12 maggio 2012

Il nostro sguardo rivolto a Maria


Carissime Sorelle,
In questo mese di maggio siamo invitate a vivere quanto ci dicono le nostre Costituzioni.
“Fidando nella parola di don Bosco: “È Maria che ci guida”, coltiveremo per lei un amore riconoscente e filiale e ci impegneremo a trasmetterlo alle giovani. ” (C. 44)

Maria, la pastorella del sogno missionario di Don Bosco, la stessa che, indicando a Maria Domenica Mazzarello le giovani come una consegna: “A te le affido”, continua ad additare i “luoghi” in cui le giovani ci attendono e ad accompagnare l’audacia missionaria delle FMA.

Con Maria, Madre dell’Amore e prima missionaria, vogliamo rendere visibile la Buona Notizia del Vangelo in tutti gli ambienti dove siamo inviate attraverso la nostra presenza di Figlie di Maria Ausiliatrice e delle nostre Comunità Educanti.

Questo è per noi il tempo opportuno per riprendere la ‘categoria’ dell’incontro additata negli Atti del CGXXII e in essa contemplare l’incontro di Maria ed Elisabetta. Le due donne narrano le meraviglie che Dio sta operando nella loro vita. In quell’incontro abituale, familiare, il Signore si rivela e sprigiona la vita, la gioia, la speranza.

La benedizione di Elisabetta e il canto del Magnificat dicono chiaramente che il Dio di Israele è dalla parte dei poveri, degli umili e dei semplici.
Nel Magnificat Maria parla e pensa con la Parola di Dio. Essendo così intimamente attraversata dalla Parola di Dio, Lei diventa Madre della Parola incarnata.

La pedagogia dell’incontro è un aspetto essenziale della missione. E’ stato il modo scelto da Dio per dimostrare il suo amore verso tutti. Dio stabilisce l’incontro visibile con l’umanità mediante il suo Figlio Gesù Cristo, incarnato nel seno di una giovane donna.

Siamo invitate a conservare il nostro sguardo rivolto a Maria e riconoscere che Lei è per noi la vera Discepola-Missionaria. Lei ci conduce a fare ciò che Gesù ci dirà (cf. Gv 2,5) perché Lui possa, anche oggi, trasformare le acque torbide della quotidianità nel Vino Buono della gioia, della speranza, della solidarietà, della comunione, perché le comunità educanti e i giovani possono respirare un’aria di missionarietà, di slancio apostolico propria del Da mihi animas cetera tolle.

Con Maria, ascoltiamo ancora una volta la Parola del Maestro e il suo mandato: “Andate e fate miei discepoli tutti i popoli” (MT 28,19). Ascoltarlo come comunità di discepole-missionarie, che vivono l’esperienza dell’incontro con LUI e si sentono impegnate nel suo progetto di Salvezza perché tutti i popoli abbiano vita e vita in abbondanza.

Lasciamoci guidare da Maria. Lei ci condurrà attraverso le categorie dell’incontro, della missione solidale, del servizio per la vita degli ultimi, ad annunciare Gesù con la nostra vita, con la testimonianza di comunione, di sinergia nella missione e, se necessario, con la parola.

Ricordiamo che Maria ci spinge ad aprire le porte, a vivere l’esperienza dell’esodo, a metterci in cammino. Lei, la prima evangelizzata, diventa la prima annunciatrice della VITA vera che abita il suo cuore e nel suo seno si è fatta carne.
Con e come Maria portiamo anche noi Gesù nella nostra vita e scopriamo la Sua presenza nella missione, nella semplicità del quotidiano e nel volto di ogni persona.

Carissime sorelle, Maria vi accompagni e vi benedica. In comunione fraterna un grande abbraccio.

Sr. Alaíde Deretti
Consigliera Ambito Missione ad/inter gentes

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