25 giugno 2019

Suor Teresa CAMPOS RIVERA

Carissime sorelle, il 19 giugno 2019, dall'Ospedale “San Juan de Dios” di San José (Costa Rica), il Signore ha chiamato alla gioia delle Nozze eterne la nostra amata sorella Suor Teresa CAMPOS RIVERA.
Nata a Tonila, Jalisco (Messico) il 19 aprile 1941
Professa a Città del Messico il 5 agosto 1959
Appartenente all’Ispettoria Centro America Sud "N. Signora degli Angeli" - San José

Suor Teresita, come la chiamavamo affettuosamente, era la seconda di otto fratelli, sei ragazzi e due ragazze. Il padre partecipava quotidianamente all'Eucaristia e dedicava del tempo all’Adorazione eucaristica notturna, impegno a cui rimase sempre fedele. La madre era assidua ai primi Venerdì e agli Esercizi spirituali. Per trovare un lavoro migliore e offrire possibilità di studio ai figli, cambiarono spesso residenza, motivo per cui Teresa dovette ripetere alcune classi. Incontrò le FMA nella città di Colima ed entrò in prima elementare all'età di 8 anni. Con l'aiuto di suor Guadalupe Mancilla, andò poi a lavorare come cameriera per aiutare la sua famiglia. Riguardo alla vocazione scrisse: «Fin da bambina ho sentito che Dio mi chiamava a servirlo e mi preparava con la Messa quotidiana, il catechismo e l'ora di Adorazione all’uscita dalla scuola. Mi piaceva stare vicino a Dio. Nel 1955 l’Ispettrice madre Ersilia Crugnola venne a Colima per la visita canonica alla comunità. La direttrice mi ha presentata a lei che mi ha detto: "Parla con i tuoi genitori e vieni con me a México per fare l'aspirantato”. E mi ha dato la sua benedizione sulla fronte». Ricordava sempre le parole pronunciate da sua madre quando le espresse il desiderio di diventare religiosa: «Anche nella vita religiosa ci sono sofferenze, non solo rose, ma anche spine. Se Dio ti ha scelta, va’ e non pensare a noi. Servi Dio che ci ha sempre aiutato!». Fu ammessa al postulato il 31 gennaio 1957 a México.
Dei tempi della formazione sappiamo che furono anni felici, in particolare il Noviziato, dove la presenza della Maestra, suor Ana Maria Di Fant, segnò profondamente la sua vita religiosa e missionaria: «Quando eravamo al secondo anno, ci chiesero chi voleva essere missionaria. Del nostro gruppo siamo partite in sei. Ci hanno mandato in posti diversi. Io sono venuta in Centro America, per pura bontà del Signore, perché avevo sempre chiesto la grazia di essere missionaria e portare la Parola di Dio in luoghi lontani. Il mio sogno è stato realizzato». Visse nelle missioni di Aguacatán e Soloma in Guatemala; nei Collegi “María Auxiliadora” di San Salvador, Panamá, Masatepe, Guatemala City, San José, Heredia. Fu anche a Granadilla, Turrúcares e nella Casa ispettoriale di S. José, offrendo vari servizi in comunità e nella pastorale. Fu anche economa, vicaria, guardarobiera, assistente delle interne, catechista.
Suor Teresita era una persona molto semplice e trasparente nel suo modo di pensare, parlare e operare. Si è sempre donata con gioia alla missione. La sua esperienza spirituale e il suo zelo apostolico l'hanno portata a dedicarsi con gioia alla catechesi. Cercava di aggiornarsi per dare il meglio di sé, fino a laurearsi all'Istituto di Teologia pastorale. Era elemento di pace nelle comunità, si impegnava a conoscere ciascuna per sapere come trattarla. Era generosa, prudente, allegra, amabile e semplice. Coltivava un grande amore alla Vergine Maria, e cantava con emozione e sentimento le lodi dedicate a Maria Ausiliatrice.
Il Signore permise che fosse colpita dal cancro due volte; la seconda, in modo così aggressivo e rapido da lasciarle poco tempo da vivere. Negli ultimi sei mesi, quando le sue forze diminuirono e non le diedero più la possibilità di aiutare nella scuola materna, accettò il servizio di Maria, la donna orante ai piedi del Signore: offriva le sue preghiere per la fecondità della missione della comunità, seguendone sempre con attenzione gli eventi e le vicissitudini pastorali, mettendo tante intenzioni. Con il rincrudire della malattia e durante la permanenza in ospedale, rimase serena. Ripeteva a se stessa e a coloro che l'avvicinavano che era necessario accettare la volontà di Dio. Gli ultimi giorni fu assistita dal fratello Pedro, proveniente dal Messico in rappresentanza della sua famiglia. Il giorno prima di morire ricevette la visita dell’Ispettrice che la trovò ancora cosciente e le assicurò l’affetto e la preghiera di tutte.
Cara suor Teresita, ringraziamo il Signore per averci dato l'opportunità di condividere la tua vita. Sei stato una benedizione per noi! Grazie per la tua vocazione missionaria, che abbiamo potuto godere in queste terre centroamericane per quasi 60 anni. Grazie per la semplicità e lo stupore che esprimevi davanti alle cose, per il grande amore alla nostra Madre Ausiliatrice che hai instillato nei bambini, per la tua illimitata dedizione a noi, ai bambini e ai giovani che hai avuto modo di conoscere e accompagnare. Siamo sicure che godi già della presenza di Gesù, tuo Sposo. Chiedigli molte vocazioni missionarie fedeli e felici come te.

L’Ispettrice
Suor Ena Veralis Bolaños Bolaños

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