14 settembre 2012

La spinta missionaria oggi

Carissime Sorelle,

Settembre è sempre un mese di grande gioia per l’intero Istituto. Quest’anno, 140° di Fondazione, 15 FMA insieme a tanti SDB e laici riceveranno, il giorno 30 settembre nella Basilica di Maria Ausiliatrice, il Crocifisso missionario come segno dell’invio alla Missione ad gentes. Alcune di loro sono già in missione e altre si stanno preparando a Roma. Questo evento rispecchia la gioia di chi offre il meglio di sé e la gioia di chi riceve per il bene della gioventù.

L’articolo 6 delle nostre Costituzioni ci ricorda:
«Il Da mihi animas cetera tolle […] ha portato don Bosco e madre Mazzarello a farsi dono totale ai piccoli e ai poveri […]. Cercando di mantenere vivo lo slancio missionario delle origini, lavoriamo per il regno di Dio nei paesi cristiani e in quelli non ancora evangelizzati o scristianizzati, con vigile attenzione alle esigenze dei tempi e alle urgenze delle Chiese particolari».

La spinta missionaria oggi è ancora più forte di ieri e richiede lo stesso coraggio e audacia che ebbero le prime missionarie, per lavorare nei paesi cristiani e in quelli non ancora evangelizzati “con vigile attenzione alle esigenze dei tempi”.

L’attenzione alle esigenze dei tempi implica oggi anche l’incontro con credenti di altre religioni, che, a sua volta, ci sollecita a conoscere le dimensioni più profonde della nostra fede cristiana e ad allargare la nostra visione sulla presenza salvifica di Dio nel mondo. L’incontro si fa con il dialogo, una strada nuova e un nuovo modo di essere Chiesa. Siamo chiamati ad afferrare la verità più profonda e il significato del mistero di Cristo in relazione alla storia dell’auto-rivelazione di Dio. Questo ci porta a riconoscere che lo stesso Spirito, attivo nell’Incarnazione, vita, morte e risurrezione di Gesù e nella Chiesa, era presente e attivo tra tutte le genti prima dell’Incarnazione e lo è nelle nazioni, religioni e popoli oggi.
Questa realtà ci aiuta a crescere nella capacità di dialogare. Perché il dialogo non è soltanto una condivisione di parole, di idee, di codici. Il dialogo comincia con l’ascolto, con l’apertura del cuore e della mente. È vita condivisa, è testimonianza, è essere, più che dire o fare.
I nostri tempi ci chiedono davvero questa capacità di dialogare con altre culture e religioni, di rendere i nostri rapporti interpersonali più umani, fraterni, familiari.

I nostri Santi Fondatori hanno saputo dialogare con la storia e la gente del loro tempo, e il loro cuore è andato, in dialogo d’amore, oltre l’oceano per raggiungere i giovani e i popoli di altre culture, razze e religioni.
Lo spirito missionario ci apre agli orizzonti nuovi della vita e ai nuovi areopaghi della missione, dove il dialogo e la convivenza con le differenti culture, religioni, razze, lingua, è ormai una realtà viva e forte in tutti i contesti.
La passione del da mihi animas non si può contenere in piccoli orizzonti. Il cetera tolle ci rende aperte e disponibili al dono totale, ad essere pane spezzato.
Non si tratta infatti soltanto di partire, ma di vivere l’urgenza dell’amore di Cristo che spinge ad uscire dalle proprie sicurezze e comodità per scorgere i bisogni antichi e nuovi della gente, dei giovani, delle donne.
Lo spirito missionario ravviva lo spirito di famiglia, l'audacia apostolica, la collaborazione dentro la Famiglia Salesiana e con altre istituzioni ecclesiali, religiose, civili, perché assumiamo insieme la situazione, a volte disumana, degli ultimi, specialmente dei bambini, dei/delle giovani e delle donne. Le prime Missionarie, toccate dallo Spirito come gli Apostoli, non ebbero paura di attraversare gli oceani per portare il seme del Vangelo e del Carisma ad altre terre e far maturare germogli di santità in altri paesi e culture.
Siamo chiamate a ravvivare il dinamismo e la novità del Carisma nella Chiesa, attraverso la dedizione e predilezione della gioventù, particolarmente, la più povera, nelle nuove frontiere del mondo.
Con affetto di sorella e sempre in comunione, un grande abbraccio.
Sr. Alaíde Deretti
Consigliera Ambito Missione ad/inter gentes




4 commenti:

  1. Grazie Sr. Alaide per il messaggio di questo mese. Molto bello e un messaggio che ci spinge veramente ad una missione di dialogo e di apertura agli alri contesti che e' il segno del tempo.
    Complimenti per le neo missionarie di questo anno e preghiamo che ogni anno si aumentano le sorelle chi offrono per la missione dell'Istituo nella Chiesa universale. Grazie e le assicuro la mia preghiera. Sr. Magdalene Synnah

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  2. Grazie, Sr Alaide. Quest'anno ci sarò molto presnete insieme a Sr Sharon. Dopo un anno quanta vita vissuta. Grazie per essere segno di unione fra tutte noi. Auguri al novo gruppo delle suore che fra poco podran godere della ricca esperienza dell'incontro tra i giovani del Harambè. Insieme alle reliquie di DB che saranno in Siviglia vi accompagno.
    com mi affetto e preghiera
    Maite Arabolaza

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  3. Querida Sor Alaide, gracias por la reflexión fraterna que nos lleva a tomar conciencia del compromiso misionero como FMA.
    Don Bosco y la Madre Mazzarello nos ayuden a interiorizar, cada vez más, la riqueza espiritual del "da mihi animas, cetera tolle" para que cultivemos un corazón disponible al quererde Dios.
    Felicitaciones por las catorce felices fma, que dieron´un nuevo sí al Señor. Ojalá que también nuestra Inspectoría pueda gozar con la partida de misioneras ad gentes.
    Las acompañamos con nuestra oración y cariño,
    Sor Zenaidé Espinoza , Inspectoría Boliviana "Nuestra Señora de la Paz"

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  4. Querida Sor Alaide y Sor Maike:
    Mil gracias por las circulares que cada mes nos motivan a vivir con mayor compromiso misionero nuestra alianza de amor. Nos unimos en el gozo de las nuevas misioneras ad gentes y oramos para que este si entusiasta y audaz, lo renueven en el quehacer de cada día, en la misión que Dios, a través del Insituto les confía.
    Unidas en la oración. A nombre de la hnas misioneras del Ecuador, les decimos con Sor María Troncatti" Animo, vale la pena continuar sembrando las semillas del evangelio en los lugares de misión"
    Con cariño
    Sor Elena Tinitana.

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