9 aprile 2021

Suor Rita Anna BERTULETTI

Carissime sorelle, il 4 aprile 2021, Domenica di Pasqua, dalla Casa di Cura “S. Giuseppe” di Kiyose, Tokyo (Giappone) diretta da Religiose, Gesù ha reso partecipe della Sua Risurrezione la nostra carissima Suor Rita Anna BERTULETTI. 

Nata ad Ardesio (Bergamo) il 10 ottobre 1924
Professa a Lugagnano d’Arda (Piacenza) il 6 agosto 1946
Appartenente all’Ispettoria Giapponese “Alma Mater” - Tokyo

Anna, come comunemente veniva chiamata, era la prima di quattro sorelle e quattro fratelli. Papà Angelo era responsabile di una centrale elettrica e mamma Caterina era tutta dedita ai figli, badando anche ai lavori agricoli. Il papà era uomo di fede. Infatti, quando da bambina, Anna si ammalò gravemente, egli la consacrò alla Madonna. Quando Anna aveva circa 14 anni, le FMA arrivarono al suo paese. Anna, che già da piccola sentiva il desiderio di donarsi al Signore, parlò con una suora la quale la orientò ad entrare in Aspirantato. Nelle sue note autobiografiche, suor Anna scrive che non incontrò difficoltà nel seguire la sua vocazione. Dice soltanto che le costò lasciare la mamma che aveva tanto lavoro e nel distaccarsi dai fratelli più piccoli; riconosceva anche di avere tanta nostalgia dei suoi monti. Entrò a Nossa (Bergamo) il 1° ottobre 1943.

Il 31 gennaio 1944 fu ammessa al Postulato e nell’agosto dello stesso anno incominciò il Noviziato a Lugagnano. Trascorse il periodo di formazione con impegno, cercando di rispondere alle sollecitazioni che le venivano date; diceva di non aver mai dubitato della sua vocazione. Il 6 agosto 1946 emise la prima professione a Lugagnano. Avendo conseguito, durante il periodo di formazione, il diploma di Maestra per la Scuola dell’infanzia, fu subito inviata alla Scuola materna di Bercelo (Parma) e l’anno seguente a Forlì. Avendo fatto domanda missionaria, nel settembre 1948 fu mandata a Torino nella Casa “Madre Mazzarello” per prepararsi alle Missioni.

Partì per il Giappone il 14 novembre 1949 e arrivò a Tokyo il 21 gennaio dell’Anno Santo 1950. Nelle sue note autobiografiche suor Anna racconta di aver fatto un po’ di tutto nella Casa ispettoriale, soprattutto in aiuto all’economa, mentre imparava la lingua. Nel 1957 fu nominata economa della scuola “Maria Ausiliatrice” di Tokyo, a quel tempo anche Casa ispettoriale.

Nel 1970 fu nominata direttrice della casa di Kawasaki, addetta alla comunità dei Salesiani e dei numerosi Aspiranti. Svolse la sua missione con cuore materno, soprattutto verso gli Aspiranti ancora adolescenti, bisognosi di affetto. Anche le sorelle della comunità, dopo tanti anni ricordavano il tempo trascorso con suor Anna. Terminato il sessennio, nel 1977 fu trasferita a Yamanaka come economa e nel 1978 fu nominata direttrice della stessa comunità. La casa ospitava circa 50 bambini e suor Anna, insieme alle suore e assistenti laiche, era attenta ai bisogni di ciascuna consorella e dei vivaci maschietti che davano alla casa un volto veramente salesiano.

Terminato il mandato di direttrice, nel 1984 tornò in Casa ispettoriale, ma con il compito di gestire la Casa per Esercizi Spirituali di Yamanaka, servizio che dal 1987 al 2017 continuò risiedendo in quella casa. Quando il fisico non rispose più alla sua volontà ed ebbe bisogno di cure, dopo un periodo a Chofu “San Giuseppe”, venne accolta nella Casa di Cura “San Giuseppe” di Kiyose, presso Tokyo, gestita da Religiose, dove trascorse serenamente i suoi ultimi quattro anni.

Ovunque è passata, ha manifestato il suo ardente spirito missionario. Lavorava senza badare a fatiche e stanchezza. Pregava molto e volentieri, cercando di nutrire il cuore con buone letture spirituali. Era una persona energica. A volte appariva un po’ ‘spartana’, ma possedeva un cuore materno e delicato verso le persone più deboli. Tre mesi fa si fratturò un femore e fu operata con successo, ma il fisico cedette. Il 1° aprile, Giovedì Santo, si sentì male e le diagnosticarono una setticemia polmonare. Dopo tre giorni di coma, era pronta per la chiamata a celebrare la Pasqua con lo Sposo! Ringraziamo il Signore per la sua vita donata con tanta generosità e chiediamo che interceda presso di Lui, perché ci mandi missionarie ardenti come è stata lei.

L’Ispettrice,
Suor Teresina Morishita Wakayo

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