30 aprile 2013

Vescovi europei a confronto sul dialogo interreligioso


A Londra, da domani al 3 maggio, l’incontro con i delegati delle relazioni con i musulmani

L'esperienza del continente europeo nel dialogo interreligioso, specie con i musulmani, ha una lunga tradizione ed è, in alcune parti del continente una realtà secolare con felici esperienze e risultati. La velocità dei cambiamenti delle nostre società impone tuttavia di ripresentare in termini pastorali nuovi ed efficaci, le modalità del vero dialogo interreligioso, specie alle nuove generazioni che faticano a destreggiarsi tra tendenze relativistiche o sincretistiche, tra fondamentalismo o chiusure difensive. Che valore dare allora al dialogo interreligioso? E a che condizioni esso è possibile? Sono alcuni degli interrogativi al centro del terzo Incontro dei vescovi e delegati per le relazioni con i musulmani in Europa, in programma da domani al 3 maggio a Londra, presso la Fondazione reale di Santa Caterina. «Il dialogo concreto tra persone di diverse religioni è possibile e necessario», afferma monsignor Duarte da Cunha, Segretario generale della conferenza episcopale dei vescovi europei. «Il dialogo esistenziale che vicini di casa, colleghi di lavoro, compagni di classe hanno in tutta l'Europa, costituisce una reale rete di rapporti e spesso anche di amicizia". 
«Le persone, infatti - sottolinea monsignor Duarte da Cunha - non vivono da sole, ma nel contesto di famiglie, comunità e associazioni. L'incontro tra cristiani e musulmani in Europa è anche possibile a questo livello. Nel contesto di un rapporto sincero e reale - prosegue - che si trova la possibilità, e per noi cristiani il mandato divino, di testimoniare la propria fede. Si sente, però, che spesso i giovani sono in ricerca della propria identità. Da qui, la sfida della Chiesa nell'aiutare i giovani cristiani a conoscere innanzitutto se stessi e le `regole´ del vero dialogo. Infatti, il dialogo è un processo complesso, che richiede disponibilità all'ascolto, a conoscere profondamente la religione dell'altro ma anche una chiara identità religiosa. Solo in questo mondo il dialogo risulterà un esperienza arricchente per tutti e sarà anche un'occasione per vivere insieme e testimoniare la propria fede».       
All'incontro - guidato per il Ccee dal cardinale Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux -partecipano i vescovi e i delegati per le relazioni con i musulmani di 20 Conferenze episcopali, delegati di organismi ecclesiali o culturali continentali, il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran, il Presidente della Conferenza episcopale d'Inghilterra e del Galles, mons. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, e diversi esperti dell'Islam.  

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