19 ottobre 2016

A San Giovanni in Laterano, il 20 ottobre la Veglia missionaria

Presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, la celebrazione avrà come tema “Misericordia fino ai confini del mondo”


Le testimonianze di chi ha sperimentato la carità nell’accoglienza e di chi la porta nel mondo attraverso le opere di misericordia accomunate dall’incontro con santa Teresa di Calcutta saranno al centro della Veglia missionaria diocesana “Misericordia fino ai confini del mondo”.

L’appuntamento è organizzato dal Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma e sarà presieduto dal cardinale vicario Agostino Vallini, giovedì 20 ottobre alle 20.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano. La preghiera inizierà con la proiezione sul sagrato di un video che riassume le esperienze missionarie realizzate dalle parrocchie, attraverso viaggi e progetti nel mondo. Subito dopo si attraverserà la Porta Santa della Misericordia e, a seguire, sarà la volta delle testimonianze.

A pronunciare la prima sarà un missionario laico nato in Cina che vive da molti anni in Italia. Un’integrazione difficile e sofferta la sua ma resa possibile grazie all’incontro con le suore di Madre Teresa, che lo hanno ospitato. Proprio nella casa delle Missionarie della Carità è rimasto affascinato dal messaggio di Cristo concretizzato nelle loro opere. Tanto da voler chiedere il battesimo e coltivare la vocazione di missionario laico.

Un padre della congregazione fondata dalla santa di Calcutta invece racconterà la sua opera in direzione opposta, cioè nella missione ad gentes. Il suo impegno missionario nel mondo ha portato all’apertura di alcune case della famiglia religiosa e ha reso possibile l’accoglienza dei più poveri in diversi Paesi.

Poi, sarà il momento della lettura di un brano del Vangelo al quale seguirà la riflessione del cardinale vicario. La Veglia si concluderà con la consegna del mandato missionario che sarà conferito a chi entro l’anno partirà da Roma per portare nel mondo il Vangelo.

“La veglia si muove su due linee: l’anno giubilare che dà il senso della misericordia e le opere di Madre Teresa che danno concretezza alla misericordia – spiega don Michele Caiafa, addetto al Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese -. Credo che non ci possa essere annuncio senza testimonianza, perché l’impegno missionario ad gentes è basato sull’annuncio della parola che viene sostenuto e reso credibile con le opere di misericordia che rappresentano la vita quotidiana delle missioni”.

All’appuntamento, che precede la Giornata missionaria mondiale del 23 ottobre, parteciperanno diversi gruppi in rappresentanza di istituti religiosi maschili e femminili, comunità parrocchiali e associazioni.

“In diocesi – racconta monsignor Paolo Lojudice, vescovo incaricato del Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese – viene prestata particolare attenzione all’impegno ‘ad gentes’. Sono numerose le esperienze portate avanti nelle parrocchie e stiamo pensando anche a un’esperienza missionaria di scout in Brasile, perché l’obiettivo della diocesi deve essere quello di mettere in moto dei percorsi. Come ci dice il Papa nell’Evangelii Gaudium, dobbiamo mettere in moto situazioni piuttosto che annunciare proclami che non trovano seguito. Quindi, come Centro missionario cercheremo di mettere in rete queste realtà senza dimenticare la missione in loco, grazie alla quale forniamo servizi di assistenza ai migranti”.

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