18 novembre 2011

19-20, Giornata del dialogo interculturale


Sabato 19 e domenica 20 novembre, in sei regioni d’Italia si svolgerà la Giornata del Dialogo Interculturale: momento conclusivo del progetto “Giovani e Intercultura: un anno di dialoghi” promosso dall’associazione di cooperazione internazionale LVIA in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis, CEM Mondialità. Il progetto ha ottenuto un finanziamento nazionale pubblico del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Un anno di iniziative “dal basso” per colorare i territori di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia e che ha coinvolto 13.000 giovani italiani e stranieri sui temi dell’identità, l’incontro con l’altro, i diritti e lo sviluppo sostenibile. Desiderio di relazioni, di valori, voglia di essere protagonisti è quanto ne è emerso.

Alessandro Bobba, presidente della LVIA, spiega: “Con questo progetto i giovani hanno toccato con mano che, conoscendosi, le barriere si possono rompere. L’obiettivo è stato infatti far incontrare e dialogare giovani di culture, religioni, modi di vivere diversi. In una prima fase i ragazzi hanno partecipato ad attività formative poi, i più interessati si sono impegnati sul campo con azioni locali, esplorando il territorio per realizzare vere esperienze partecipative, innovative e interculturali”.

La Giornata del Dialogo Interculturale è il momento conclusivo di questo anno di attività, in cui gli operatori che sono stati impegnati nei vari territori, presenteranno con i giovani il lavoro fatto per lanciare un messaggio d’impegno e d’intercultura alla cittadinanza.

Monica Macciotta, coordinatrice LVIA del progetto, conclude: “In questo percorso, i giovani hanno dimostrato di volere essere protagonisti e cittadini impegnati se si sanno proporre loro dei temi importanti. Abbiamo anche visto come molti pregiudizi razziali dipendano sostanzialmente da una certa disinformazione che c’è tra la gente che forse non ha più tempo o possibilità di incontrare gli altri. Durante il percorso, i giovani hanno scoperto aspetti negli altri spesso meravigliosi, qualche volta anche problematici, ma hanno imparato a costruire relazioni e questo è fondamentale anche per il domani di questi giovani, quando saranno protagonisti in un’azienda, in un consiglio comunale, in parlamento”. 

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