3 gennaio 2020

Suor Susana ROMÁN

Carissime sorelle, il 16 dicembre 2019, nella Casa “Maria Immacolata” di Córdoba (Argentina), ha celebrato il suo incontro definitivo con Dio Padre la nostra carissima Suor Susana  ROMÁN.

Nata a Cafayate, Salta (Argentina) il 3 aprile 1926
Professa a Morón, Buenos Aires (Argentina) il 24 gennaio 1953
Appartenente all’Ispettoria Argentina “N. S. del S. Rosario” Córdoba

 Susana era la maggiore di sei fratelli, lei l'unica donna. Ricordava che quando il papà tornava a casa dal lavoro, gli andavano incontro e lui giocava con loro. Poiché accompagnava sempre la mamma alle ore di adorazione, la nominarono “Angelo dell’Eucaristia” e doveva portare ogni giorno un fiore fresco a Gesù. Apprezzava molto la scuola del paese che le aveva dato una solida formazione. Poiché non c'erano scuole secondarie in città, fu alunna interna presso le Religiose “Hermanas Esclavasas” a Salta. Nello studio tra i grandi educatori dell'Ottocento conobbe don Bosco e il Sistema Preventivo. Diceva: «Se sono chiamata alla vita attiva, la mia scelta è fatta!». Aveva come direttore spirituale il Salesiano don Roberto Desimone. Conseguiti i diplomi di maestra elementare e di catechista, tornò in paese dove, dopo alcune supplenze, venne nominata maestra di ruolo. Nel 1949 la Madre Generale, madre Linda Lucotti, in visita all’Argentina, la incontrò a Salta e il 26 dicembre l’accolse nell’Aspirantato. La mamma l’aveva accompagnata e nella Cappella la consegnò alla Vergine Maria.
Trascorse il tempo della formazione a Rosario dove soffrì per il cambiamento climatico e per la disciplina, al punto da pensare che quello non fosse il suo posto. Ma poi in un sogno vive don Bosco e Maria Ausiliatrice e questo le restituì la pace e visse con entusiasmo il Postulato e il Noviziato. Il 24 gennaio 1953 fece la prima professione. A Rosario fu subito avviata allo studio per poter insegnare spagnolo, letteratura e latino. Nel 1957 fu assegnata alla casa S. Miguel de Tucumán dove rimase 11 anni, ricordati come i più belli della sua vita religiosa, in una comunità unita e apostolica.
Scrisse: «Nel 1962 ho avuto un'esperienza forte del passaggio di Dio nella mia vita. Una notte, mentre dormivo, sentii una voce interiore che mi diceva: "Non aver paura, ti guiderò io". Questo mi ha portato al totale abbandono in Dio, a vivere intensamente il presente, a occuparmi delle cose senza preoccupazioni e ad essere sempre disponibile». Nel 1968 passò a Santa Rosa (La Pampa), come consigliere e coordinatrice e nel 1970 fu nominata direttrice della comunità. Nel 1976 a Salta fu ancora direttrice della comunità e della scuola elementare, mentre era docente all'Istituto Arcidiocesano di Catechetica. Dal 1979 al 1984 continuò il servizio di animazione a Rodeo del Medio.
In risposta alla sua vocazione missionaria, nel 1987 fu inviata a Formosa, dove poté lavorare a favore degli aborigeni Toba e dei più poveri tra i poveri. Il contatto con loro le diede una nuova visione di Dio. Scrisse: «Sono stati mediazione perché Dio mi rivelasse il suo amore per l’umanità. Lo scoprire che per Lui non esistono situazioni chiuse alla grazia risvegliò in me coraggio, gioia e ottimismo salesiano». Fu Consigliera ispettoriale per due anni, e a Córdoba fu Vicaria ispettoriale e direttrice della comunità. Dal 1992 al 1998 realizzò la sua vocazione missionaria ad gentes a Sucre, in Bolivia, in una residenza per ragazze e, in seguito, fu direttrice e formatrice nell'Aspirantato di Santa Cruz de la Sierra.
Tornata in Argentina, a Salta fu vicaria della comunità e si dedicò alla catechesi e alla formazione degli insegnanti e dei genitori. Nel 2005 il Consiglio Superiore dell'Educazione Cattolica le conferì l’onorificenza “Divino Maestro” in segno di gratitudine per la sua qualificata opera educativa.
Dal 2008 suor Susana si dedicò soprattutto alla preghiera, in preparazione all'incontro con lo Sposo. Nel 2018, a causa dell’indebolimento delle forze, venne accolta nella Casa di riposo “Maria Immacolata” di Córdoba dove si spense lentamente aprendosi all'Abbraccio Eterno. Una consorella testimonia: “Suor Susana possedeva il talento della parola insieme alla passione educativa e alla profondità interiore. Gesù e la sua Parola costituivano il fondamento della sua vita mistica e contemplativa. I suoi consigli e insegnamenti erano intrisi di profonda saggezza”.
Cara suor Susana, ti siamo riconoscenti perché hai sempre lavorato, pregato e cantato le lodi al tuo Creatore e Salvatore, al Dio che ama i più poveri. Ti chiediamo di intercedere perché molte giovani donne si innamorino di Gesù e lo seguano con l'ardore e la gioia apostolica che hanno fatto ardere la tua vita.

L’Ispettrice
Suor Adriana Silvia Gómez

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