3 novembre 2016

Migranti, la proposta scalabriniana

In una fase storica in cui ci s’interroga e confronta su come gestire il fenomeno delle migrazioni è utile far riferimento ad esperienze come quella degli Scalabriniani. La Congregazione degli Scalabriniani nasce nel 1887 per volontà del Beato Giovanni Battista Scalabrini per assistere milioni d’italiani che in quel periodo partivano verso l’America in cerca di un lavoro e di un futuro migliore per sé e le proprie famiglie. Nacquero così, insieme alle parrocchie, scuole, ospedali, centri culturali, orfanotrofi, cooperative e molti altri centri di assistenza e di sostegno. Un’esperienza che nel corso degli anni ’60 si è sviluppata a favore dei migranti in genere, di qualsiasi nazionalità.


Per meglio coordinare le diverse attività e creare una rete più efficace anche in termini di sensibilizzazione e advocacy, nel 2005 è stato creato il SIMN, lo Scalabrini International Migration Network. La sua funzione e importanza come uno degli attori più competenti in materia ha visto il SIMN presenziare a tutti i più recenti incontri e conferenze internazionali sul tema migranti e rifugiati.

In vista del prossimo importante Forum organizzato dal SIMN per il febbraio 2017 a Roma, ascoltiamo le parole di padre Leonir Chiarello, Direttore Esecutivo del SIMN e di Emanuele Selleri, direttore esecutivo di Casa Scalabrini 634,punto di riferimento per gli Scalabriniani a Roma, attivo in particolare in progetti legati all’accoglienza e all’integrazione tra rifugiati, migranti e comunità locale.

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