8 marzo 2016

Suor Virginia CHIARI

Carissime sorelle, venerdì 26 febbraio 2016, dalla casa “Santa Maria D. Mazzarello” di Santiago (Cile) è andata all’incontro con il Padre misericordioso la nostra cara sorella Suor Virginia CHIARI. Nata a Palazzolo (Brescia) il 10 ottobre 1918. Professa a Bosto di Varese il 6 agosto 1942. Appartenente all’Ispettoria Cilena “San Gabriele Arcangelo”.
Virginia, quarta di sette figli, crebbe portando in cuore una fede profonda e semplice, ma con un grande ardore missionario. Questo suo ideale si consolidò con la preghiera e nell’ambiente di fede che si viveva in famiglia. Aveva già deciso: sarebbe diventata FMA e sarebbe andata oltre l’oceano ad evangelizzare dove il Signore l’avrebbe inviata.
Entrò nell’Istituto a Milano e il 31 gennaio 1940 fu ammessa al Postulato; il 5 agosto dello stesso anno iniziò a Bosto di Varese il periodo del Noviziato dove emise i primi voti il 6 agosto 1942. Avendo fatto la domanda missionaria, venne inviata a Torino “Casa Madre Mazzarello” dove conseguì l’Abilitazione per l’insegnamento nel Grado preparatorio e si preparò a partire per le missioni. Venne destinata al Cile dove giunse il 17 aprile 1947. Fece i voti perpetui a Santiago il 5 agosto 1948, comunicando con gioia ai suoi cari che ora era tutta del Signore nella lontana terra che Egli le aveva preparato.
Fin dagli inizi manifestò un grande desiderio di servizio e si donò con entusiasmo all’apostolato tra la gioventù e questo ideale l’accompagnò fino alla fine. Svolse la missione educativa come insegnante nel “Liceo María Auxiliadora” di Santiago e poi nel collegio El Centenario fino al 1957. Dal 1958 fino al 1998, con poche interruzioni, fu direttrice delle comunità di Santiago El Centenario, “María Auxiliadora” “Liceo Miguel Infante” e nelle case di Los Andes: Santa Cruz, Valparaíso, Punta Arenas, San Bernardo, Talca, Colín. Ovunque si distinse per il suo ardore apostolico, non solo con le bambine e le giovani, ma anche con i genitori, le famiglie, le exallieve, gli operai. Molti di loro cambiavano vita per le parole e l’efficace presenza di suor Virginia. Nella sua semplicità e bontà materna, con il suo modo di fare misericordioso, diffondeva ovunque i valori di una spiritualità salesiana autentica.
Era una FMA sacrificata fino al massimo, capace, ad esempio quando si trovava a Colín, di camminare a lungo per portare la Comunione agli infermi, la pace nelle famiglie e preparare giovani e adulti ai Sacramenti. Aveva un dono particolare per mantenere la disciplina necessaria per ottenere risposte motivate da parte delle alunne e da quanti formavano le varie comunità educanti.
Energica nell’ottenere puntualità e partecipazione alle diverse attività, efficace nel dare risposta ai bisogni della missione, suor Virginia fu molto amata anche perché si donava a tutti e non tralasciava di prestare il suo aiuto dove vi era un bisogno. Non lasciava situazioni senza risposta, al contrario, la sua grande bontà era per tutti. Visse in pienezza il “vado io” sempre disponibile alla chiamata del Padre.
Abbiamo la certezza che il Signore l’abbia accolta con il “Veni sponsa Christi” a godere il premio che ha conquistato con la sua vita apostolica instancabile e con il fervore nella quotidiana preghiera del Rosario e con l’amore a Gesù Eucaristia.
Grazie, cara suor Virginia, per la tua vita tutta donata al Signore in totale generosità per la salvezza della gioventù. Ottienici vocazioni che, come te, vogliano seguire il Signore in gioiosa donazione missionaria.

L’Ispettrice
Suor Ximena Oyarzo Mansilla

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