Mons. Miglio: “Quest’anno la meta da raggiungere con l’Eucaristia è il mare, da cui provengono i pellegrini forzati”
Quest’anno, a Cagliari, le celebrazioni cittadine della solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore saranno caratterizzate da uno speciale ricordo per i migranti e i profughi che, numerosi, approdano anche in Sardegna. Pertanto è stato scelto il tema: Ero straniero e mi avete accolto (Mt 25,35).
Sarà il vescovo Arrigo Miglio a presiedere i diversi momenti celebrativi previsti per il pomeriggio di domenica 29 maggio. Lo stesso monsignor Miglio, in un messaggio indirizzato a tutti i fedeli della diocesi, ha affermato: «Dare alla processione una meta significativa ci aiuta a viverla come un vero pellegrinaggio. Per Cagliari quest’anno la meta da raggiungere con l’Eucaristia è il mare, da cui provengono i pellegrini forzati che fuggono dalla violenza e dalla povertà, quelli che riescono a farcela, mentre molti altri restano per sempre in fondo a quel mare».
«Li vogliamo ricordare tutti e chiedere al Signore – Pane spezzato e condiviso – di allargare nel nostro cuore gli spazi della carità ma anche di allargare la nostra mente per trovare soluzioni possibili senza mai arrenderci», ha poi concluso il presule.
Il programma prevede alle ore 18.30, presso la Cattedrale, il canto dei vespri. Seguirà la messa alle 19 e, infine, intorno alle 20, la processione che giungerà presso il pontile della dogana del porto di Cagliari attraversando il seguente percorso: piazza Palazzo, via Canelles, piazza Lamarmora, via De Candia, via Mazzini, piazza Martiri, piazza Costituzione, viale Regina Margherita, via Cavour, via Porcile, attraversamento di via Roma, porto.
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