12 settembre 2018

Suor Anastazja DYNAK

 Carissima Suor Anastazja DYNAK, ti pensiamo in Cielo, impegnata per le Missioni! 


Carissime sorelle, il 3 settembre 2018, nella Casa “S. Maria D. Mazzarello” di Warszawa (Polonia), il Signore ha chiamato a godere in pienezza della sua bontà paterna la nostra cara sorella Suor Anastazja DYNAK.
Nata a Smęgorzów (Polonia) il 30 gennaio 1951
Professa a Pogrzebień (Polonia) il 5 agosto 1972
Appartenente all’Ispettoria Polacca “Madonna di Jasna Góra” - Lomianki
Suor Anastazja proveniva da una famiglia cristiana. I genitori trasmisero ai figli il tesoro della fede e la ricchezza dei valori umani. Due figli morirono poco dopo la nascita. Anastazja era la nona figlia. Oltre a lei, essi offrirono al Signore anche Augustyn, che entrò nella Congregazione dei Padri Paolini. Anastazja, fin dalla tenera età, nutriva in cuore il desiderio di offrire la sua vita a Dio. Ricordava che, quando aveva sette anni, per la prima volta espresse la sua volontà di diventare suora. La decisione del fratello rafforzò la sua intenzione di consacrarsi totalmente a Dio. Amava stare in Chiesa, pregare, cantare le lodi al Signore. Era anche desiderosa di imparare bene la religione perché voleva conoscere sempre di più Dio e approfondire la fede. Seguendo il consiglio di un Salesiano che aveva predicato nella sua parrocchia, decisa di realizzare il suo sogno, scrisse la domanda per essere ammessa al nostro Istituto dicendo che era motivata da un grande amore per Dio e dall’impegno di servire Lui solo. Iniziò il postulato il 7 ottobre 1969. L’anno dopo fu ammessa al noviziato a Pogrzebień, dove emise la prima professione il 5 agosto 1972.
Nella comunità “S. Cuore” di Wrocław si dedicò allo studio e alla catechesi. Dal 1974 al 1985 svolse la missione di catechista a Piła, Łomianki, Warszawa “Madre Mazzarello” e Jastrzębie Zdrój. Nel 1985 fu nominata direttrice della comunità “S. Teresa di Gesú Bambino” di Łódź. Proseguì la duplice missione di catechista e direttrice pure a Łomianki nella casa ispettoriale (1992-’97). A Poznań era catechista e studente di teologia; a Warszawa fu catechista nella parrocchia di san Sigismondo. Nel 2003 tornò a Łódź “S. Teresa di Gesú Bambino” come direttrice della comunità. In quel periodo concluse lo studio della teologia. Proprio mentre era in quella casa, cominciò ad avvertire i primi sintomi, inizialmente non diagnosticati, del cancro.
Nel 2005 fu trasferita nella comunità “Sacro Cuore” di Warszawa per facilitarle l’accesso alle cure. Quando la chemioterapia le concedeva un relativo recupero delle forze, collaborava nella Scuola dell’infanzia. Nel 2009 fu ancora direttrice della casa “S. Teresa” a Lublin. Purtroppo l’anno dopo, per l’aggravarsi dello stato di salute, dovette interrompere questo servizio. Continuò le terapie nella comunità “S. Maria D. Mazzarello” di Warszawa.
Quando le condizioni di salute glielo permisero, dal 2010 svolse l'incarico di responsabile del settore missionario presso la Conferenza dei Superiori maggiori delle Congregazioni religiose in Polonia. Era pure impegnata nell’ambito delle missioni a livello ispettoriale. Manteneva contatti sistematici con le missionarie e organizzava gli aiuti, soprattutto spirituali. Le consorelle e le persone che hanno conosciuto suor Anastazja, la ricordano come una persona amante della preghiera, allegra e zelante nella missione apostolica.
Ha affrontato con coraggio l'esperienza della malattia, anche quando la croce della sofferenza le richiedeva una grande fede. Ha potuto sempre godere di una buona e adeguata assistenza medica, delle cure e dell'aiuto delle consorelle. Apprezzava molto anche il supporto e il contatto con la famiglia, che l'amava e la sosteneva con la preghiera. Si manteneva pure in relazione con le persone con cui aveva lavorato per molti anni. Il tempo della malattia l’ha purificata e l’ha orientata alle realtà essenziali. Aveva una viva devozione a Gesú Misericordioso, a cui presentava le intenzioni della Chiesa, dell'Istituto, della parrocchia e quelle che portava nel cuore. Trascorreva molte ore, secondo quanto le permetteva la malattia, davanti all’Eucaristia.
Parlava con affetto e gratitudine dei sacerdoti, dei medici e delle persone che il Signore aveva messo sulla sua via crucis. Sebbene avesse una gran voglia di vivere, negli ultimi colloqui mi lasciava capire che sentiva ormai vicina la vita eterna. Quando, una settimana prima della morte, mi ha consegnato la sua breve autobiografia, ho compreso che stava accettando l'invito di Gesù alle nozze eterne. Ringraziamo Dio per la sua vita e la sua vocazione, ricche di zelo apostolico e di totale dedizione al Signore. Lo ringraziamo per aver potuto condividere con lei il mistero della sofferenza unita al sacrificio salvifico di Cristo. Ci raccomandiamo alla sua intercessione presso Maria Ausiliatrice per ottenere sante vocazioni al servizio di Dio nella Chiesa.
Suor Anastazja, ti assicuriamo la nostra preghiera e la memoria riconoscente. Il Signore, lo Sposo da te tanto amato, ti ricompensi per tutto il bene che hai fatto con la beatitudine del Paradiso.

L’Ispettrice
Suor Lidia Strzelczyk

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