Juba - Cresce la tensione tra il Sudan
e il Sud Sudan, dopo che quest'ultimo ha accusato l'esercito di Khartoum di
essere penetrato per 17 km nel suo territorio, la cui aviazione avrebbe violato
lo spazio aereo per 74 km, bombardando pozzi d'acqua e di petrolio. Le
incursioni, aeree e terrestri, sono avvenute nello Stato di Unità, confinante
con lo Stato sudanese del Kordofan meridionale. In questo Stato, appartenente
al Sudan, sono in corso da mesi violenti combattimenti tra l'esercito sudanese
e i guerriglieri del Sudan People's Liberation Movement-North (SPLA-N),
affiliato al quasi omonimo SPLA che governa il sud Sudan.
I combattimenti hanno spinto una parte
della popolazione del sud Kordofan a rifugiarsi nello Stato sud-sudanese di
Unità, dove, afferma l'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR), sono
20.000 le persone in fuga dal sud Kordofan accolte in un campo allestito dalle
organizzazioni umanitarie.
Secondo quanto comunicano all'Agenzia
Fides da fonti locali, la strada principale che conduce dal sud Kordofan a
Yida, nello Stato di Unità è stata aperta domenica 26 febbraio, dopo che le
truppe del SPLA-N hanno sconfitto i soldati dell'esercito sudanese e hanno
preso il controllo delle aree di Jau e Toroje, nel Sud Kordofan. La strada era
bloccata da una-due settimane a causa di scontri tra le due parti. Questo ha
permesso il transito di quattro camion che hanno portato prodotti alimentari
destinati agli sfollati che si trovano la città di Kauda nel sud Kordofan, in
un'area non controllata dall'esercito sudanese. In direzione opposta viaggiano
gli autobus che portano gli sfollati in fuga per rifugiarsi a Yida.
Fonte: www.fides.org
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