10 febbraio 2020

Suor Callegarin Amelia

Carissime sorelle, sabato 1° febbraio 2020, dalla casa “S. Giuseppe” di Haledon, New Jersey (Stati Uniti), il Signore ha chiamato a sé la nostra carissima Suor Callegarin Amelia.

Nata a Castions di Strada (Udine) il 28 ottobre 1931
Professa a Battaglia Terme (Padova) il 6 agosto 1953
Appartenente all’Ispettoria Stati Uniti-Canada “S. Giuseppe” - Haledon

Amelia appartiene ad una famiglia composta dai genitori e da sei figli: cinque sorelle e un fratello. Lei è la secondogenita. La mamma è Terziaria Francescana e comunica ai figli la sua fede granitica con la parola e l’esempio. Per qualche tempo la condizione finanziaria della famiglia è precaria per mancanza di lavoro. Il papà approfitta di ogni opportunità che si presenta per dedicarsi a qualche attività, ma è troppo poco per provvedere il necessario alla famiglia. Questa situazione cambia in meglio quando, con l’aiuto della Provvidenza, riesce a prendere un podere in affitto cominciando a lavorare in proprio.
Amelia diviene il braccio destro del papà nei lavori agricoli. Un giorno la cugina suor Vincenza Busolin, FMA, visita la sua famiglia e porta con sé delle immaginette. Fra queste una è di madre Mazzarello. La dà alla figlia maggiore, Giannina, che la ripone sul tavolo dicendo: “Pensano che io voglia diventare una di loro…”. Amelia la riprende per sé e più tardi dirà: «Madre Mazzarello ha fatto bene la sua parte». C’è un altro Salesiano in famiglia: il fratello della mamma, don Gianbattista Busolin, che è missionario in India.
Tramite questo zio e la cugina FMA, Amelia conosce l’Istituto fondato da don Bosco e le si accende in cuore il desiderio di consacrarsi al Signore in questa grande Famiglia religiosa. Il papà è contrario a questa scelta, perché non vuole privarsi dell’aiuto che Amelia dà alla famiglia con il suo lavoro. Ma quando lo zio parla privatamente al papà, questi si persuade che questa è la volontà di Dio e dà il permesso alla figlia di seguire la chiamata del Signore. Amelia entra a Padova l’11 novembre 1949. Durante il Postulato ha il privilegio di essere scelta a partecipare alla canonizzazione di Maria D. Mazzarello, avvenuta a Roma il 24 giugno 1951. Comincia il Noviziato a Conegliano, ma poi le Novizie vengono trasferite a Battaglia Terme, dove emette i primi voti il 6 agosto 1953 con immensa gioia e la ferma decisione di vivere solo e sempre per Gesù.
Durante il Noviziato, Amelia inoltra la domanda missionaria che viene accettata. Madre Linda Lucotti le dice che l’avrebbe mandata in Thailandia. Ma quando è vicina alla partenza, le cose cambiano e suor Amelia è destinata al Centro America. Neanche questa si concretizza, e viene destinata agli Stati Uniti. Dopo alcuni mesi a Torino nella casa “Madre Mazzarello” per un corso di infermiera, parte il 5 dicembre 1954.
Nella Casa di North Halendon è cuoca e aiuto-infermiera. Poi nel 1957 è trasferita a Point Verte in Canada, che allora apparteneva alla stessa Ispettoria. Dopo due anni, con altre quattro sorelle, va ad aprire la casa di Lagaceville, nel New Brunswick. Nel 1963 è scelta per la casa “S. Chiara” in Montreal. Al suo ritorno negli Stati Uniti nel 1965 riceve l’obbedienza di prendersi cura delle sorelle anziane e ammalate a North Haledon, Paterson, Croton-on-Hudson. Dal 1970 al 1972 è nel noviziato di Newton. Nel 1972, quando nella città di Haledon viene costruita finalmente una casa per le sorelle anziane, suor Amelia diventa il braccio forte dell’infermiera. È con le ammalate giorno e notte, in un servizio sacrificato che richiede una dedizione non comune. Lei è ben voluta da tutte perché ha sempre il sorriso sulle labbra, è comprensiva, incoraggiante, paziente e piena di fede.
Dal 1981 al 1989 è nuovamente in Canada come Animatrice prima nella comunità “San Domenico Savio” in Montreal e poi a Lagaceville. Nell’estate del 1989 ritorna negli Stati Uniti ed è ricevuta con gioia in casa Ispettoriale dove continua a donarsi e consumarsi con amore per le sorelle ammalate.
Nel dicembre del 2018 arriva la temuta diagnosi: cancro in uno stadio molto avanzato. Suor Amelia riceve la notizia con profonda pace. I medici le danno al massimo sei mesi di vita. Lei, da donna pratica e piena di fede, rifiuta ogni intervento e chemioterapia. Dice: “Lasciamo che il Signore venga quando a Lui piace, sono tranquilla”. Si spegne serenamente il 1° febbraio. Ora può finalmente contemplare il volto di Gesù da lei sommamente amato e fatto amare.

L’Ispettrice
Suor Joanne Holloman

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