21 giugno 2019

Suor Anunciación RODRÍGUEZ VARONA

Carissime sorelle, il 16 giugno 2019, dalla Residenza “Santa Teresa” di Madrid (Spagna), il Signore Gesù ha chiamato a partecipare della sua Resurrezione la nostra cara sorella Suor Anunciación RODRÍGUEZ VARONA.

Nata a Tapia de Villadiego, Burgos (Spagna) il 19 marzo 1928
Professa a Madrid (Spagna) il 5 agosto 1947
Appartenente all’Ispettoria Spagnola “Maria Ausiliatrice” - Madrid

Anunciación nacque in una famiglia profondamente cristiana formata da dieci figli, di cui lei era la quinta. Lasciò scritto: «Mio padre era il sacrestano della parrocchia, il braccio destro del sacerdote. Era incaricato di suonare le campane tre volte al giorno per la preghiera dell'Angelus. E suonava l’organo che lui stesso aveva comprato. Diceva che il suo sogno era quello di formare una piccola orchestra con tutti i suoi figli». Purtroppo morì prematuramente. Anunciación, che aveva appena quattro anni, andò a vivere con una zia, «una santa donna, molto religiosa, che mi ha cresciuta come fossi sua figlia. Ho frequentato la scuola del paese di Ordeján e la catechesi quotidiana insegnata dal parroco. Quando avevo 12 anni, tornai da mia madre, che stava ancora faticando per far crescere i figli».
In quel periodo i Salesiani di Astudillo arrivarono in paese in cerca di vocazioni. Suo fratello Adolfo se ne andò con loro. Più tardi la sorella maggiore, Leonor, decise di diventare religiosa, Figlia di Gesù. Alla domanda su come era nata la sua vocazione, suor Anunciación rispondeva: «Credo che dal grembo materno, come dice il profeta, il Signore abbia pronunciato il mio nome. Già da piccola, quando mi chiedevano cosa avrei voluto diventare da grande, io rispondevo:“Vorrei essere suora, perché mi sembra che tutte le suore vadano in cielo”. Mio fratello Adolfo, studente dai Salesiani, mi ha aperto la strada e a 14 anni sono entrata nel Collegio di Villaamil, già come pre-aspirante». Qui continuò la scuola e iniziò lo studio del pianoforte.
Ammessa al postulato il 31 gennaio 1945, visse serenamente le tappe formative. Fatta professione a Madrid il 5 agosto 1947, venne destinata a Salamanca dove continuò gli studi di musica, ma soprattutto fu entusiasta assistente dell'Oratorio a cui dedicava anima e corpo. Tornata a Madrid, conseguì il diploma di pianoforte e di studi gregoriani. Nelle case di Madrid La Dehesa de la Villa e di Santander Nueva Montaña, fu direttrice di comunità. Dovunque continuò ad insegnare musica. Diceva: «Mi sono sempre sentita in consonanza con le mie inclinazioni sia all’Oratorio festivo che nelle lezioni di catechesi e religione. La musica mi ha fatto godere molto e mi è servita a solennizzare sia la liturgia che le attività apostoliche». E continuava: «Nel 1980, a 52 anni, presa dall'amore di Dio e dall'urgenza di estendere il suo Regno, ho espresso all'Ispettrice il mio desiderio di essere missionaria. Tardò a rispondermi, ma alla fine mi mandò a Malabo per insegnare musica nella Scuola di Magistero. Benedetta musica che mi ha aiutata tanto nell'evangelizzazione di quei bambini e dei giovani!». Dei 27 anni trascorsi in Guinea Equatoriale (a Waiso Ipola, Elà-Nguema e Batete), ci ha lasciato un bel resoconto, che ha sintetizzato poi con questa espressione: «Posso dirvi che mi sono sentita pienamente felice e realizzata».
Nel 2007 tornò in Spagna, indebolita nella salute. Per un anno visse nella comunità di Burgos in riposo, vicina alla famiglia tanto amata. Gli ultimi undici anni li trascorse a Madrid nella Casa “Emilio Ferrari”. Fino a qundo ha potuto, si è dedicata a piccoli servizi comunitari, all’assistenza in cortile e in cappella durante le ricreazioni, a suonare l'organo nelle celebrazioni eucaristiche. Sempre gentile con il personale del Collegio, si interessava dei bambini e, quando richiesta, raccontava la sua esperienza missionaria. Suor Anunciación è stata una donna appassionata per il Regno di Dio, con l'impulso ardente del profeta, l'imperioso desiderio dell'apostolo di proclamare il Vangelo ai più poveri, ovunque andasse, con l'appassionato desiderio che i bambini e i giovani conoscessero Gesù. Proprio come don Bosco e madre Mazzarello che erano disposti a tutto per salvare le anime. Questa sua “divina impazienza” era proverbiale.
Cara suor Anunciación, lodiamo e ringraziamo Dio per la tua esistenza tra di noi. Siamo sicure che il Signore ti avrà accolta a braccia aperte e tu gli sei andata incontro con le mani piene di frutti ottenuti dai semi che hai sparso. Ora starai finalmente tranquilla, perché hai contribuito a costruire quella piccola parte del Regno di Dio che stai godendo con Lui. Dalle mani di Maria, tua Madre e compagna di missione, intercedi presso il Padre per i tuoi familiari, per gli educatori e le famiglie affinché, insieme, possiamo aiutare i giovani ad incontrare Gesù e a scoprire la loro vocazione nel mondo.

L’Ispettrice
Suor María del Rosario García Ribas

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