18 aprile 2013

Giovane srilankese: Non ho paura dei buddisti radicali, diventerò cristiano

di Melani Manel Perera

Buddhika ha 24 anni e ha da poco iniziato il catechismo per adulti. Buddista come suo padre (ma la madre è cattolica), decide di convertirsi dopo il fidanzamento con Manaasha, ragazza cristiana che “vive una fede bella e profonda, che mi ha colpito sin dall’inizio”. Alle obiezioni dei suoi amici buddisti risponde: “Sono libero di fare le scelte che voglio, la mia conversione non arreca loro alcun danno”.

Colombo - "Non cambierò la mia fede cristiana per alcun motivo. I miei amici buddisti non sono contenti che io mi converta, ma ognuno ha il diritto e la libertà di vivere come vuole". A parlare è Buddhika Nuwan Kumara, 24enne di origine buddista dello Sri Lanka, che ad AsiaNews racconta la sua decisione di convertirsi e abbracciare il cristianesimo.
Il giovane è il maggiore di due figli e nasce in una famiglia mista: il padre è buddista e la madre è cattolica. Questa diversità è vissuta in modo sereno da parte di tutti i componenti, ed entrambi i figli vengono educati a seguire il buddismo. Tutto cambia poco più di un anno fa, quando a un matrimonio Buddhika conosce Manaasha Anjali, 21 anni, cristiana. "Ci siamo frequentati per quattro mesi - ricorda il giovane - e quando abbiamo capito di essere innamorati e di volerci sposare ci siamo presentati alle rispettive famiglie. I nostri genitori non hanno avuto obiezioni e con le loro benedizioni la nostra storia d'amore è andata avanti".
Con il procedere della relazione, Buddhika ha iniziato a interessarsi di più al cristianesimo. "Avevo già la testimonianza di mia madre - spiega - che si è sempre presa cura di me e di mio fratello in un modo diverso da come faceva mio padre. Quegli stessi valori li ho ritrovati nella famiglia di Manaasha. Lei stessa è una ragazza molto pia. Ogni volta che dovevamo mangiare la vedevo benedire il cibo nel nostro piatto. Quando uscivamo diceva una preghiera per entrambi. E quando ci separiamo mi saluta sempre dicendomi 'Dio ti benedica'. Lei vive una fede bella e profonda e questo mi ha colpito sin dall'inizio".
Buddhika decide così di abbracciare il cristianesimo: tre mesi fa inizia la catechesi per adulti insieme a suor Ruth Vas, del Buon pastore: "È poco che prendo lezioni e sento di aver bisogno di più tempo: il cristianesimo non è una materia qualunque, è fede e ha bisogno di essere approfondita. C'è tempo per il nostro matrimonio, prima voglio coltivare la mia fede in Dio e in Cristo". La coppia si sposerà a gennaio 2014.
Se in famiglia il giovane non ha incontrato opposizioni circa la sua conversione, non si può dire lo stesso tra i suoi amici buddisti, complice anche il clima di intolleranza alimentato da gruppi radicali buddisti come il Bodu Bala Sena. "Alcuni hanno tentato di farmi desistere - racconta Buddhika - altri mi hanno chiesto in modo diretto di non convertirmi. Ma io ho detto loro che ho il diritto di prendere qualunque decisione per la mia vita, anche perché la mia conversione non arreca loro alcun danno. E non cambierò mai la mia decisione di diventare cristiano". 

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