11 maggio 2021

Suor Clara GIGLIOLI

Carissime sorelle, la notte dell’8 maggio 2021, dal Policlinico “AFIA” di Lumbumbashi (Rep. Democratica del Congo), il Signore della Vita è venuto a chiamare, per coronarla con la gioia eterna, la nostra carissima Suor Clara GIGLIOLI.

Nata a Baiso (Reggio Emilia) il 16 maggio 1929
Professa a Lugagnano d’Arda (Piacenza) il 5 agosto 1955
Appartenente all’Ispettoria Africa Centrale “N. S. d’Africa” – Lubumbashi

Fin da piccola visse serena nel seno di una famiglia cristiana, impegnata a dare ai figli un’educazione coerente al Vangelo. Papà Benedetto e mamma Ester furono i pilastri che assicurarono ai loro due figli e quattro figlie la crescita nella fede. Lo prova il fatto che tutte quattro le figlie si consacrarono al Signore. Letizia fu suora francescana, Eugenia religiosa in un Istituto dedito ai sordomuti, Nella e Clara divennero entrambe FMA. Clara ricevette anche il dono della vocazione missionaria che in famiglia appoggiarono sempre con la preghiera e l’offerta di sacrifici per la fecondità del suo lavoro apostolico.

Suor Clara raccontava di aver partecipato alla Vestizione di Nella a Lugagnano solo per l’insistenza della mamma e di aver visto, durante la celebrazione, la statua di Maria Ausiliatrice animarsi. La Madonna scese vicina a lei e le disse: “Ti voglio qui”. Quando comunicò la decisione di farsi FMA, la mamma non fu molto contenta perché sperava che si sposasse, tanto più che era fidanzata. Ma poi accettò la sua scelta. E il Signore le donò la gioia, quando nel 1980 si ammalò, di averla accanto nell’ultimo mese della sua vita.

Ammessa al postulato a Bologna Corticella il 31 gennaio 1953, poco dopo passò a Lugagnano dove, il 5 agosto 1955, emise la professione. Venne subito inviata a Torino  Casa “Madre Mazzarello” come prezioso “dono” all’allora Superiora Generale madre Linda Lucotti. Suor Clara raccontava di aver avuto la gioia di assisterla, di averle chiesto se la lasciava partire per il Congo e di essere stata da lei rassicurata. Dopo due anni di servizio come aiuto-infermiera, il 30 agosto 1957 partì per il Belgio da dove s’imbarcò per il Congo, carica di entusiasmo e desiderosa di guadagnare al Signore tutti gli abitanti di questa terra assetata di Dio.

Arrivò a Kafubu, un grande villaggio dove le FMA erano presenti fin dal 1926. Per 12 anni fu assistente dell’internato e orfanotrofio: si prese cura di bambine/i da zero a cinque anni. Continuò poi per due anni questa missione a Sakania, con ragazze di Kakyelo e Kipushya. Dal 1972 al 1975 a Lubumbashi Ruaschi si dedicò a vari servizi comunitari. Per i tre anni successivi, fu nella casa “N. S. dei Poveri” a Lubumbashi come cuoca e disponibile per qualsiasi altro aiuto. Nel 1983 venne nominata direttrice della comunità “M. Mazzarello” di Mokambo, compito che, dopo due anni, continuò a Sakania fino al 1989. Da lì passò, ancora come direttrice, a Lubumbashi “S. Giuseppe”, casa a servizio dell’ospedale OCS (Office du Chemin de Fer nel Sud). Dal 1992 al 1994 a Lubumbashi furono le aspiranti a godere della sua attività formativa nello spirito dei Fondatori. Nel 1995-‘96 visse nella sede del Vescovo di Kasenga come presenza saggia, incaricata di vegliare sulla cucina e su altri servizi della casa. Dopo due anni a Lubumbashi “Laura Vicuña” come economa e assistente, le fu chiesto di animare ancora la comunità di Sakania. Concluso il sessennio, lavorò come aiutante economa nel Noviziato “S. Giuseppe” a Kafubu per un anno. Dal 2015 era a Lubumbashi “N. S. dei Poveri”, inizialmente per i servizi comunitari e poi, man mano che venivano meno le forze, a riposo.

In tutta la sua vita suor Clara fu accompagnata da una grande vitalità interiore che andò crescendo e che ben si può chiamare cammino di santità. Le suore, che l’hanno conosciuta dal suo arrivo in Congo, affermano che aveva un carattere dolce e fermo allo stesso tempo, proprio adatto all’educazione dei piccoli. Era un’anima di preghiera, molto devota di Maria Ausiliatrice. Generosa e sacrificata nel lavoro, non si lamentava e non faceva pesare le sue stanchezze. Come direttrice, ha manifestato un grande zelo apostolico. Malgrado l’intenso lavoro, trovava sempre il tempo per visitare i poveri, intrattenendosi con giovani e anziani, incoraggiandoli, interessandosi della loro vita e delle situazioni e promuovendo tutto ciò che poteva favorire l’evangelizzazione. Annunciava il messaggio evangelico con rispetto e con discrezione. Come animatrice di comunità si distinse per la bontà, il rispetto della persona, l’accoglienza materna e il sorriso.

Era saggiamente esperta anche nel coltivare le vocazioni. Quando identificava una giovane aperta alla chiamata del Signore, la seguiva da vicino e da lontano, l’accompagnava con la preghiera e con i suoi consigli anche riguardo al comportamento. Era un vero angelo che vegliava sulle vocazioni.

Da una settimana era stata ricoverata all’ospedale in terapia intensiva e due giorni fa pareva riprendersi. Ma il Signore, a quasi 92 anni di età e 66 di vita religiosa salesiana animata da passione missionaria, l’ha trovata pronta, con la lampada accesa. Ed è venuto a prenderla per donarle la gioia senza fine.

L’Ispettrice
Suor Marie-Dominique Mwema Mukato

Nessun commento:

Posta un commento