24 giugno 2014

Suor Elda BELTRAME

Carissime sorelle, la sera del 18 giugno 2014, dalla casa di Roppolo (Biella), il Signore ha chiamato alla festa del Cielo Suor Elda BELTRAME. Nata a Pozzuolo del Friuli (Udine) il 27 agosto 1921. Professa a Torre Bairo (Torino) il 5 agosto1942. Appartenente all’Ispettoria Piemontese “Maria Ausiliatrice” – Italia.
Suor Elda è una grande missionaria, che visse in Centro America dal 1950 al 1988. Dopo tutti questi anni, riviveva con gioia e raccontava volentieri il dono ricevuto nel contatto con la santità della Beata suor Maria Romero, del martire Mons. Oscar Arnulfo Romero, della sedicenne Laura Hidalgo, emula di Laura Vicuña, e di altri nobili missionari e personalità benemerite. Ne aveva riportato una vivace esperienza di vita ecclesiale, mariana e salesiana. Ricordava volentieri la zia missionaria suor Anna Rodaro FMA (+ Belo Horizonte 1990).
I genitori avevano trasmesso ai tre figli, di cui Elda era la primogenita, fede ed educazione integrale, ed essi avevano vissuto nella gioia la loro infanzia e fanciullezza. Scriveva: “La mia vocazione è cresciuta con me. In noviziato, con la vocazione salesiana era cresciuta anche quella missionaria”.
Dopo la prima professione avvenuta nel 1942, aveva fatto la domanda per essere missionaria ad gentes, ma l’obbedienza le richiese prima altri compiti: fu studente a Vercelli nell’anno 1942-1943, poi insegnante nella Scuola elementare ad Aosta fino al 1949.
Il 7 ottobre 1949 arrivò a Torino “Madre Mazzarello”, pensando di prepararsi alla missione almeno per un anno, come tante consorelle. Invece partì quasi subito, l’11 febbraio 1950, insieme ad un’altra missionaria che ritornava in Centro America. L’11 marzo arrivava a S. José di Costa Rica per iniziare il suo lungo cammino. Visse nelle case di S. José di Costa Rica come assistente delle aspiranti e studente; quindi fu insegnante, vicaria e direttrice nella casa di S. Pedro Sula, e di Santa Tecla. Fu insegnante e vicaria ad Alajuela, assistente delle pensionanti a S. Pedro Montes de Oca e direttrice a S. José (1985-87).
Suor Elda ha raccolto ricordi intensi nel lungo periodo di attività nelle diverse Repubbliche del Centro America: in essi si coglie una vita intensamente donata alla missione, con il fuoco vivo della carità. Nel 1988 di ritorno dalla missione, trascorse gli ultimi 26 anni nell’Ispettoria di origine, con semplicità e con la stessa intensità apostolica, profondamente sostenuta dalla presenza costante di Maria Santissima. Scriveva alle sorelle: «Non so se voi crediate ai miracoli quotidiani. Io sì, ci credo, eccome! Tutti i giorni, da quan-do mi sveglio al mattino, sperimento una prova tangibile che la Madonna mi risponde con il suo aiuto ma-terno. Basta che io le dica con affetto e fiducia: “Metti la tua mano, Madre mia, mettila prima della mia”».
Dal 1988 al 1990 offrì il suo aiuto a Caluso nell’assistenza e in lavori vari, a San Giusto Canavese nella scuola dell’infanzia, a Trino (Vercelli) come addetta alla portineria e al telefono. Ed infine, dal 2007 fu inserita nella comunità di Roppolo in riposo. La vita più vera di suor Elda è quella interiore, la sua appartenenza all’Istituto e alla missione traspaiono nelle sue memorie. In una lettera all’Ispettrice, in occasione del suo cinquantesimo di professione religiosa, scriveva: «È vero, la celebrazione di 50 anni di professione suscita sentimenti di affetto e riconoscenza, richiamando alla memoria volti cari di parenti che mi hanno amato tanto, di superiore e superiori che mi hanno offerto comprensione, pazienza, guida, e di tante sorelle che mi sono state vicine e collaboratrici nel mio lavoro apostolico; ed anche di giovani, che hanno contribuito a rendere gioiosa e oserei dire quasi feconda la mia vita». A Roppolo, negli anni dell’inazione, continuava a vivere con dolcezza e gratitudine verso le consorelle, a nutrirsi di Parola di Dio e di preghiera: «Cerco di essere fedele e di seguire più che posso la Parola che mi ha impressionato nella meditazione e durante la Santa Messa. Sovente penso alla comunità delle prime sorelle di Mornese e come vorrei saperle imitare! Soprattutto chiedo l’aiuto al Signore e alla Madonna, convinta che loro sono sempre disposti ad aiutarmi, perché senza di loro non posso nulla». 
Ora che suor Elda contempla il Volto del Signore e conosce la tenerezza del Suo Cuore, ottenga a tutte noi fede autentica e spirito missionario, perché viviamo con gioia la nostra vocazione di FMA nella missione che ci è affidata. 

L’Ispettrice
Suor Angela Schiavi   

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