22 novembre 2021

Suor Francesca COCCIA

Carissime sorelle, il 19 novembre 2021 il Signore ha visitato la nostra Ispettoria chiamando a Sé, dalla casa “S. Giovanni Bosco” di Catania Barriera, la nostra carissima Suor Francesca COCCIA.

Nata a Palagonia (Catania) il 24 aprile 1927
Professa ad Acireale (Catania) il 6 agosto 1950

Appartenente all’Ispettoria Sicula “Madre Maddalena Morano” – Italia 

Suor Francesca apparteneva ad una famiglia molto unita e ricca di fede. Il papà parrucchiere e la mamma casalinga ebbero tre figli e quattro figlie. Il loro impegno era educarli all’amore verso Dio e il prossimo. Fin da piccola, Francesca frequentava l’Azione Cattolica e le suore, che la prepararono alla prima comunione anche se aveva solo cinque anni. Da grande divenne poi catechista. 

Nei suoi cenni biografici scrive: «La mia vocazione è nata da una crocetta fatta in fronte dalla Madre Visitatrice Suor Carolina Novasconi. Mentre mi segnava, mi disse: “Ti aspetto a Torino”. Avevo circa 16 anni. Da allora incominciai a interrogarmi finché mi decisi ad entrare». Il 31 gennaio del 1948 diventò postulante ad Acireale, iniziando così il suo felice cammino formativo. Durante il noviziato si risvegliò in lei quel: “Ti aspetto a Torino”. Così decise di fare la domanda missionaria. Dopo alcune settimane dalla prima professione, emessa il 6 agosto del 1956, l’Ispettrice le comunicò che la sua domanda era stata accettata. Per quell’anno visse a Cesarò come maestra di lavoro, e l’anno dopo si recò a Torino per la preparazione. 

Il 24 agosto 1952 partì per l’Argentina e raggiunse la città di Rosario St. Fe’. Per cinque anni fu studente e assistente delle aspiranti e postulanti. Poi passò a Tucuman, per un anno, come economa e maestra elementare. Dal 1959 al 1966 venne trasferita nelle case di Brinkmann e Victorica con il ruolo di direttrice. Ma il Signore la chiamava, vista la sua generosità e la forte dedizione ai più bisognosi nei centri di vera missione, ad altra responsabilità. Infatti, dal 1966 al 1970 le venne affidato il compito di Maestra delle novizie a Funes. Fu poi nominata ancora direttrice a General Pico, servizio che svolse fino al 1975. 

Ritornata in Sicilia nel 1976, fu direttrice nella casa di San Gregorio (presso i Salesiani) e a Catania “Don Bosco”. Lavorò poi come economa e consigliera nelle case di Palagonia e di Biancavilla fino al 2019. 

Suor Francesca è stata una donna e una consacrata tutta dedita a Dio e ai bisognosi, senza mai risparmiarsi. Ecco alcune testimonianze: “Oggi è un giorno di trionfo e benedizione per la Congregazione Salesiana! Il Signore ha chiamato a sé suor Francesca, Figlia di Maria Ausiliatrice, per decenni al servizio dei giovani, quelli lontani (…). È stata missionaria infaticabile e discreta in Argentina per diversi anni, sempre pronta a tutto e a servire tutti. Ha dato un grande apporto all' Istituto di Biancavilla dove esercitò il compito di economa per più di 15 anni. Accoglieva all' ingresso tutti i bambini che arrivavano con il pullman la mattina, dando loro una bevanda calda prima di recarsi nelle classi per le attività scolastiche quotidiane. Il pranzo e la merenda non dovevano mancare per tutti i bambini del semiconvitto. Inserita all' interno del Consiglio pastorale della Basilica “Maria SS. dell’Elemosina” di Biancavilla, era molto devota all' icona di Maria Santissima. Era donna di fede e di grandi valori spirituali e morali”.

Altre persone confidano: “La ricordo con affetto! Nonostante la sua veneranda età, nell’anno in cui ho svolto il servizio civile, la ricordo con polso fermo e lucidità nell’affrontare il suo servizio in portineria. Per me è un grande dispiacere averla persa, anche perché la conoscevo fin da bambino. Va via un pezzo di storia dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Biancavilla”. “Una persona speciale, umile, con tanta gentilezza; se ne va con lei un pezzo di noi”. “Pensare alla santità della vita consacrata, vuol dire per me pensare alla vita di suor Francesca, custode della mia vocazione. Le chiedo di continuare a custodirmi sempre!” 

Nel 2019 la sua salute, in lento declino, aveva motivato il trasferimento nella casa di riposo di Catania Barriera. Quando si è manifestato il male che la minava, ormai era in una fase molto avanzata per cui non si più potuto intervenire. Suor Francesca taceva e silenziosamente accettava la volontà di Dio, nascondendo alla sorella suor Maria, anche lei FMA e presente nella sua stessa comunità, come pure a quanti l’avvicinavano, il suo dolore. Ha sempre affrontato tutto con dignità. 

Qualche giorno prima di morire, ha confidato di aver fatto un sogno: Maria Ausiliatrice la invitava a seguirla per introdurla in un “bellissimo palazzo pieno di luce”. Così, dopo una lunga sofferenza causata da una “cachessia neoplastica” dovuta al tumore al pancreas, ci ha lasciate, donandoci tanta pace e serenità. 

Le chiediamo di intercedere vocazioni che, come lei, siano tutte di Dio per i giovani, specialmente i più poveri. 

L’Ispettrice
Suor Angela Maria Maccioni

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