14 novembre 2016

Anche l’immagine dell’Ausiliatrice con le missionarie (dalla Cronistoria - Volume II)



Prima che don Costamagna se ne andasse da Mornese, era scomparso dalla cappella del collegio il quadro di Maria Ausiliatrice, quello che don Pestarino stesso si era fatto regalare e benedire da don Bosco per la sua cara chiesina.
Era una delle prime e poche riproduzioni della Madonna di Valdocco, la prima immagine che aveva rappresentato alle «Figlie» la divina ispiratrice dell’opera salesiana. Da tutte si era pensato che il direttore lo avesse portato in casa Carante per consolarsi dinanzi all’Ausiliatrice della pena cagionatagli dalla partenza; e si attendeva una pronta restituzione. Invece don Costamagna ora lo consegna a suor Teresa Mazzarello, con l’ingiunzione di non cederlo a nessuno, di custodirglielo fino all’arrivo in terra americana, perché egli intende portarlo alla sua nuova destinazione e conservarlo a ricordo di Mornese. Chi glie lo sa impedire? D’altra parte anche le missionarie ne godono, e custodiscono il quadro come un prezioso deposito, quasi un talismano.
Poco dopo, mentre sono tutte intorno alle superiore per questi ultimi momenti di addio, si presenta don Cagliero con un altro bel dipinto su tela: Maria Ausiliatrice, che tiene tra le braccia un grazioso Bambino sorridente. «L’ho rubato nella sacrestia di Valdocco - dice scherzosamente - l’ho rubato per voi. Fu dipinto da un signore che soffriva mal di occhi e stava per diventare cieco. Ricorse a don Bosco il quale, dopo avergli guidato un momentino il pennello sulla tela, lo benedisse. Da allora il malato si trovò perfettamente sano e ci ha regalato questa Madonna così bella».
É dunque un quadro miracoloso: dà gioia al solo vederlo!
Don Bosco lo ha ribenedetto e lo manda alle missionarie.
«Portatevelo, e che la Madonna vi benedica e vi accompagni nel lungo viaggio».

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