Carissime Sorelle,
In questo mese di
maggio siamo invitate a vivere quanto ci dicono le nostre Costituzioni.
“Fidando nella parola
di don Bosco: “È Maria che ci guida”, coltiveremo per lei un amore
riconoscente e filiale e ci impegneremo a trasmetterlo alle giovani. ” (C. 44)
Maria, la pastorella
del sogno missionario di Don Bosco, la stessa che, indicando a Maria Domenica
Mazzarello le giovani come una consegna: “A te le affido”, continua ad additare i “luoghi” in cui le giovani ci attendono e ad accompagnare l’audacia
missionaria delle FMA.
Con Maria, Madre dell’Amore e prima missionaria, vogliamo rendere
visibile la Buona Notizia del Vangelo in tutti gli ambienti dove siamo inviate
attraverso la nostra presenza di Figlie di Maria Ausiliatrice e delle nostre
Comunità Educanti.
Questo è per noi il
tempo opportuno per riprendere la ‘categoria’ dell’incontro additata negli Atti
del CGXXII e in essa contemplare l’incontro di Maria ed Elisabetta. Le due
donne narrano le meraviglie che Dio sta operando nella loro vita. In
quell’incontro abituale, familiare, il Signore si rivela e sprigiona la vita,
la gioia, la speranza.
La benedizione di
Elisabetta e il canto del Magnificat dicono chiaramente che il Dio di Israele è
dalla parte dei poveri, degli umili e dei semplici.
Nel Magnificat Maria
parla e pensa con la Parola di Dio. Essendo così intimamente attraversata dalla
Parola di Dio, Lei diventa Madre della
Parola incarnata.
La pedagogia
dell’incontro è un aspetto essenziale della missione. E’ stato il modo scelto
da Dio per dimostrare il suo amore verso tutti. Dio stabilisce l’incontro
visibile con l’umanità mediante il suo Figlio Gesù Cristo, incarnato nel seno
di una giovane donna.
Siamo invitate a
conservare il nostro sguardo rivolto a Maria e riconoscere che Lei è per noi la
vera Discepola-Missionaria. Lei ci conduce a fare ciò che Gesù ci dirà (cf. Gv 2,5) perché Lui possa, anche
oggi, trasformare le acque torbide della quotidianità nel Vino Buono della
gioia, della speranza, della solidarietà, della comunione, perché le comunità educanti e i giovani possono respirare un’aria
di missionarietà, di slancio apostolico propria del Da mihi animas cetera tolle.
Con Maria, ascoltiamo ancora una volta la Parola del Maestro e il suo
mandato: “Andate e fate miei discepoli
tutti i popoli” (MT 28,19). Ascoltarlo come comunità di
discepole-missionarie, che vivono l’esperienza dell’incontro con LUI e si
sentono impegnate nel suo progetto di Salvezza perché tutti i popoli abbiano
vita e vita in abbondanza.
Lasciamoci guidare da
Maria. Lei ci condurrà attraverso le categorie dell’incontro, della missione
solidale, del servizio per la vita degli ultimi, ad annunciare Gesù con la
nostra vita, con la testimonianza di comunione, di sinergia nella missione e,
se necessario, con la parola.
Ricordiamo che Maria
ci spinge ad aprire le porte, a vivere l’esperienza dell’esodo, a metterci in
cammino. Lei, la prima evangelizzata, diventa la prima annunciatrice della VITA vera che abita il suo cuore e nel suo seno
si è fatta carne.
Con e come Maria
portiamo anche noi Gesù nella nostra vita e scopriamo la Sua presenza nella
missione, nella semplicità del quotidiano e nel volto di ogni persona.
Carissime sorelle,
Maria vi accompagni e vi benedica. In comunione fraterna un grande abbraccio.
Sr.
Alaíde Deretti
Consigliera Ambito Missione ad/inter gentes
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