9 luglio 2020

Suor Margarita Inés ARIAS GÓMEZ

Carissime sorelle, il 4 luglio 2020, dalla casa “Maria Ausiliatrice” di Medellín (Colombia) il Signore della Vita ha chiamato a godere della Sua gioia senza fine la nostra carissima sorella Suor Margarita Inés ARIAS GÓMEZ.

Nata a Granada, Antioquia (Colombia) il 4 settembre 1929
Professa ad Altamira (Venezuela) il 15 agosto 1957
Appartenente all’Ispettoria Colombiana “Santa Maria Mazzarello” - Medellín

Suor Margarita ha descritto così la sua vita familiare: «Ero la sesta di otto figli. I genitori, santi e ferventi, hanno fatto della nostra casa un ambiente sereno permeato di virtù cristiane, pieno di amore, dove abbiamo imparato ad amare Dio e la Santa Vergine. La testimonianza dei miei genitori onesti e laboriosi, ha permeato e lasciato il segno nell'animo di tutti. È in questo ambiente che è sorto in me il desiderio di consacrarmi a Dio nella vita religiosa». E Dio ha premiato questa meravigliosa famiglia con la vocazione religiosa delle uniche due figlie: suor Tulia e suor Margarita, entrambe FMA.
Con la sua caratteristica semplicità, suor Margarita si dilettava a raccontare la storia della sua vocazione. Voleva diventare religiosa ma, sapendo che entravano giovani di famiglie economicamente benestanti, mise il suo desiderio nelle mani del Signore e della Vergine. Conobbe le FMA nel Collegio di El Santuario, dove studiò per sei anni. L'entusiasmo missionario delle suore del Collegio, risvegliò in lei la volontà di essere missionaria. Presentò la domanda e venne accettata. Terminati gli studi della Scuola Normale e ottenuto il titolo di Maestra, fu mandata in Venezuela per la formazione iniziale alla vita religiosa.
Ammessa al postulato a Los Teques il 31 gennaio 1955, il 15 agosto dello stesso anno cominciò il noviziato. Ad Altamira fece la prima professione il 15 agosto 1957. Iniziò la sua missione come maestra di Scuola elementare ad Altamira. Proseguì poi fino al 1973 il servizio educativo nelle scuole di Coro, Barquisimeto, Caracas, Los Taques e San Fernando de Atabapo. Proprio l’anno in cui emise i voti perpetui, ebbe la gioia di sapere che era entrata nell’Istituto anche sua sorella Tulia. Nel 1973 rientrò in Colombia e visse a Medellín offrendo servizi vari. Tornata nuovamente in Venezuela, dal 1979 al 1985 fu responsabile della Scuola “Madre Mazzarello” di Mérida. Passò poi a Caracas, a La Vega e a Los Toques come consigliera scolastica e catechista. Nel 1988 a Mérida “Madre Mazzarello” riprese il coordinamento scolastico e nella casa “M. Immacolata” fu consigliera. Dopo un anno a Coro come economa, a San Antonio de los Altos fu vicaria e nelle due case di Mérida assistente e coordinatrice. Dal 2002 al 2003 a San Cristóbal fu assistente.
Raccontava: «Ho vissuto i miei primi 48 anni di vita religiosa quasi tutti come missionaria in Venezuela che ho tanto amato e a cui ho dedicato il meglio della mia vita. Nel 2003, quando morì suor Tulia, la famiglia chiese alla Madre di trasferirmi in Colombia e la Madre lo concesse». Da allora è stata il sostegno spirituale della sua famiglia, amata con tenerezza da tutti. In Colombia lavorò come portinaia, guardarobiera, disponibile per vari servizi comunitari a La Ceja, Acevedo, Copacabana e Medellín.
Svolse ogni compito con precisione, dedizione e intraprendenza. Totalmente dedita alle ragazze, sentiva la responsabilità di formarle bene, perché potessero testimoniare i valori cristiani assimilati durante la loro formazione. È sempre stata un esempio di bontà, di fraternità e generosità. Era di poche parole, ma quando interveniva era molto profonda, soprattutto se si trattava di condividere la Parola di Dio; dava sempre il suo contributo con semplicità e opportunità. Era gentile nei suoi rapporti con le persone e austera con se stessa. Le suore che hanno vissuto con lei ne ammiravano la fraternità, il senso dell'umorismo e la capacità di servizio. Realista e serena, era molto amata da tutti.
Aveva detto, un po’ sorridendo: «Quest'anno volerò in Paradiso. È ora, sono pronta». Un ictus ha spento la sua esistenza, ma nel processo di sviluppo del male, ha espresso tutta una scuola di virtù, di santità concreta e di quella calma serena propria di una persona vicina a Dio e alla Santa Vergine. Quando tornò dalla Clinica, alcuni giorni prima di morire, pronunciò queste parole: «Gesù sta in cielo e io non sono più corpo, ma spirito». Ringraziamo il Signore per il dono dei suoi 91 anni di vita esemplare.

L’Ispettrice
Suor Ma. Marleny Patiño Osorio

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