gesto semplice, che diceva il suo desiderio di farsi presente, di condividere la vita e di mostrarsi attenta a ciascuna. Penultima di 14 figli, fin da piccola, infatti, era stata abituata a questo stile di condivisione semplice, di cura delle relazioni, di presenza serena in mezzo agli altri.
Durante l’infanzia e l’adolescenza, visse intensamente la vita della parrocchia, dove partecipava con entusiasmo alle diverse iniziative che venivano proposte. Fin da allora, si poteva notare il suo temperamento attivo ed energico che l’avrebbe resa, in futuro, una missionaria zelante ed una grande lavoratrice. Da ragazza fu per 15 mesi ospite presso l’Istituto delle Suore Dorotee di Vicenza e sicuramente anche questa esperienza l’avrà aiutata ad irrobustire la sua fede.
Suor Gisella non ci ha lasciato testimonianza di quegli anni, né di come ha conosciuto le FMA. Possiamo comunque intuire che gradualmente maturò in lei il desiderio di donarsi al Signore secondo il carisma salesiano, tanto che il 31 gennaio 1948 iniziò il Postulato a Torino ed il 5 agosto dello stesso anno fu ammessa al Noviziato a Casanova. Dopo la prima professione, emessa il 5 agosto 1950, trascorse il suo primo anno di vita consacrata a Torino “Madre Mazzarello” per prepararsi alla missione.
L’anno successivo venne inviata missionaria in Venezuela, dove visse 43 anni. Fu maestra nella Scuola Primaria, assistente delle novizie, economa, infermiera e direttrice. Lavorò a Caracas “Buen Consejo”, Altamira Noviziato, Coro Collegio, Altamira Collegio, Barquisimeto, Caracas La Vega, Altamira Casa Ispettoriale, Los Teques Casa di esercizi dove fu direttrice (1980-’85), Caracas “Villa S. Giuseppe”, Merida e Coro.
Nel 1994 tornò in Italia e si inserì nella realtà salesiana del Triveneto. Possiamo immaginare sia la fatica di lasciare la missione dove aveva vissuto a lungo e intensamente, sia la gioia per il suo ravvicinamento alla famiglia di origine dopo tanti anni di lontananza. Dal 1994 al 2001 fu economa a Padova “Don Bosco”. Successivamente venne trasferita nella comunità di Padova “SS. Angeli” dove rimase fino al 2010 come economa e consigliera della casa.
Era una donna dotata di un grande senso pratico e si spendeva con disponibilità lì dove vedeva il bisogno. Come economa, sapeva andare incontro alle consorelle con attenzione e apertura di cuore. Era buona e mite, ma anche tenace nelle sue scelte. La sosteneva una forte vita di preghiera; in particolare, aveva un’intensa devozione per Maria Ausiliatrice, che era per lei Madre accogliente, modello di vita e testimone di disponibilità. Tra i suoi pochi scritti, leggiamo: «Maria, metto il mio Sì accanto al tuo: fammi camminare nel tuo Sì e illumina i miei passi, affinché io veda e segua la via della fede fino al dono totale della mia libertà».
Con questa disponibilità al dono totale, nel 2010 fu trasferita a Loria come aiuto in comunità. La salute precaria, tuttavia, nel 2012 rese necessario il trasferimento a Rosà, dove visse i suoi ultimi anni preparandosi all’incontro definitivo con il suo Sposo. Nel 2020 contrasse il Covid-19 da cui guarì, ma che indebolì ulteriormente le sue forze. Era sempre riconoscente e si dimostrava serena anche nella malattia, che la consumò gradualmente, fino a quando il Signore le ha spalancato le porte del Cielo e l’ha portata con sé a godere della sua gioia.
Grazie, suor Gisella, per la tua vita donata nell’Istituto con semplicità e amore. Ora che ci guardi dal Cielo, prega per noi, per i tuoi familiari, per l’Istituto.
L’Ispettrice
Suor Palmira De Fortunati
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