19 ottobre 2021

Suor Anna BONFANTI

Carissime sorelle, nel tardo pomeriggio del 13 ottobre 2021, memoria liturgica dell’ultima apparizione di N. S. di Fatima e commemorazione mensile di Madre Mazzarello, dalla comunità “São João Bosco” di Maputo Infulene (Mozambico), il Signore ha chiamato in Cielo a celebrare la sua Pasqua la nostra carissima Suor Anna BONFANTI.

Nata a Besana in Brianza (Milano) il 20 aprile 1939
Professa a Contra di Missaglia (Lecco) il 6 agosto 1965
Appartenente all’Ispettoria Mozambicana “S. Giovanni Bosco” – Maputo 

Suor Anna nacque in una famiglia profondamente cristiana, secondogenita di 10 fratelli e sorelle. Il papà, Luigi Vittorio, era contadino e operaio impegnato nei macchinari di pulitura del grano, oltre che sacrestano nella parrocchia. Mamma Ottavia era domestica. In casa i fratelli consideravano Anna una seconda mamma. Di fatto, la chiamavano amabilmente sorella, zia, oppure nonna. Essendo una famiglia numerosa, Anna a 14 anni cominciò a lavorare in una fabbrica di tessuti. Questa esperienza le servì per coltivare un grande amore al lavoro e per educare i giovani ad essere lavoratori onesti. Al suo paese c’erano le Suore di Maria Bambina, ma non aveva mai pensato di diventare una di loro. Il parroco, che conosceva le FMA e le stimava molto, la orientò al nostro Istituto. Però, prendere la decisione di entrare non le fu facile, perché era la maggiore delle sorelle e sentiva che in casa avevano bisogno di lei. Dopo un pellegrinaggio a Lourdes, decise, a 23 anni, di lasciare tutto per seguire il Signore tra le FMA. Iniziò il postulato il 31 gennaio 1963 a Triuggio e il 5 agosto passò in noviziato.

Dopo la professione emessa il 6 agosto 1965, fu inviata all’Istituto “Sacro Cuore” di Torino come studente, in vista della preparazione missionaria. Visse un anno a Roma in Casa generalizia e poi tornò a Torino dove frequentò l’Istituto Magistrale conseguendo nel 1969 il diploma di maestra. Il 19 ottobre 1969, venne inviata come missionaria in Portogallo, accolta nella casa di Freixedas dove fu educatrice nella scuola materna. Il 30 agosto 1970 partì per il Mozambico, missione che sognava da anni. La sua prima destinazione fu Chiure, nel nord del Paese dove le FMA si occupavano della formazione delle giovani donne e dell’insegnamento nella Scuola Normale per la preparazione degli Insegnanti. Qui suor Anna si inserì come insegnante. I giovani, che oggi sono nonni/e, la ricordano con gratitudine per essere stata un’ottima insegnante di matematica, ma soprattutto madre e amica. 

Nel 1975, con l’Indipendenza del Mozambico, tutti i missionari e missionarie furono costretti a lasciare il Paese. L’unico luogo in cui potevano rimanere ancora era Pemba. E così suor Anna lasciò Chiure e passò a Pemba. Per i primi cinque anni fu insegnante nella scuola dello Stato e poi, dal 1980 al 1984, direttrice della comunità. Suor Anna era una donna di grande fede, provata e consolidata nel tempo anche a contatto con le sfide del regime comunista. In quel periodo la comunità veniva a volte assalita durante la notte dai militari, che circondavano la casa e portavano via i pochi beni che avevano. La dura esperienza insegnò a suor Anna a vivere dell’essenziale, a crescere nella fede e nell’abbandono a Dio. A metà dell’anno 1984, venne trasferita a Maputo “Lar Santa Maria”, come direttrice. Alla fine del 1985 fu inviata per un anno a Roma come studente del Corso di Spiritualità Salesiana. Al ritorno in Mozambico, fu destinata alla comunità “Madre Rosetta Marchese” di Maputo Jardim, dove rimase per 31 anni. Qui cominciò per lei una nuova vita. Consigliera e poi vicaria della casa, fu sempre inserita nella missione pastorale della comunità ecclesiale del Buon Pastore. Vedendo le necessità educative delle giovani generazioni, cominciò ad organizzare corsi professionali di taglio e cucito, maglieria, informatica e lingua inglese. Così fece sorgere il Centro Professionale “Don Bosco”, dove formò centinaia di giovani, soprattutto giovani donne. 

Nella sua missione seppe coinvolgere anche la sua famiglia che la sostenne sempre nel cercare sovvenzioni per la costruzione delle scuole e di altri ambienti necessari per la missione. È cosi che crebbe il Centro “Don Bosco” e poi una Scuola Superiore solo per ragazze che, fino ad oggi, è unica nel suo genere, molto apprezzata nel Paese, dove si sono formate migliaia di giovani, oggi professioniste nei settori della medicina e dell’ingegneria, avvocatesse ed insegnanti, ma soprattutto donne di fede e di coraggio, mamme di famiglia che lottano per un mondo migliore. In parrocchia era coordinatrice della catechesi e catechista, oltre che sacrestana. Ha preparato tanti giovani al Battesimo e al Matrimonio. Era per tutti esempio di donna coraggiosa, ricca di valori umani e cristiani, semplice, creativa e totalmente donata. Fedele ai momenti comunitari, si alzava sempre presto per coltivare la preghiera personale. 

Nel 2017, dando esempio di un’obbedienza pronta, ha accettato di essere trasferita alla comunità “S. Giovanni Bosco” di Maputo Infulene. Qui ha assunto la responsabilità di amministratrice della scuola e vicaria della casa. Ha continuato a collaborare al Centro Professionale “Don Bosco” di Jardim fino all’inizio di quest’anno, quando la sua salute, che era stata sempre molto fragile, l’ha obbligata a fermarsi in casa, anche per la prevenzione del Covid. Negli ultimi mesi desiderava andare presto in Cielo; ma, nello stesso tempo, si interessava costantemente della scuola, degli insegnanti e degli alunni. L’abbandono filiale nel Signore ha caratterizzato anche questo ultimo periodo della sua vita missionaria; la sua fede si manifestava quotidianamente nel sorriso limpido e riconoscente. 

L’ultimo giorno avrebbe desiderato partecipare alla festa con gli insegnanti (il 12 ottobre in Mozambico si celebra il giorno del Professore), ma le forze erano ormai venute meno. Il giorno dopo si è spenta serenamente tra le braccia della direttrice della casa. La notizia ha subito raggiunto migliaia di exallieve che si identificavano come “meninas de sr. Anna” e che l’hanno definita “esempio e modello di Maria”. Gli Angeli, di cui era molto devota, l’hanno sempre accompagnata nei 51 anni vissuti in terra mozambicana, dove “si è fatta tutta a tutti”. La cerimonia funebre è stata una festa, tra canti di ringraziamento e applausi per il bene realizzato da suor Anna. 

La ringraziamo per la sua testimonianza, per la passione missionaria e per la fedeltà al carisma dei nostri Fondatori. Dal Cielo interceda per l’Istituto che ha tanto amato. Che la sua vita donata possa generare numerose e sante vocazioni per la Chiesa in Mozambico e per il nostro Istituto in questo momento storico che stiamo vivendo. 

L’Ispettrice
Suor Zvonka Mikec

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