1 luglio 2017

Suor Rosmunda FUMAGALLI

Carissime sorelle, la sera del giorno 16 giugno 2017 dalla Casa “Sacra Famiglia” di Contra di Missaglia (Lecco), il Signore ha chiamato alla vita senza fine, la nostra carissima Suor Rosmunda FUMAGALLI. Nata a Inverigo (Como) il 3 marzo 1934. Professa a Contra di Missaglia (Lecco) il 6 agosto 1961. Appartenente all’Ispettoria Lombarda “Sacra Famiglia” – Italia.
Rosmunda nasce a Villa Romanò, una frazione del comune di Inverigo, cuore verde della Brianza, terra che conserva ancora la bellezza di una natura dove, al ritorno della bella stagione, prati e colline si vestono di colori contribuendo a migliorare anche la qualità della vita.
La famiglia era composta da papà e mamma e tre figlie di cui Rosmunda era la più piccola. Il padre agricoltore e la mamma casalinga erano gente contadina, onesta e laboriosa. Il Parroco testimonia che “la famiglia Fumagalli era seria sotto ogni rapporto e di sentimenti religiosi”. Nulla si conosce dell’infanzia di Rosmunda, solo si sa che venne battezzata nella chiesa di San Lorenzo, il giorno dopo la nascita e che, ottenuta la licenza elementare, cominciò a lavorare presso una ditta tessile della zona.
Frequentando la parrocchia e l’oratorio, anche il desiderio e la volontà di donarsi al Signore si fecero più intensi e all’età di 25 anni, decise di lasciare le sorelle, i genitori e tutte le sue amicizie per iniziare un percorso formativo nell’Istituto delle FMA. Accolta a Milano nella Casa di Via Bonvesin de la Riva, si presentò alle Superiore con questo attestato: «Io sottoscritto, Parroco di San Lorenzo, sono molto lieto di garantire le ottime qualità religiose e morali di Fumagalli Rosmunda e sono sicuro che saprà corrispondere alla chiamata del Signore».
Nei mesi di Aspirantato e Postulato trascorsi a Triuggio, Rosmunda visse un’esperienza signi-ficativa della nuova vita che desiderava abbracciare e, il 5 agosto 1959, passò nel noviziato di Contra di Missaglia dove nella preghiera e nella vita di comunità sperimentò la gioia di sentirsi sempre più attratta dal Signore amico e sposo. In questo clima di spiritualità salesiana maturò l’ideale di essere missionaria.
Fatta la prima Professione, il 6 agosto 1961, le venne richiesto, data la sua competenza e abilità di sarta, di esercitare l’attività di guardarobiera presso i Salesiani di Milano. Vi rimase tre anni e poi passò a Torino per la preparazione missionaria. Nel 1965 partì per l’Ecuador e raggiunse il noviziato di Quito. Abile sarta si dedicava non solo al compito di assistente, ma anche alla confezione degli abiti e della biancheria delle novizie. L’entusiasmo per la missione educativa faceva di suor Rosmunda la sorella servizievole, sempre pronta ad aiutare le consorelle inesperte.
Nel 1969 fu assistente delle interne Shuar nella “Misión Salesiana” di Chiguaza. Vi rimase due anni, poi ritornò a Quito dove trascorse altri due anni con le novizie. Nominata economa a Guayaquil, si iscrisse al corso di orientamento in medicina tropicale ottenendo il relativo diploma esigito dalle autorità locali per le missionarie presenti in Ecuador.
Ritornata in Italia nel 1975 per motivi familiari, rimase un anno a Cinisello Balsamo come assistente delle giovani che prestavano servizio in comunità, poi a Triuggio fu aiutante economa e guardarobiera. Nel 1980 suor Rosmunda venne trasferita a Milano “Immacolata Concezione”. Lavorò per qualche anno come guardarobiera, poi operata per un tumore, ebbe disturbi circolatori che lenta-mente minarono la sua salute, tanto che le venne amputata una gamba. Continuò a lavorare per alcuni anni, ma nel 2013 fu accolta nella casa di riposo di Contra di Missaglia. Trascorse gli ultimi quattro anni della sua vita, percorrendo un faticoso cammino verso il Calvario nell’offerta serena della sua sofferenza al Signore e nell’accettazione della sua immobilità. Maria, che fedelmente invocava, le fu accanto fino all’ultimo respiro per condurla alle nozze con lo Sposo, quale vergine saggia che tiene tra le mani la lampada accesa.

L’Ispettrice
Suor Cocco Maria Teresa

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