23 aprile 2019

Suor Marcella SOLDAINI

Carissime sorelle, la sera del 16 aprile 2019, martedì della Settimana Santa, dall’Ospedale italiano di Damasco (Siria) diretto dalle FMA, il Signore ha chiamato a Sé la nostra carissima Suor Marcella SOLDAINI.

Nata a Torre Annunziata (Italia) il 23 aprile 1931
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1961
Appartenente all’Ispettoria Medio Oriente “Gesù Adolescente”

Suor Marcella era gemella della sorella Renata. Erano cinque sorelle e due fratelli di papà Ruggero, romano di origine, onesto ispettore doganale e di mamma Clelia, napoletana, competente e famosa maestra di scuola elementare. Suor Marcella ha lasciato scritto: «Dai genitori abbiamo tutti ereditato una buona educazione e valori importanti per essere “buoni cristiani e onesti cittadini”. Mamma era molto pia e con l’arrivo dei Salesiani a Torre, fu Cooperatrice salesiana per cui i figli di don Bosco hanno inciso sulla nostra formazione. Appena ottenuto il diploma di maestra a 18 anni, incominciai subito ad insegnare in casa accanto alla mamma che, per aiutare il bilancio familiare, aveva organizzato nel pomeriggio un dopo-scuola per gli scolaretti più deboli. Contemporaneamente continuai lo studio per vincere il Concorso magistrale. Infatti, finiti gli studi, fui assunta come insegnante di ruolo nella scuola serale e comunale».
Per il grande affetto che nutrivano per Marcella, i genitori a lungo le rifiutarono il permesso di entrare nell'Istituto. E lei impedì alla mamma di prepararle il corredo, come aveva fatto per le altre sorelle. Giunta a 28 anni, fu aiutata nella fuga programmata dai Salesiani, approfittando dell’invito alla festa del 40° dell’Associazione cattolica, essendo stata iscritta al Movimento Maestri dell’Azione Cattolica (MMAC). E così nel 1958 arrivò a Torino Valdocco, nell’allora Casa generalizia, dove fu accolta da madre Angela Vespa. Il 31 gennaio 1959 fu ammessa al Postulato. Trascorse cinque anni in Piemonte, che per lei furono indimenticabili, tra cui i due anni di Noviziato a Casanova con altre 60 novizie provenienti da tutto il mondo.
Fece la sua professione il 5 agosto 1961 e la prima destinazione fu la casa “Madre Mazzarello” di Torino. Insegnò per due anni nella scuola e animò l’oratorio per le ragazze immigrate dal Sud. Le Superiore non accettarono inizialmente la sua domanda missionaria perché stare con quelle ragazze, era considerato già come essere in missione. La Provvidenza le venne incontro con l’appello fatto alla Madre da parte della direttrice del Cario Heliopolis, suor Romilde Manifieri: chiedeva un’insegnante di italiano per la scuola. La risposta positiva le giunse in un bigliettino di colore celeste scritto da madre Angela. Suor Marcella provò tanta gioia e partì felice via mare per l’Egitto con un’altra missionaria, suor Teresina Bertoncello.
Arrivarono il 4 settembre 1963. Si trovò tra alunne italiane nate all’estero. Suor Marcella insegnava nella scuola media e animava l’oratorio. Dopo la chiusura della scuola italiana nel 1970, l’obbedienza la chiamò in Libano a Kahalé, dove era stata trasferita la Casa ispettoriale dopo la seconda diaspora palestinese. A lei fu assegnato il servizio di Segretaria ispettoriale e assistente delle aspiranti e postulanti fino al 1972. Venne poi mandata per sei mesi a Roma come studente all’Istituto Teologico “Teresianum”. Tornata a Kahalé fu nominata Direttrice, Maestra delle novizie e Segretaria ispettoriale. Rimase fino al 1977, per passare in seguito a Kartaba come Direttrice e insegnante. Nel 1983 fu aiuto-economa per un anno al nostro Ospedale di Damasco. Dal 1984 e per un sessennio tornò in Egitto, in Alessandria, come Direttrice. L’obbedienza la chiamò di nuovo a Kahalé nel 1990 per un altro sessennio come Animatrice di comunità. In seguito fu cuoca e aiutante-economa ad Amman per un anno e nel 1997 nella comunità della Scuola di Damasco fu ancora Direttrice fino al 2004. Tornò a Kahalé per un anno come assistente delle giovani in formazione, prestandosi pure per vari servizi in casa. Dal 2005 fino al 2011 venne nominata per un altro sessennio Direttrice a Damasco nella comunità della Scuola, dove rimase, in seguito, vicaria fino all’ultimo.
Suor Marcella fu una missionaria sempre felice, zelante e ricca di Dio. Lo sapeva tramettere a tutti, piccoli e grandi, cristiani e musulmani. Si distingueva per la sua accoglienza incondizionata, discreta e fraterna. Insegnante nata e competente a livello educativo, sapeva formare le alunne alla fede e al servizio. Donna contemplativa, di preghiera semplice e profonda, trasmetteva l’amore all’Eucaristia e a Maria Ausiliatrice. Dai suoi occhi azzurri si poteva contemplare il cielo e dalle sue parole s’imparava l’incanto per le cose di Dio. Il suo sorriso aperto e sincero, rassicurava chi l’avvicinava e suscitava confidenza. Era in lei vivo ed evidente l’autentico stile salesiano assunto dalla mamma, dai Salesiani che l’hanno guidata da giovane e dalla formazione nell’Istituto. Infatti, la si può descrivere come l’apostola della preghiera e delle vocazioni. Le giovani in formazione trovavano in lei un cuore di madre e una profonda spiritualità salesiana. In un suo scritto, leggiamo: «Un grazie continuo rivolgo al Padre per quanto ho ricevuto dall’Istituto e dalle Superiore/i, perché mi hanno aiutato a far mio lo spirito della mia bella Famiglia religiosa».
Da tempo suor Marcella soffriva di gravi disturbi intestinali. Il giorno 15 ebbe un malore. Ricoverata nel nostro vicino Ospedale per infarto intestinale, venne operata d’urgenza; ma non si è più ripresa.
La sua perdita si aggiunge a quella di numerose missionarie italiane che, con coraggio, si sono mescolate alla gente di queste terre travolte da rivoluzioni e guerre a catena. Non hanno mai pensato al ritorno, anzi, fino all’ultimo respiro hanno sostenuto, amato ed educato generazioni di alunni e di consorelle alla vita e per la vita. Suor Marcella ha tanto amato la Siria in cui ha consumato gli ultimi anni della sua vita. Ottenga ora per noi dal Signore, che le ha fatto anticipare la Pasqua, il dono della vera pace. Offriamo per lei generose preghiere di suffragio.

L’Ispettrice
Suor Lina Abou Naoum

2 commenti:

  1. Buonasera , sono una nipote di zia Marcella , Marcella Napodano, figlia della Dirella maggiore di suor Marcella ; vorrei farvi notare una inesattezza sul testo sopra , e cioè che i due unici fratelli maschi di zia Marcella NON ERANO GEMELLI; potreste correggerlo ? Grazie mille e grazie immensamente per il bel ritratto della vita operosa di zia e della
    Sua generosità !! Saluti , Marcella Napodano

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  2. Buongiorno sono una salesiana cooperatrice di Napoli che ha avuto il grande privilegio di conoscere suor Marcella soldaini ed oggi ad un anno dalla sua morte vorrei ricordarla per la sua bontà e per lungo e operoso servizio di apostolato in Medio Oriente una terra che Ella tanto amava. Grazie Scognamiglio Annalisa

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