24 maggio 2011

Suor MARIA QUAGLIOTTO

Carissime sorelle, nella notte del 22 maggio 2011 dalla casa “Madre Maddalena Mazzone” di Manaus (Brasile) il Signore ha chiamato a sé la nostra cara Suor MARIA  QUAGLIOTTONata a Vedelago (Treviso) il 14 settembre 1922. Professa a Nizza Monferrato (Asti) il 5 agosto 1944. Appartenente all’Ispettoria Brasiliana “Santa Teresinha”.
Maria nacque in una famiglia ricca di fede e di valori umani e cristiani e molto unita. Nel 1931 la famiglia si trasferì in Piemonte, nella provincia di Alessandria e venne a contatto con la Famiglia salesiana. I genitori seppero educare i cinque figli alla generosità e alla solidarietà. Maria, con la sorella Flaviana, nel 1941 entrò nell’Istituto e iniziò il cammino formativo ad Alessandria. Maria fu sempre una testimonianza per i suoi cari dell’amore di Dio per tutti, specialmente per i più bisognosi. Insegnava loro a lodare e a fare tutto per il Signore e, ciascuno secondo la propria attività, cercare di compiere con amore la volontà di Dio.
I primi anni della sua vita religiosa furono segnati dalla seconda guerra mondiale che colpì fortemente la zona del Monferrato. Suor Maria fu educatrice nella scuola dell’infanzia ad Alessandria, Bozzole e a Casale. Nel 1950, le Superiore assecondarono la sua domanda missionaria e venne inviata in Brasile. Nel “Patronato Santa Teresinha” di Manaus lavorò con le ragazze, figlie degli operai, come maestra di ricamo e cucito. Impararono a realizzare molto bene i ricami, tanto che varie famiglie ricche facevano confezionare da loro la ‘dote’ per le loro figlie. Fu poi assistente delle novizie a Recife Várzea dal 1958 al 1961 e direttrice fino al 1967. Venne poi trasferita a Porto Velho ”Instituto Maria Auxiliadora” dove riuscì a svolgere un fecondo apostolato con gli abitanti di quella regione. Con delicatezza materna fu di molto aiuto ai giovani missionari Salesiani che negli anni “70 iniziavano i primi passi nell’inculturazione fra i popoli dell’Amazzonia. Per molti di loro fu come una seconda mamma. Nell’Eucaristia del suo funerale espressero così la loro gratitudine: “Suor Maria seppe incarnare la forza, la semplicità e la bontà di Madre Mazzarello e di Don Bosco. Fu una figura straordinaria! Una "piccola, grande donna". Consacrata al Signore, sapeva infondere, con gesti discreti e il sorriso incantevole, la forza di coloro che hanno Dio nel cuore. Suor Maria Quagliotto, senza nessun dubbio, può essere considerata un forte sostegno delle FMA per quella regione. Con il suo modo di fare delicato e accogliente, seppe testimoniare la fermezza e l’affetto caratteristiche della spiritualità salesiana. Ora, presso il Padre, si unisce ad altre grandi figure di FMA che diedero la loro vita per questo popolo. Venne da una terra lontana e generosa e seppe amare e incarnarsi "nei dolori e nelle speranze, gioie e sofferenze del nostro popolo”.
Dal 1980 al 1986 fu ispettrice dell’Ispettoria “Laura Vicuña”, visitò e animò le comunità dando un grande impulso, soprattutto alle case più lontane, aggiornando la scuola e promuovendo le vocazioni autoctone. Era una donna di relazione, dava importanza al contatto con le persone, con le famiglie delle consorelle e in particolare con la gente povera del paese. Nelle diverse case dove è passata come direttrice a Belém, nelle case di Manaus come economa, espresse con la vita che dovunque è possibile raggiungere la santità.
Suor Maria fu una donna di grande statura spirituale che segnò la vita della nostra Ispettoria. Ancora negli ultimi anni, senza tante parole, i suoi occhi esprimevano sentimenti di serenità, di gioia, di dolore… Dio conosce il nostro cammino e conta i nostri giorni. Giunse per lei il giorno del grande incontro con lo Sposo, il Buon Pastore, che tanto amò e al quale fu fedele nei 66 anni di vita consacrata. Nonostante il dolore per la sua perdita, il nostro cuore glorifica il Signore per quanto ha realizzato attraverso suor Maria. La sua testimonianza ci insegni a vivere in pienezza la nostra consacrazione affinché possiamo raccogliere frutti di pace e di fecondità apostolica.
Offriamo per lei i suffragi prescritti dalle nostre Costituzioni.
L’Ispettrice
Suor Maria Carmelita Conceição

18 maggio 2011

Mandato missionario


Torino - Lunedì 16 Maggio nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino l'ispettore don Stefano Martoglio e l'ispettrice Sr. Angela Schiavi hanno consegnato la croce e il mandato missionario ai giovani che anche quest'anno hanno frequentato il percorso di formazione missionaria della Pastorale giovanile sdb-fma del Piemonte e Valle d'Aosta.
La presenza di tanti giovani dell'animazione missionaria delle nostre due ispettorie, di genitori dei "partenti", ha reso davvero sentito il momento di celebrazione e di fraternità.
Sr. Chiara Cazzuola Consigliera visitatrice delle fma ha portato il messaggio e l'augurio della Madre Generale per i giovani che nei mesi di Luglio e Agosto partiranno per: Moldova, Lituania, Brasile, Cameroun, Gabon, Rep. dem Congo, Angola, Ghana, Sierra Leone.
Il movimento missionario che da questa basilica ha preso piede nel lontano 1875 non smette di inviare confratelli, consorelle e giovani nel mondo intero.



16 maggio 2011

Ispettorie SDB e FMA del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania - OCCHIO SUL MONDO


Dopo tanti mesi di preparazione generale eccoci arrivati ad un momento ufficiale: Lunedì 16 maggio 2011 alle ore 19,00, in Basilica M. Ausiliatrice i giovani che hanno partecipato quest’anno al Corso Partenti – Formazione Missionaria e che hanno dato la propria disponibilità a partire insieme ai giovani della Formazione Missionaria di 2°livello riceveranno un Crocifisso e il Mandato che gli ricorderà principalmente che vanno in missione a portare Gesù, che non partono come singoli ma bensì come gruppo e sono mandati da una comunità cristiana e che non saranno mai
soli finché si lasceranno accompagnare da Gesù.
Affidiamo alle vostre preghiere i giovani, i loro accompagnatori e accompagnatrici, i missionari e le missionarie con le loro comunità che quest’estate li accoglieranno.

Angola, Luena: 28 lug - 23 ago
don Stefano, Maria, Marco, Marco, Martina, Sabrina

Brasile, São Carlos: 30 lug - 25 ago
don Leo, Silvia, Fanny, Roberto, Anita, Alberto, Erika

Ghana, Sunyani: 01 ago - 25 ago
don Riccardo, Massimo, Daniele, Alessandra, Lara, Giulia

Lituania, Telsiai: 27 lug - 20 ago
don Alberto, Stefano, Stefania, Diletta, Maria Cristina, Sara, Andrea

Moldova, Voinova: 28 lug - 20 ago
don Gianmarco, Manuel, Agostino, Francesca, Anna, Lucrezia, Fabrizio

Sierra Leone, Freetown: 28 lug - 23 ago
don Mauro, Maria, Lia Serena, Gianluca, Maura

Cameroun, Bafia: 27 lug - 23 ago
suor Paola, Donata, Leucio Antonio, Consuelo, Alessia, Veronica

Gabon, Oyem: 25 lug - 19 ago
suor Paola, Elena, Dino, Francesca, Monica Gabriela

Rep.Dem. del Congo, Lubumbaschi
Kafubu: 27 lug - 24 ago
suor Elena, Ilaria, Shari, Letizia, Roberta

15 maggio 2011

VATICANO - Vocazioni: il Papa esorta ad incrementare “le vocazioni sacerdotali e religiose, in particolare quelle missionarie" e ad assicurare “un’equa distribuzione dei sacerdoti nel mondo”


Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Mi rivolgo particolarmente a voi, cari Confratelli nell’Episcopato. Per dare continuità e diffusione alla vostra missione di salvezza in Cristo, è importante ‘incrementare il più che sia possibile le vocazioni sacerdotali e religiose, e in modo particolare quelle missionarie’ (Decr. Christus Dominus, 15)”: è l’invito che il Santo Padre Benedetto XVI rivolge ai Vescovi del mondo nel suo Messaggio per la XLVIII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata il 15 maggio 2011, quarta Domenica di Pasqua, sul tema: "Proporre le vocazioni nella Chiesa locale".
Il Papa prosegue la sua esortazione: “Vorrei anche ricordarvi, cari Confratelli Vescovi, la sollecitudine della Chiesa universale per un’equa distribuzione dei sacerdoti nel mondo. La vostra disponibilità verso diocesi con scarsità di vocazioni, diventa una benedizione di Dio per le vostre comunità ed è per i fedeli la testimonianza di un servizio sacerdotale che si apre generosamente alle necessità dell’intera Chiesa.”
Nel suo Messaggio il Santo Padre ricorda l’istituzione, settant’anni fa, della Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, seguita dalla nascita di opere simili in molte diocesi del mondo, e sottolinea che “le vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata sono primariamente frutto di un costante contatto con il Dio vivente e di un'insistente preghiera che si eleva al ‘Padrone della messe’ sia nelle comunità parrocchiali, sia nelle famiglie cristiane, sia nei cenacoli vocazionali”. Dopo aver citato i brani del Vangelo in cui il Signore Gesù chiama a seguirlo, Benedetto XVI sottolinea che “anche oggi, la sequela di Cristo è impegnativa”, tuttavia “il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata”. Quindi ribadisce: “È importante incoraggiare e sostenere coloro che mostrano chiari segni della chiamata alla vita sacerdotale e alla consacrazione religiosa, perché sentano il calore dell’intera comunità nel dire il loro "sì" a Dio e alla Chiesa.
Illustrando il tema della prossima Giornata di preghiera - "Proporre le vocazioni nella Chiesa locale" -, Benedetto XVI spiega che “significa avere il coraggio di indicare, attraverso una pastorale vocazionale attenta e adeguata, questa via impegnativa della sequela di Cristo, che, in quanto ricca di senso, è capace di coinvolgere tutta la vita.” (SL) 

Il testo integrale del messaggio del Santo Padre, in diverse lingue:

14 maggio 2011

VATICANO - Il Papa all'Assemblea generale delle POM: "Tutto nella Chiesa è al servizio dell'evangelizzazione... Tutti devono essere coinvolti nella missio ad gentes"


Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Alle ore 11.45 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all'Assemblea ordinaria del Consiglio Superiore delle Pontificie Opere Missionarie e ha rivolto loro il seguente discorso:
Signor Cardinale, venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle,
desidero anzitutto rivolgere il mio cordiale saluto al nuovo Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Mons. Fernando Filoni, che ringrazio di cuore per le parole che mi ha rivolto a nome di tutti. A questo aggiungo un fervido augurio di fruttuoso ministero. Allo stesso tempo, esprimo viva gratitudine al Cardinale Ivan Dias per il generoso ed esemplare servizio che ha reso al Dicastero missionario e alla Chiesa universale in questi anni. Il Signore continui a guidare con la sua luce questi due fedeli operai della sua vigna. Saluto il Segretario Mons. Savio Hon Tai-Fai, il Segretario Aggiunto Mons. Piergiuseppe Vacchelli, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, i collaboratori della Congregazione e i Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, convenuti a Roma dalle varie Chiese particolari per l'annuale Assemblea Ordinaria del Consiglio Superiore. Un affettuoso benvenuto a tutti.
Cari amici, con la vostra preziosa opera di animazione e cooperazione missionaria richiamate al Popolo di Dio "la necessità per il nostro tempo di un impegno deciso nella missio ad gentes" (Esort. ap. Verbum Domini, 95), per annunciare la "grande Speranza", "quel Dio che possiede un volto umano e che ci ha amati sino alla fine: ogni singolo e l'umanità nel suo insieme" (Enc. Spe salvi, 31). Nuovi problemi e nuove schiavitù, infatti, emergono nel nostro tempo, sia nel cosiddetto primo mondo, benestante e ricco ma incerto circa il suo futuro, sia nei Paesi emergenti, dove, anche a causa di una globalizzazione caratterizzata spesso dal profitto, finiscono per aumentare le masse dei poveri, degli emigranti, degli oppressi, in cui si affievolisce la luce della speranza. La Chiesa deve rinnovare costantemente il suo impegno di portare Cristo, di prolungare la sua missione messianica per l'avvento del Regno di Dio, Regno di giustizia, di pace, di libertà, di amore. Trasformare il mondo secondo il progetto di Dio con la forza rinnovatrice del Vangelo, "perché Dio sia tutto in tutti" (1Cor 15,28) è compito dell'intero Popolo di Dio. E' necessario pertanto continuare con rinnovato entusiasmo l'opera di evangelizzazione, l'annuncio gioioso del Regno di Dio, venuto in Cristo nella potenza dello Spirito Santo, per condurre gli uomini alla vera libertà dei figli di Dio contro ogni forma di schiavitù. E' necessario gettare le reti del Vangelo nel mare della storia per portare gli uomini verso la terra di Dio.
"La missione di annunciare la Parola di Dio è compito di tutti i discepoli di Cristo, come conseguenza del loro battesimo" (Esort. ap. Verbum Domini, 94). Ma perché vi sia un deciso impegno nell'evangelizzazione, è necessario che i singoli cristiani come le comunità credano veramente che "la Parola di Dio è la verità salvifica di cui ogni uomo in ogni tempo ha bisogno" (ibid., 95). Se questa convinzione di fede non è profondamente radicata nella nostra vita, non potremo sentire la passione e la bellezza di annunciarla. In realtà, ogni cristiano dovrebbe fare propria l'urgenza di lavorare per l'edificazione del Regno di Dio. Tutto nella Chiesa è al servizio dell'evangelizzazione: ogni settore della sua attività e anche ogni persona, nei vari compiti che è chiamata a svolgere. Tutti devono essere coinvolti nella missio ad gentes: Vescovi, presbiteri, religiosi e religiose, laici. "Nessun credente in Cristo può sentirsi estraneo a questa responsabilità che proviene dall'appartenere sacramentalmente al Corpo di Cristo" (ibid., 94). Occorre, pertanto, prestare particolare cura affinché tutti i settori della pastorale, della catechesi, della carità siano caratterizzati dalla dimensione missionaria: la Chiesa è missione.
Condizione fondamentale per l'annuncio è lasciarsi afferrare completamente da Cristo, Parola di Dio incarnata, perché solo chi è in attento ascolto del Verbo incarnato, chi è intimamente unito a Lui, può diventarne annunciatore (cfr ibid., 51; 91). Il messaggero del Vangelo deve rimanere sotto il dominio della Parola e deve alimentarsi dei Sacramenti: è da questa linfa vitale che dipendono la sua esistenza e il suo ministero missionario. Solo radicati profondamente in Cristo e nella sua Parola si è capaci di non cedere alla tentazione di ridurre l'evangelizzazione ad un progetto solo umano, sociale, nascondendo o tacendo la dimensione trascendente della salvezza offerta da Dio in Cristo. E' una Parola che deve essere testimoniata e proclamata esplicitamente, perché senza una testimonianza coerente essa risulta meno comprensibile e credibile. Anche se spesso ci sentiamo inadeguati, poveri, incapaci, conserviamo sempre la certezza nella potenza di Dio, che mette il suo tesoro "in vasi di creta" proprio perché appaia che è Lui ad agire per mezzo nostro.
Il ministero dell'evangelizzazione è affascinante ed esigente: richiede amore per l'annuncio e la testimonianza, un amore così totale che può essere segnato anche dal martirio. La Chiesa non può venire meno alla sua missione di portare la luce di Cristo, di proclamare il lieto annuncio del Vangelo, anche se ciò comporta la persecuzione (cfr Esort. ap. Verbum Domini, 95). E' parte della sua stessa vita, come lo è stato per Gesù. I cristiani non devono avere timore, anche se "sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede" (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2011, 1). San Paolo afferma che "né morte, né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Rm 8,38-39).
Cari amici, vi ringrazio per il lavoro di animazione e formazione missionaria che, come direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, svolgete nelle vostre Chiese locali. Le Pontificie Opere Missionarie, che i miei Predecessori e il Concilio Vaticano II hanno promosso e incoraggiato (cfr Ad Gentes, 38) restano uno strumento privilegiato per la cooperazione missionaria e per una proficua condivisione del personale e delle risorse finanziarie tra le Chiese. Non va inoltre dimenticato il supporto che le Pontificie Opere Missionarie offrono ai Collegi Pontifici, qui a Roma, dove, scelti e inviati dai loro Vescovi, si formano preti, religiosi e laici per le Chiese locali dei territori di missione. La vostra opera è preziosa per la edificazione della Chiesa, destinata a diventare la "casa comune" di tutta l'umanità. Lo Spirito Santo, il protagonista della Missione, ci guidi e ci sostenga sempre, per l'intercessione di Maria, Stella dell'evangelizzazione e Regina degli Apostoli. A tutti voi e ai vostri collaboratori imparto di cuore la mia Apostolica Benedizione. (SL)
Fonte: www.fides.org

13 maggio 2011

Suor MARIA CLOTILDE GARNERO

Carissime sorelle, il giorno 9 maggio 2011, nell’anniversario della nascita di S. Maria D. Mazzarello, nella Clinica “S. Francesco Caracciolo” di Roma, il Signore ha associato alla gioia della sua Pasqua la nostra carissima Suor MARIA CLOTILDE GARNERONata a Condove (Torino) il 12 giugno 1940. Professa a Torino il 5 Agosto 1959. Appartenente alla Visitatoria Africana “Regina della Pace” – Angola.
Suor Maria amava parlare delle sue montagne, della natura semplice e bella, del silenzio delle valli che le hanno permesso di essere attenta alla voce del Signore che chiama. Ha conosciuto le FMA attraverso il suo parroco, ma pur appartenendo ad una famiglia profondamente cristiana, non è stato facile intraprendere il cammino della vita religiosa, in quanto il papà per vari anni non era d’accordo con la scelta della figlia. È stata accompagnata all’aspirantato dal fratello, in moto, e solo dopo tanta preghiera le relazioni familiari sono tornate serene.
Dal 1959 al 1973 ha vissuto nell’Ispettoria Piemontese. Conseguito il diploma di educatrice per la scuola dell’infanzia nella Casa “Madre Mazzarello” di Torino nel 1960, ha lavorato nelle Scuole materne di Torino Lucento e Campidoglio, Mathi Canavese e Riva di Chieri. Si è pure dedicata con gioia ad accompagnare tante adolescenti e giovani nell’oratorio e nella catechesi all’incontro con Gesù. Nel 1973-74 ha trascorso un anno nella Casa generalizia di Roma e l’anno successivo a Monte Estoril (Portogallo) per prepararsi alla missione e imparare il portoghese. Missionaria ardente, ha donato 36 anni di vita all’Africa, aiutando molti giovani ad avere vita in abbondanza.
Sia in Mozambico come in Angola, ha vissuto i tempi duri e difficili della guerra. Donna di fede e profondamente ottimista riusciva, anche nelle tenebre che ogni guerra produce, a sperare in un’alba nuova per tutti. In Mozambico lavorò nelle case di Chiure, Pemba, Maputo Casa “Madre Rosetta” e nel “Lar S. Maria” della stessa città, donandosi fra gli alunni delle scuole elementari, nel servizio di economa, di direttrice e anche di Segretaria della Visitatoria “S. G. Bosco” (Mozambico). Dal 1992 al 1998 fu anche economa ispettoriale. Nel 1998 passò in Angola nella casa di Calulo dove ha continuato a donare le sue migliori energie con gioia e serenità come economa locale.
Quando nel 2004 le case di Angola furono costituite in Visitatoria, alla domanda delle Superiore se voleva ritornare in Mozambico, suor Maria rispose: “Nulla chiedere, nulla rifiutare è stato sempre il motto della mia vita, in questo momento mi trovo in Angola, penso che sia un segno del Signore, per cui posso rimanere qua”. Dal 2005 al 2008 è stata animatrice della comunità di Luena dove con il suo caratteristico ottimismo ha accompagnato il Movimento carismatico, e con la sua pietà squisitamente mariana ha orientato il gruppo ADMA. In questi ultimi anni si trovava nella casa di Luanda Kakuako come economa.
Nell’ottobre del 2009, ricoverata all’ospedale Gemelli di Roma, ha subito un intervento chirurgico per un cancro. Purtroppo non è stato possibile asportare totalmente la massa tumorale, in quanto appoggiava sulla vena aorta. Sottoposta alla chemioterapia, è stata un esempio di coraggio e di serenità e molte suore della Casa generalizia hanno espresso di essere state edificate per la sua capacità di vivere intensamente la vita comunitaria e di preghiera, nonostante le difficoltà della malattia. Non ha mai pensato di rimanere in Italia e ha voluto tornare in Angola per spendere fino all’ultimo le sue energie per questo popolo che ha amato come se fosse il suo.
Nel febbraio del 2011 dolori fortissimi all’anca e alla gamba sinistra la costrinsero quasi all’immobilità. I medici, sospettando una metastasi, consigliarono il ritorno a Roma. Viaggiò in barella completamente immobilizzata, senza lamentarsi e sperava di poter riprendere a camminare per ritornare alla sua missione. Io che l’ho accompagnata fino alla fine e le altre sorelle attestiamo che quando si accennava all’Angola si illuminava e parlava delle giovani, delle vocazioni, delle sue consorelle con entusiasmo. Consapevole della gravità della malattia, in questo ultimo tempo si è abbandonata alla volontà di Dio offrendogli in silenzio la sua sofferenza. Si è spenta serenamente tenendo in mano la statuetta della Madonna.
Suor Maria, adesso che godi della visione beatifica del Signore a cui con generosità hai dato tutto, continua a pregare per noi, per la tua giovane e piccola Visitatoria, per le vocazioni, perché con decisione sappiamo convertirci all’Amore e creare nelle nostre case quella “cultura vocazionale” capace di dire ancora oggi ai giovani: “Vieni e vedi!” Il tuo entusiasmo missionario susciti e rinnovi in tutte noi l’ardore del da mihi animas e ci aiuti a trovare strade nuove perchè il carisma assuma, sempre più, un volto africano.
Con gratitudine offriamo per lei i suffragi prescritti dalle nostre Costituzioni, frutto della carità fraterna.
La Superiora di Visitatoria
Suor Juraci Maria da Silva

10 maggio 2011

Suor ANGELA MELESI

Carissime sorelle, l’8 maggio 2011, festa della Madonna di Pompei, nella casa della sua famiglia in Cortenova (Lecco), dove si trovava per dedicarsi a fratello e alla sorella infermi, il Signore ha aperto le braccia per accogliere nella sua Casa la nostra cara sorella Suor ANGELA MELESINata a Cortenova (Lecco) il 20 giugno 1926. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1953. Appartenente all’Ispettoria Brasiliana “Nostra Signora della Pace”.
Angela crebbe in un ambiente di molta fede, lavoro e onestà che favorì lo sbocciare della sua vocazione salesiana e missionaria. In famiglia ebbe molti esempi di consacrati al Signore nella vita missionaria. Un fratello della mamma Mons. Giuseppe Selva, vescovo missionario, diede la sua vita per la causa dei poveri nel Mato Grosso. Anche due fratelli divennero Salesiani, uno dei quali, don Pietro, è instancabile missionario in Poxoreú, Mato Grosso (Brasile). L’altro, don Luigi, fu il fondatore dell’Operazione Mato Grosso e per più di 30 anni cappellano nel carcere di Milano.
Angela avrebbe voluto entrare nell’Istituto già a vent’anni, ma si impegnò a lavorare come operaia in un Cotonificio per poter collaborare a sostenere le spese per la formazione sacerdotale del fratello Luigi.
Era una giovane discreta, silenziosa, ma molto attiva, energica e tenace. Dove arrivava lei arrivava la gioia e la simpatia. Il 31 gennaio 1951 iniziò il Postulato ad Arignano e, dopo i due anni di Noviziato a Casanova, emise la professione religiosa il 5 agosto 1953.
Trascorso un anno di formazione a Torino, l’11 agosto 1954 partì per il Mato Grosso (Brasile). A Campo Grande fu assistente delle aspiranti e novizie. Lavorò poi in varie case dell’Ispettoria e dedicò la sua vita instancabilmente ai poveri, sua porzione prediletta.
Fu direttrice nella Casa “Maria Ausiliatrice” di Coxipó da Ponte e nell’Asilo “Santa Rita” di Cuiabá. Lavorò poi a Rondonópolis e Poxoréu dove si dedicò interamente ai poveri come coordinatrice pastorale. In ogni luogo dove visse lasciò l’impronta dell’allegria, della disponibilità e di una grande bontà di cuore. Accoglieva tutti senza distinzione. Era donna di Dio, aperta al suo amore.
Negli anni 1986-1990, fu in Italia per assistere la mamma inferma. Poi ritornò in Ispettoria e venne inviata a Poxoreú come vicaria e dedita alla pastorale popolare. Per un altro periodo dovette restare in famiglia per assistere la sorella inferma. Nel 2008 il Signore le chiese di dedicarsi alla sorella e al fratello, Don Luigi SDB, ambedue molto malati e fu in questa dedizione ai fratelli che il Signore la chiamò, il giorno 8 maggio, a causa di un infarto fulminante. Il Signore l’ha chiamata a sé mentre stava servendo a tavola, segno di un atteggiamento coltivato per tutta la vita.
A suor Angela la nostra riconoscenza per la sua testimonianza di radicale consegna al Signore nel servizio ai poveri.
Noi la ricordiamo fraternamente nelle nostre preghiere di suffragio, con piena fiducia nella tenera accoglienza di Maria Ausiliatrice nel regno della luce e della pace eterna.
L’Ispettrice
Suor Mariluce Gonçalves Dorilêo

1 maggio 2011

Río Gallegos - PEM 2011


Muy querida Sor Alaíde:

Las participantes y Equipo  Animador  del Proyecto de Espiritualidad Misionera 2011, la saludamos con  cariño y gratitud.

Gozamos cuando nos llegó su e-mail y también apoyamos su participación, Dios mediante, en la Etapa del próximo PEM 2013.
Para nosotras la experiencia integrada de este PEM, constituyó una vivencia inolvidable, fuerte, de mucha oración, reflexión, integración, en contacto continuo con la riqueza natural, cultural, carismática y eclesial con la que nos hemos encontrado a nuestro paso.
Nos ha impactado el testimonio heroico, martirial, profético de nuestras primeras hermanas y santos  salesianos, que abiertos a la Gracia de Dios, nos  dejaron un camino de esperanzas  para continuar recorriéndolo en la realidad de hoy.
La experiencia nos motiva profundamente para regresar a nuestras Inspectorías con renovado ardor misionero y con el compromiso de ser portadoras de este don y testimonio atrayente de nuevas vocaciones a la vida consagrada.
En su persona agradecemos al Instituto, quese preocupa constantemente por nuestra formación permanente y auguramos que el Proyecto de Espiritualidad Misionera siga contando con el  apoyo económico y de personal para su prolongación en el  tiempo.
Aunque las distancias nos separen estamos siempre unidas en el Corazón de Jesús.

Un abrazo, de las exalumnas del PEM 2011.

ABA - S. LAZARTE Norma
ABA - S. DALEOSO Juanita
ABB - S. RONCAL Aída
ARO - S. CABRERA Rosa Estela
ARO - S. SACK Benita
BCB - S. DIAS Laurinda
BCB - S. BIASON María
BPA - S. RECH Deotila
BBH - S. ANDRADE Véra do Carmo
BSP - S. CORREIA Claudia
CAR - S. ALONSO Patricia Pilar
CIL - S. BASAEZ R. Hilda
CIL - S. ROMERO H. Victoria
ECU - S. TINITANA Elena
MDG - S. ECHEVERRI Dora
URU - S. ESCRIBÁ Emilia
VEN - S. ABAD Clara
Equipo ABB - S. DUMRAUF Lucía
Equipo ARO - S. GOMEZ  ADRIANA  (Cari)
Equipo CIL - S. ALONSO Rosario
EQUIPO PAR - S. FERNANDEZ Graciela
Equipo URU - S. SERRES Fanny
Equipo ABA - S. FERNÁNDEZ Ana María

Per saperne di più: