di Alessandro Armato
Gli indios denunciano un massacro operato da cercatori d'oro brasiliani illegali. Ma il governo di Caracas sostiene che non ci sono prove
Il governo venezuelano sostiene
di non avere trovato prove del massacro di indigeni yanomami che, secondo
alcuni testimoni oculari, avrebbe avuto luogo lo scorso 5 luglio, nella
zona sudorientale dello Stato di Amazonas, ad opera di cercatori d'oro
illegali provenienti dal Brasile (garimpeiros) muniti di elicottero, armi da
fuoco ed esplosivi.
Tuttavia le organizzazioni
indigene dello Stato di Amazona se alcune organizzazioni internazionali in
difesa dei diritti umani, come Survival international, ritengono che la notizia possa
avere fondamento e chiedono verità e giustizia.
Non esiste la possibilità di
comprovare il numero esatto di vittime, ma si parla di un'ottantina di persone
assassinate nella comunità di Irotaheri, sull'alto fiume Ocamo, vicino al
confine col Brasile. I sopravvissuti sarebbero tre, tutti scampati alla tragedia
perché al momento dell'assalto dei garimpeiros stavano cacciando.
Il massacro sarebbe stato
scoperto da membri della comunità Hokomawe, che si stavano recando in visita a
Irotaheri. Costoro avrebbero visto corpi carbonizzati, lo shapono (capanna comunitaria)
bruciato e avrebbero trovato i tre sopravvissuti, assieme a cui avrebbero
poi intrapreso un cammino di diversi giorni per poter dare la notizia, fatto
questo che spiegherebbe il grande ritardo con cui sono stati resi noti i fatti.
Luis Shatiwe Yanomami, uno dei
leader dell'organizzazione yanomami Horonami, sostiene che ci sono numerosi
cercatori d'oro che lavorano illegalmente nelle terre indigene yanomami e che
sono ormai tre anni che la sua organizzazione lo denuncia. Gli indigeni hanno
lanciato un appello alle autorità venezuelane affinché avviino urgentemente
un'indagine.
Fatti del genere sono già
avvenuti in passato. Nel 1993 alcuni cercatori d'oro hanno attaccato la
comunità yanomami di Haximu, in Brasile, uccidendo 16 persone. El nel 2008 cinque
yanomami della comunità di Momoi sono morti intossicati dal mercurio usato dai garimpeiros per
cercare l'oro. Nel caso in cui il massacro dovesse essere dimostrato, si
tratterebbe dell'ennesimo episodio di violenza contro indigeni amazzonici da
parte di gruppi interessati alla loro terra e alle ricchezze che contiene.
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