Carissime sorelle, domenica 12 luglio 2020, dal Policlinico per Oncologia e Traumatologia “M. Copernico” di Łodź (Polonia), il Signore ha chiamato alla Sua Casa la nostra cara sorella Suor Małgorzata JAGLARSKA.
Nata a Łodź (Polonia) il 17 aprile 1966
Professa a Porgzebie (Polonia) il 5 agosto 1993
Appartenente all’Ispettoria Africa Meridionale “Nostra Signora della Pace”
Suor Małgorzata amava molto la sua famiglia e lo dimostrava con l’affetto con cui ne parlava. Sua mamma è ancora viva, come pure due sorelle, una più grande di lei e l’altra sua gemella. Entrò nell’Istituto nel 1989 a Garbow, nell'Ispettoria Polacca “Madonna di Jasna Góra (PLJ). Ammessa al postulato il 7 ottobre 1990, il 4 agosto 1991 passò a Pogrzebień per il noviziato dove, due anni dopo, emise la prima professione.
Per un biennio svolse la missione di catechista a Lublin “Maria Ausiliatrice”. Nel 1995 fu inviata a Roma “Sr. Teresa Valsé” per lo Iuniorato internazionale. Dal 1996 al 2001 frequentò la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” laureandosi in Pedagogia. Vivendo in una comunità internazionale con la ricchezza delle diverse culture e la sua capacità di farle proprie, scoprì la sua vocazione missionaria.
Tornata in Polonia, riprese l’attività di catechista a Sokołow Podlaski e a Lublin. Presentata la domanda missionaria, fu subito accolta e nel 2004 suor Małgorzata tornò a Roma, in Casa generalizia, per la preparazione missionaria. Nel 2005, dopo una sosta in Inghilterra per lo studio della lingua, giunse in Sud Africa, desiderosa di evangelizzare ed educare i più poveri tra i poveri.
La sua prima casa fu Walkerville dove si dedicò alla pastorale giovanile. Poi fu a Lusaka “Maria Ausiliatrice” in Zambia come responsabile del GART: Girls at risk trust. Era una persona che si dedicava totalmente al servizio degli altri. Condivideva i suoi doni, i talenti e le conoscenze, ma era anche disposta ad ascoltare e a chiedere consigli. Aveva idee chiare e programmi precisi. Era sempre allegra e sorridente. Le ragazze la ricordano ancora con molto affetto, insieme a quello che hanno imparato da lei. Dopo tre anni, nel 2008 fu trasferita a Kasama come assistente delle aspiranti e postulanti.
Suor Malgorzata aveva un grande amore per l’Istituto e apprezzava la vita comunitaria. Era un'artista e le sue capacità creative venivano messe in evidenza nell'arredamento degli ambienti, nelle feste, nelle celebrazioni e nei concerti. Era una grande gioia per lei esprimere le sue abilità artistiche ed educative con i piccoli. Le suore che hanno vissuto con lei in Zambia e in Sudafrica hanno potuto godere della sua allegria, della sua cordialità e della sua compagnia. Apprezzano il suo senso dell'umorismo e la sua gioia costante. Ha donato tutta se stessa, lavorando sodo, esprimendo gratitudine e fiducia a chi collaborava con lei.
Nel 2009 visse nella casa Ispettoriale di Johannesburg, dove lavorò nel Centro Giovanile “Don Bosco”. Aveva un grande spirito apostolico e un buon senso dell'organizzazione. Cercava sempre di assicurarsi che i giovani ricevessero una buona e adeguata formazione. Manifestava una calorosa accoglienza verso tutti, con empatia, premure e gentilezze, soprattutto nei confronti dei giovani. Dimostrava pure amore e tanta diligenza nell’assistenza: era sempre tra i giovani. Nel 2010 fu nominata direttrice della casa di Walkerville e, dopo il triennio, fu economa e insegnante a Johannesburg e a Malamulele.
Nel 2018 venne inviata a Belhar, dove testimoniò una bella presenza salesiana con il personale e i ragazzi che l'hanno amata e apprezzata. Dal 2019 era anche Consigliera ispettoriale. Buona di natura, era molto sensibile e godeva delle bellezze della natura. È ricordata da molti per il sorriso, la bontà, la gentilezza, la semplicità, l'umiltà, la generosità e la sincerità. Pregava molto: trascorreva tanto tempo davanti al Santissimo Sacramento e aveva un grande amore per Maria Ausiliatrice. Ogni volta che viaggiava, recitava il rosario intero e amava condividere le sue riflessioni. Nel settembre 2019 fu colpita dal cancro e quindi tornò in Polonia, a Łodź, per le terapie necessarie; ma la malattia era già molto avanzata.
Una suora di questa comunità testimonia: "La sua presenza nella nostra casa di Łodź era piena di pace, serenità e gioia. Ci ha lasciato la testimonianza di una vita di profonda comunione con Dio e con le consorelle delle due Ispettorie: quella di origine e quella della missione. Ha accettato la sua malattia con dignità, ma anche con la speranza di guarire". Suor Malgorzata è stata molto vicina alla nostra Ispettoria AFM, informandoci su tutti i passi del suo processo di guarigione e abbiamo condiviso la sua speranza di ripresa. Ringraziamo le sorelle dell’Ispettoria polacca per l'amorevole assistenza offerta a suor Malgorzata durante questo periodo di malattia. Mentre preghiamo per lei, affidiamo alla sua intercessione le necessità della sua cara famiglia e delle nostre Ispettorie, specialmente le nuove vocazioni.
L'Ispettrice
Suor Marie Claire Jean
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